Scuola, ministro Bianchi: giusto riaprire a gennaio, sulla maturità i ragazzi stiano tranquilli

Scuola, ministro Bianchi: giusto riaprire a gennaio, sulla maturità i ragazzi stiano tranquilli

Scuola, ministro Bianchi: giusto riaprire a gennaio, sulla maturità i ragazzi stiano tranquilli


21 febbraio 2022, ore 17:00

Il ministro dell'istruzione rivendica la scelta di riaprire le scuole a gennaio e nell'ottica del ritorno alla normalità conferma la maturità con due prove scritte. Ma poi si dice disponibile ad ascoltare gli studenti sulla possibile riforma della scuola

Il mondo della scuola sta vivendo settimane di grande agitazione. La gestione del periodo post Covid non è esente da traumi e difficoltà. La maturità della prossima estate è terreno di scontro, con gli studenti che chiedono un alleggerimento delle prove d’esame e il ministero che preme per il ritorno alla normalità. E poi ci sono i due ragazzi morti in incidenti durante la formazione professionale, il che ha messo in forte discussione i percorsi di orientamento e l’alternanza scuola-lavoro. Numerosi i licei occupati, frequenti le manifestazioni di piazza. Gli studenti protestano, oggi il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha cercato di dare qualche spiegazione.

GIUSTO RIAPRIRE A GENNAIO

Il ministro è intervenuto in diretta su SkyTg24 e durante la trasmissione Timeline è stato intervistato da Stefania Pinna. In prima battuta il professor Bianchi ha difeso la scelta di aver voluto riaprire le scuole a gennaio, subito dopo le vacanze di Natale, senza ulteriori rinvii a causa della variante Omicron. Ecco le parole di Bianchi: “Quando abbiamo voluto riaprire e tanti erano contrari, abbiamo riscoperto la gioia della nostra scuola in presenza. Anche a gennaio molti volevano tenere chiuse le scuole abbiamo fatto bene, anche testardamente, a riaprire. La scuola è il battito della comunità. I Patti educativi di comunità costruiscono intorno alle scuole una rete per farla ritornare al centro. L'impegno che ci prendiamo e' di diffondere le buone pratiche che non si sono mai fermate, neanche durante la pandemia”.


CAPITOLO MATURITA’

L’obiettivo del ministero è di tornare alla normalità. La Didattica a Distanza è stata una esigenza nell’emergenza, ora è tempo di lasciarsi alle spalle quella forma ovattata di scuola. Basta dunque con una maturità annacquata, per la prossima estate si prevede al ritorno di due prove scritte. Come forma di paracadute, i ragazzi saranno esaminati da commissioni interne, in sostanza si confronteranno con insegnanti che conoscono loro e il loro percorso scolastico. E il ministro Patrizio Bianchi invita i ragazzi a stare tranquilli: “Abbiamo accolto l'idea che fossero gli istituti a preparare la seconda prova: questo ritorno di fiducia reciproca studenti professori è fondante per affrontare la seconda prova. Ai ragazzi dico di avere fiducia negli insegnanti, insieme prepareranno questa prova, i ragazzi hanno bisogno di ritrovare fiducia in se stessi e nella scuola, si ritrovino con i loro insegnanti. Bisogna andare avanti”.


RIFORMA DELLA SCUOLA? POSSIBILE

Il ministro dell’istruzione si è detto disponibile a ragionare su una riforma del mondo della scuola. Bianchi è pronto ad ascoltare le proposte degli studenti: “Io sto ascoltando da tempo i ragazzi, ci sono state le elezioni e un milione e seicentomila ragazzi hanno votato per le Consulte, non sono stato incapace di ascoltare. Certo, i ragazzi sono milioni e hanno diversi modi di parlare e agire. Io ho dei tavoli di lavoro con i ragazzi delle Consulte; oggi uno ha terminato il suo lavoro. Ho già ascoltato alcune associazioni, domani sento il Forum. Ieri ci sono stati gli Stati generali, sono pronto a ragionare su una riforma più grande della scuola: con il Pnrr stiamo mettendo mano alla riforma delle scuole professionali e tecniche”.

ALLARME SICUREZZA AL LAVORO

A proposito dell’allarme sicurezza durante l’alternanza scuola-lavoro, Bianchi ha precisato: “Ricordo che l'Alternanza scuola lavoro non c'è più, oggi ci sono i Percorsi di orientamento e la formazione professionale fatta dalle Regioni finanziati dai fondi europei. E' giusto affrontare tutti i temi della scuola, sono pronto a farlo. La sicurezza certamente deve essere di più ma bisogna distinguere tra formazione e orientamento: le due tragedie avvenute riguardano la formazione professionale, l'orientamento che viene fatto dalle scuole è invece un pezzo di scuola. Apriamo insieme il cantiere della scuola, ragioniamo insieme”.


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