Stress nella ristorazione, arriva lo psicologo degli chef

Stress nella ristorazione, arriva lo psicologo degli chef

Stress nella ristorazione, arriva lo psicologo degli chef


12 dicembre 2019, ore 20:00 , agg. alle 21:01

Sarà attivato nel 2020 un servizio di consulenza

Lavorare stanca, ci ricorda una raccolta di poesie di Cesare Pavese. Stanca ancor di più se, nelle brigate di cucina, si deve far fronte a ritmi veloci nella preparazione dei piatti, a turni notturni e festivi, mantenendo alta l'offerta di qualità per non soccombere poi alla pressione della critica enogastronomica e del singolo avventore. Per la prima volta il mondo degli chef, insieme a quello sanitario, dedica attenzione ai livelli di stress che vivono titolari e dipendenti delle strutture dell'accoglienza e della ristorazione. L'Associazione italiana "Ambasciatori del gusto" annuncia di aver siglato con l'Ordine degli Psicologi del Lazio un protocollo d'intesa. Nel 2020, sarà avviato un percorso di ricerca sui livelli di stress da lavoro nell'ambito della ristorazione e verrà attivato un servizio di consulenza per gli associati. Il Gruppo di lavoro, costituito dagli psicologi aderenti all'Ordine e dagli Ambasciatori del Gusto di tutta Italia, realizzerà nello specifico uno studio analizzando i fattori che contribuiscono a creare stress all'interno dei diversi ambienti di lavoro del comparto e i conseguenti esiti, con l'obiettivo, nel medio-lungo termine, di fotografare le condizioni psichiche di lavoro alle quali i professionisti sono sottoposti. La ricerca permetterà la stesura di un documento d'informazione e di prevenzione per la categoria. "Lo stress da lavoro - commenta la presidente dell'Associazione italiana ambasciatori del gusto Cristina Bowerman - è una patologia riconosciuta e un segnale d'allarme quanto mai attuale anche nel mondo della ristorazione di cui noi Ambasciatori siamo da sempre portavoce. Il nostro impegno - conclude la chef - è quello di poter restituire a tutta la categoria un panel di informazioni utili nella gestione quotidiana del lavoro, singolo e di brigata e uno strumento concreto anche per le nuove generazioni, sempre più esposte a questo tipo di pressioni".