Governo, Meloni vede Zelensky a Palazzo Chigi: “Non si fa a meno degli Usa”. Lui: “Sempre pronto alle elezioni” Photo Credit: AnsaFoto.it/Riccardo Antimiani
09 dicembre 2025, ore 19:00
La presidente del Consiglio su Kiev mantiene la posizione: è fondamentale l’unità tra l’Unione europea e Washington. Il leader ucraino: “Mi fido di Giorgia nelle trattative di pace, aiuterà il popolo ucraino”. In piazza Più Europa contro il presidente americano
Ieri le tappe europee di Londra e Bruxelles, Zelensky oggi, dopo aver incontrato Papa Prevost, ha fatto tappa a Palazzo Chigi. Una visita, richiesta con forza dal governo italiano, per colmare il divario fra le mosse ufficiali dell’esecutivo e le esternazioni pubbliche di appoggio a Kiev. Fuori da Chigi, si è svolto un flash mob di Più Europa, contro Trump e l’ambiguità del governo italiano.
Il colloquio
Insomma, un ‘ora e mezza di colloquio a Palazzo Chigi, al termine del quale Zelensky ha parlato di un incontro eccellente, che conferma il costante sostegno italiano, anche con idee per avvicinare la pace. E con il pacchetto di assistenza per l'energia. Non solo, il leader ucraino aggiunge che si fida della premier Meloni nei negoziati di pace, "perché aiuterà il popolo ucraino"; inoltre, risponde a Trump: il presidente americano lo aveva accusato di usare la guerra per evitare le elezioni, il leader ucraino dice di essere sempre pronto al voto, e comunque di essere in costante contatto con gli Stati Uniti.
Palazzo Chigi
Da quanto è trapelato dunque con la premier Giorgia Meloni il presidente ucraino ha condiviso la consapevolezza che occorre fare l’impossibile per tenere convergenti le posizioni di Europa, Ucraina e Stati Uniti. Nonostante la «forte accelerazione», così la chiamano nello staff della premier, che gli americani stanno dando alle trattative. Meloni , come detto, ha fornito a Zelensky la buona notizia che sono pronti gli aiuti italiani per la rete elettrica del Paese, ma ha anche spinto il tasto dell’utilità di fare delle concessioni territoriali, pure dolorose, pur di mettere fine alla guerra.
Le divisioni
Insomma, la presidente del Consiglio ha cercato di ridimensionare le divisioni nella maggioranza delle ultime settimane, con Salvini che ha ripetuto spesso il suo no ad ulteriori aiuti a Kiev, e con Tajani che ha criticato duramente l’amministrazione Trump. Ma per la leader di Fdi l’Italia «non può fare a meno del suo rapporto privilegiato con gli Stati Uniti, perché non è in grado di difendersi da sola», ed è esiziale «l’unità di vedute tra partner europei e Stati Uniti per il raggiungimento di una pace giusta». Un mantra, a dispetto anche dei dubbi sulla necessità dell’utilizzo degli asset russi congelati in Belgio per aiutare l’Ucraina. Come dire, il rapporto con la Casa Bianca rimane un punto fermo. Però dall’opposizione e dal Pd insistono: «Meloni non può continuare a stare con un piede in due staffe».



