Slow Fish, la plastica è il nemico numero uno dei mari italiani

Slow Fish, la plastica è il nemico numero uno dei mari italiani

Slow Fish, la plastica è il nemico numero uno dei mari italiani


10 maggio 2019, ore 08:00

E' quanto emerge da una ricerca del ministero dell'Ambiente, l'80% dei rifiuti arriva dai fiumi

La plastica è il nemico numero uno dei mari e delle spiagge italiane ma attenzione, le abitudini scorrette non riguardano solo chi va per mare e chi vive lungo la costa, devono fare un esame di coscienza soprattutto le popolazioni lontane dal mare che inquinano attraverso i fiumi. E' quanto emerge da una ricerca del Ministero per l'Ambiente illustrata alla nona edizione di Slow Fish, la rassegna inaugurata oggi al Porto Antico di Genova dal sottosegretario all'Ambiente Salvatore Micillo con il governatore Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci e il presidente di Slow Food Carlo Petrini. Nel cuore marinaro di Genova fino a domenica ci sono le degustazioni di pesce, gli chef che invitano a cucinare pesci diversi dal solito branzino, i pescatori da tutto il mondo e gli scienziati che discutono sui problemi e le ricchezze del sistema mare.
"Diversamente da quanto atteso, l'80% dei rifiuti censiti sulle spiagge arriva dai fiumi. Un dato che dovrebbe farci riflettere sul fatto che la cura dei mari comincia dai nostri comportamenti a terra" ha evidenziato il biologo Silvio Greco che guida il comitato scientifico di Slow Fish. Se ci sono 179.023 particelle di microplastiche disperse in media ogni chilometro quadrato, come hanno rilevato gli studi Ispra e di 15 Arpa costiere italiane, la colpa è in primo luogo dei fiumi. "Si tratta di un vero e proprio punto zero nello studio sullo stato di salute dei nostri mari", ha detto la referente per l' Ambiente marino del Ministero Irene Di Girolamo.