Bergoglio, notte tranquilla. Dopo la crisi, valutazione complessiva del quadro clinico in 48 ore

Bergoglio, notte tranquilla. Dopo la crisi, valutazione complessiva del quadro clinico in 48 ore Photo Credit: agenziafotogramma.it
01 marzo 2025, ore 09:30
La notte è trascorsa tranquillamente e il Pontefice riposa. Questo dice il bollettino del sedicesimo giorno di ricovero, dopo il venerdì nero. Il Santo Padre ha avuto una crisi respiratoria. Sempre vigile e orientato
''La notte è trascorsa tranquilla, il Papa sta riposando''. E’ l’aggiornamento mattutino di rito con cui la sala stampa Vaticana in questi giorni ha chiarito le condizioni di salute del Papa, ma oggi il bollettino ha un sapore diverso.
IL QUADRO CLINICO
Bergoglio, ricoverato dal 14 febbraio scorso al policlinico Gemelli di Roma, al suo 16esimo giorno di permanenza, ieri ha affrontato una giornata complessa, e dopo il cauto ottimo della scorsa mattina, si riaccende preoccupazione e ansia nei fedeli per la salute del Santo Padre. La giornata di ieri, 28 febbraio, è iniziata con un filo di speranza sulle possibilità di miglioramento del Pontefice. I giorni precedenti di degenza erano trascorsi tranquilli e lo sviluppo positivo delle condizioni di Francesco sembravano concrete. Poi, dopo una mattinata di relativa tranquillità sotto un profilo medico, alle 14 circa il Papa ha avuto una crisi respiratoria. L’equipe medica che cura Bergoglio nel resoconto serale, specificava che ''dopo una mattinata trascorsa alternando la fisioterapia respiratoria alla preghiera in cappella, ha presentato una crisi isolata di broncospasmo che ha, tuttavia, determinato un episodio di vomito con inalazione e repentino peggioramento del quadro respiratorio”. I medici sono intervenuti immediatamente e “il Santo Padre è stato prontamente broncoaspirato ed ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi”.
VENTILAZIONE NON INVASIVA
Con ventilazione non invasiva si intende l’erogazione al paziente, che respira autonomamente, di un supporto respiratorio tramite ventilatore meccanico con maschera o casco che copre naso e bocca. È definita non invasiva perché il paziente non è intubato. Gli esperti hanno spiegato che il fenomeno della crisi non è raro per i pazienti con le complicanze del Pontefice. C’è da presumere, hanno aggiunto i medici consultati da alcune fonti, che l’infiammazione creata dalla polmonite abbia ripreso vigore. In termini specifici, spiegano ancora gli esperti, l’episodio così descritto si chiama polmonite ab ingestis. Il vomito -viene spiegato- avviene perché può succedere che parte dei succhi gastrici finiscano nelle vie aeree creando un’ostruzione, che viene eliminata dal rigetto.
VIGILE E ORIENTATO
“Il Santo Padre è sempre rimasto vigile e orientato, collaborando alle manovre terapeutiche. La prognosi permane pertanto ancora riservata''. Così si è chiuso il bollettino medico della scorsa notte. Lo staff sanitario ha dichiarato che saranno necessarie 24-48 ore per valutare le conseguenze sul quadro complessivo e per determinare se si sia trattato di una crisi isolata o di un peggioramento complessivo delle condizioni di salute del Santo Padre.