Tecnica stimolazione wireless, una speranza per Manuel Bortuzzo

Tecnica stimolazione wireless, una speranza per Manuel Bortuzzo

Tecnica stimolazione wireless, una speranza per Manuel Bortuzzo


03 aprile 2019, ore 21:00

Courtine, del Politecnico Federale di Losanna: "Prematuro ma potrebbe rispondere a trattamento"

E' al momento solo un'ipotesi, che richiedera' molte verifiche che possano accertarne l'eventuale fattibilita'. Ma per Manuel Bortuzzo - il giovane nuotatore diciannovenne vittima di un agguato che lo scorso febbraio gli ha compromesso l'utilizzo degli arti inferiori - una speranza di ripresa potrebbe arrivare dalla nuova tecnica di stimolazione elettrica del midollo spinale 'wireless' che ha permesso a 6 persone paraplegiche di tornare a camminare. Ad ipotizzarlo e' Gre'goire Courtine, del Politecnico Federale di Losanna, il cui gruppo di ricerca ha ideato la tecnica, insieme a Jocelyne Bloch del Policlinico Universitario di Losanna. "E' prematuro parlarne - ha detto Courtine, che domani presentera' i risultati aggiornati della metodologia innovativa in un convegno alla Fondazione Santa Lucia IRCCS - ma potenzialmente Manuel potrebbe rispondere al trattamento". Il prossimo anno, ha spiegato, verra' infatti avviata la sperimentazione della tecnica su pazienti con lesioni spinali recenti e si potrebbe ipotizzare di valutare, se le verifiche del caso ne confermeranno l'opportunita', l'eventuale inserimento di Manuel in questa sperimentazione. Courtine ha tenuto a precisare che si tratta solo di un'"ipotesi" e di non aver conosciuto personalmente Manuel. Ha inoltre sottolineato che il caso di Manuel e' "complesso", poiche' la lesione spinale e' stata determinata da un proiettile. Al momento, dunque, non c'e' alcuna certezza del fatto che la tecnica di stimolazione wireless possa essere utilizzata per il giovane italiano. Tuttavia, ha affermato, "sulla base dei dati ad oggi noti, Manuel potrebbe rientrare nella tipologia di casi potenzialmente rispondenti al trattamento". I risultati finora ottenuti con la tecnica definita Stimo (STImulation Movement Overground), che veicola impulsi di stimolazione elettrica midollare attraverso un impianto senza fili, lasciano infatti ben sperare: altri tre pazienti paraplegici hanno ricominciato a camminare in modo autonomo grazie all'utilizzo della stimolazione wireless.