19 maggio 2023, ore 16:43
Domenica parteciperà in presenza pure Volodymyr Zelensky: è la ‘prima’ del presidente ucraino in Asia, dove è in corso la tre giorni del summit, che non a caso si concentra anche sul dossier dell'Indopacifico, oltre che sull’aggressione di Mosca a Kiev
Un nuovo pacchetto di sanzioni, con il mirino puntato anche sull'export dei diamanti. E il "ritiro immediato e incondizionato" di Mosca dall'Ucraina. E' la linea rossa per arrivare alla pace tracciata dai leader del G7 nel primo giorno del vertice di Hiroshima. Cui a sorpresa, domenica, dovrebbe partecipare in presenza anche Volodymyr Zelensky. Sarebbe una prima del presidente ucraino in Asia, dove è in corso la tre giorni del summit che non a caso si concentra anche sul dossier dell'Indopacifico. La Cina è il convitato di pietra del vertice, con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen che insiste sul dover "creare un'alternativa alla Via della Seta".
L’Ucraina
Ma a occupare la prima giornata di lavori è l'Ucraina. L'obiettivo dei Sette Grandi è quello di "fiaccare la macchina da guerra della Russia". L'aggressione "costituisce una violazione del diritto internazionale, in particolare della Carta dell'Onu", scrivono i leader nel comunicato dedicato al conflitto. Condannando al contempo, appena dopo avere visitato il memoriale della pace di Hiroshima, "la retorica nucleare irresponsabile della Russia".
Il summit
Il summit si è aperto infatti ufficialmente con la deposizione di una corona di alloro al Cenotafio delle vittime, accanto all'atomic bomb Dome (di cui i giapponesi offrono al media center anche una visita virtuale). Presenti tutti i leader, da Giorgia Meloni a Joe Biden, il secondo presidente Usa a visitare il Peace memorial Museum dopo Barack Obama. La giornata è proseguita con l'analisi della situazione dell'economia globale: "Va costruito un ordine economico libero e aperto", basato "sulla trasparenza e sulla concorrenza leale", ha sottolineato la premier italiana, ricordando l'importanza della cooperazione con il cosiddetto Sud globale.
Meloni
Per Meloni, all'esordio nel formato G7, una serie di incontri a due, con il primo ministro britannico Rishi Sunak e con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che presto, l’8 giugno, sarà in visita a Roma (i due hanno parlato pure del dossier Ita-Lufthansa). Faccia a faccia anche con il capo del governo canadese Justin Trudeau che, prendendo alla sprovvista la premier come appare dalle immagini, si dice tra l'altro "preoccupato" per le politiche del governo sul tema dei diritti Lgbt. Non ci sono novità - è la risposta di Meloni riportata dai canadesi - perché il suo esecutivo "sta seguendo le decisioni dei tribunali e non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni. Sono sorpresa da queste affermazioni". C’è stato un colloquio anche con il numero uno statunitense Biden.