Sulle prestazioni dei maestri di sci, la fattura sarà solo su richiesta e Iva ridotta
09 dicembre 2024, ore 08:00
Un recente decreto del Mef prevede che sulle prestazioni l'Iva sia ridotta al 5% e la fattura debba essere emessa solo nel caso in cui il cliente, potenziale nuovo sciatore, la chieda
Il fisco è amico dei maestri di sci. Può essere una battuta, ma è realtà. Un recente decreto del Mef il Ministero di Economia e Finanza, prevede che sulle prestazioni l'Iva sia ridotta al 5% e la fattura debba essere emessa solo nel caso in cui il cliente, potenziale nuovo sciatore, la chieda. Il trattamento però non sarà per tutti.
Il decreto
Secondo Fisco Oggi, la webzine dell'agenzia delle Entrate, per i corsi di attività sportiva invernale l'emissione della fattura non è obbligatoria se non è richiesta dal cliente e sempre che la prestazione non ricada in un regime di esenzione. Lo ha stabilito il decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze del 22 novembre 2024, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 4 dicembre 2024. L'articolo 22, comma 1 del Dpr n. 633/1972, prevede infatti, per specifiche operazioni non è obbligatoria la fattura. Il comma 2 del medesimo articolo, considera anche la possibilità di estendere l'esonero anche ad altre categorie di contribuenti, ovvero chi svolge servizio pubblico con frequenza e con importo limitato per il quale l'osservanza dell'obbligo di fatturazione e degli adempimenti ad esso connessi, sarebbe troppo onerosa. La misura introdotta dal decreto del Mef approdato in Gazzetta riguarda dunque gli sport invernali individuati dalle relative Federazioni, come sci, snowboard, slittino, riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano e impartiti, anche in forma organizzata, da maestri iscritti negli appositi albi regionali o nazionali.
In linea con il decreto sull’Iva agevolata
Il decreto del Mef è in linea con la disposizione del decreto Omnibus (articolo 5, comma 1, Dl n. 113/2024) che ha introdotto l'aliquota Iva agevolata, nella misura del 5%, per le lezioni di sport invernali. L'imposta ovviamente non si applica ai corsi che, dunque, possono essere esentati.
Chi sono i fortunati che possono contare sull'Iva ridotta?
Quest'anno una proposta bipartisan chiede l'Iva al 5% per il latte vegetale. Molti i beni legati alla sanità che usufruiscono dell’Iva ridotta come i ventilatori polmonari per terapia intensiva e subintensiva. Ma anche chi offre prestazioni di trasporto urbano di persone. Tra le leccornie agevolate i tartufi freschi o refrigerati. Infine anche i cavalli sono agevolati, ma devono essere vivi e destinati a finalità diverse da quelle alimentari.