TIKTOK, L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO HA AVVIATO UN’ISTRUTTORIA

TIKTOK, L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO HA AVVIATO UN’ISTRUTTORIA

TIKTOK, L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO HA AVVIATO UN’ISTRUTTORIA


21 marzo 2023, ore 15:30 , agg. alle 15:46

L' Autorita' Antitrust avvia un' istruttoria per la sfida "cicatrice francese", quella in cui i ragazzini si danno dei forti pizzicotti in volto fino a lasciarsi un segno

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un'istruttoria nei confronti della società irlandese TikTok Technology Limited, attiva nel settore dei social media attraverso la piattaforma TikTok, e responsabile per i rapporti con i consumatori europei. Il procedimento coinvolge anche la società inglese e quella italiana. L'Antitrust ha deciso di avviare l'istruttoria a seguito della presenza sulla piattaforma di numerosi video di ragazzi che adottano comportamenti autolesionistici; da ultimo, è diventata virale la sfida ''cicatrice francese''.


Sfida pericolosa

La "cicatrice francese" è solo l'ultima di una serie di sfide che spopolano sui social network, in particolare TikTok, e coinvolgono soprattutto gli utenti più giovani: stringere la pelle delle guance finché non appaiono ematomi e macchie rosse in corrispondenza degli zigomi. Lo scopo dietro a questa pratica sarebbe quello di fingere di aver partecipato a uno scontro fisico e avere un aspetto da duro. Una challenge apparentemente innocua che però potrebbe portare a conseguenze dannose e permanenti. 

Mancata viglianza

L'Antitrust ha contestato a TikTok la mancata predisposizione di adeguati sistemi di monitoraggio per vigilare sui contenuti pubblicati dai terzi, secondo i parametri di diligenza richiesti, e soprattutto in presenza di fruitori del servizio particolarmente vulnerabili quali i minori. Secondo l'Autorità le società non avrebbero applicato le proprie Linee Guida, che contemplano la rimozione di contenuti pericolosi relativi a sfide, suicidio, autolesionismo e alimentazione scorretta. Infine, si è contestato lo sfruttamento di tecniche di intelligenza artificiale suscettibili di provocare un indebito condizionamento dell'utenza. Il riferimento è, in particolare, all'algoritmo sotteso al funzionamento della piattaforma che, adoperando i dati degli utenti, personalizza la visualizzazione della pubblicità e ripropone contenuti simili a quelli già visualizzati e con cui si è interagito attraverso la funzione like.


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