Studio rivela che i social media salvano dalla noia, ma bloccano la creatività dell’uomo

Studio rivela che i social media salvano dalla noia, ma bloccano la creatività dell’uomo

Studio rivela che i social media salvano dalla noia, ma bloccano la creatività dell’uomo   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


02 gennaio 2023, ore 19:00

Uno studio realizzato durante la pandemia ha messo in evidenza che i social media assorbono tempo ed energie, ma bloccano la creatività

I social media, molte volte criticati perché chi ne è succube passa diverse ore della giornata con lo sguardo perso sullo smartphone per non perdersi post e like, si rivelano invece utili per alleviare quella sensazione di noia che a volte pervade l’essere umano. I social media però se usati troppo, possono bloccare la creatività delle persone, togliendo loro la possibilità di scoprire nuove passioni. È quanto emerge da uno studio coordinato dal Trinity College di Dublino e pubblicato sulla rivista Marketing Theory, dal quale si evince anche che i social media richiedono troppo tempo e moltissime energie.


La ricerca

Lo studio sui social media è stato condotto da Stephen Murphy ed ha messo in mostra come è la noia che porta l’essere umano su questi mezzi di comunicazione, ma anche che la noia si combatte frequentando i vari Facebook, TikTok, Instagram, ecc, ecc. Ma c’è di più. Lo stare sui social può essere anche positivo. Però non occorre abusare, e sarebbe meglio, dopo averne abusato, fare periodi di disintossicazione digitale. I ricercatori hanno studiato 15 volontari tra Gran Bretagna e Irlanda che hanno partecipato ad un esperimento. I dati sono stati raccolti nel periodo tra il 2020 e il 2021, ovvero nel pieno della pandemia di Covid-19.


La noia

Tra i dati emersi dallo studio sui social media c’è anche quello che indica come il lockdown, la sospensione delle attività lavorative e la solitudine forzata abbiano fornito a molte persone l’opportunità di sperimentare due livelli della noia: quella cosiddetta superficiale e quella più profonda e identificate dal filosofo tedesco Martin Heidegger. Per noia profonda si intende l’abbondanza di tempo ininterrotto trascorso in solitudine, che, secondo Heidegger, potrebbe aprire la strada a pensieri e attività più creativi. Cosa che però non avviene se ci si tuffa sui social media. Secondo Timothy Hill, dell'Università britannica di Bath, uno degli autori dello studio “La noia può sembrare un concetto estremamente negativo ma, in realtà, può essere molto positivo se alle persone viene data la possibilità di pensare senza distrazioni”. “Il problema che abbiamo osservato è che i social media possono alleviare la noia superficiale, ma”, prosegue Hill “la distrazione assorbe tempo ed energia e può impedire alle persone di progredire verso uno stato di noia profonda, nel quale potrebbero scoprire nuove passioni”.


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