Covid, Conte sposa la linea del rigore, feste di Natale con cautela, la priorità è riaprire la scuola

Covid, Conte sposa la linea del rigore, feste di Natale con cautela, la priorità è riaprire la scuola

Covid, Conte sposa la linea del rigore, feste di Natale con cautela, la priorità è riaprire la scuola


Palazzo Chigi è al lavoro per vacanze contrassegnate dalla prudenza. In arrivo maggiori controlli alle frontiere.

Riaprire le scuole "prima possibile" e introdurre "più cautele" per evitare una "impennata dei contagi" a Natale, garantendo comunque "ristori coerenti" per le attività economiche che subiscano perdite, come gli operatori delle stazioni sciistiche. Questi i 'paletti' su cui lavora il governo in vista del nuovo Dpcm che dovrà essere varato entro il 3 dicembre. Così dal vertice italo-spagnolo di Palma di Maiorca il premier Giuseppe Conte, che continua nel frattempo le riunioni con i capi delegazione di maggioranza e con il ministro della Salute Roberto Speranza per fare il punto della situazione. Le frontiere Ma non solo. In arrivo pure controlli anti-Covid per chi andrà all'estero durante le feste di fine anno. “Non vogliamo invadere scelte di natura nazionale, ci stiamo premurando per evitare che, nel caso si vada all'estero, si possa rientrare senza controlli sanitari adeguati”, sottolinea inoltre lo stesso capo dell’esecutivo durante la conferenza stampa con il collega spagnolo Pedro Sanchez.


Il compromesso

Nel governo, ma anche all'interno degli stessi partiti, ci sono anime più 'rigoriste' e altre più inclini ad allargare le maglie. E il premier deve mediare per arrivare a una soluzione equilibrata, sul piano sia sanitario che economico. "Pensiamo si debbano introdurre maggiori cautele per prevenire un'impennata nei contagi, la dobbiamo evitare", ha detto Conte durante la conferenza stampa congiunta con il primo ministro di Madrid Sanchez. Una delle preoccupazioni maggiori è quella degli spostamenti, dato che a breve tutta Italia potrebbe tornare a essere zona 'gialla'. Dunque il passaggio tra una Regione e l'altra potrebbe essere consentito solo per i congiunti 'stretti'. Per quanto riguarda il pranzo di Natale e il cenone del 31 dicembre si va verso la raccomandazione a limitare le presenze: quelle consentite non saranno sicuramente più di dieci, ma probabilmente 6 o 8. Confermato il coprifuoco, anche se è ancora in valutazione (e nel governo ci sono differenti sensibilità) la possibilità di un prolungamento fino alle 24 per la vigilia di Natale e il 31. "Ci rendiamo conto che i cittadini hanno bisogno di sapere per programmare gli spostamenti - ha sottolineato il premier -. Ma in quel periodo si devono introdurre misure con maggiore cautela. Non possiamo pensare di vivere le vacanze natalizie come gli altri anni".


La scuola

Per quanto riguarda il capitolo scolastico, l'orientamento, se i dati lo consentiranno, è di riaprire almeno la settimana prima delle vacanze, dal 14 dicembre (se non sarà possibile il 9). "Abbiamo - ha assicurato Conte - un indirizzo politico molto chiaro, la scuola va riaperta appena possibile, non dobbiamo procurare disagi ai giovani, agli studenti. Pensiamo, non appena riusciremo a riportare sotto controllo la curva, di ritornare quanto più possibile con la didattica in presenza".


La vicenda sci

C'è poi il capitolo degli impianti sciistici. il governo non intende chiudere le frontiere con l'Austria, come ipotizzato da alcuni media, ma chiede un coordinamento europeo per evitare il turismo oltre le Alpi che potrebbe far prendere nuovo fiato ai contagi. "Stiamo lavorando, ho avuto anche colloqui con i rappresentanti delle istituzioni europee, Michel e von der Leyen, per ottenere un coordinamento sulle misure restrittive in particolare per gli impianti sciistici e tutto ciò che è connesso. Ci sono positivi riscontri, c'è una comune preoccupazione", ha detto Conte. E agli operatori sul piede di guerra si incarica di rispondere il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri: "Ci saranno ristori coerenti con le misure, come sempre", ha assicurato a margine dei lavori.


I vaccini

Intanto il ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando in un incontro online organizzato da Rcs Academy ha dichiarato che “il 2 dicembre sarà in Parlamento per presentare il piano strategico dei vaccini che stiamo costruendo, il cui acquisto sarà centralizzato e gestito dallo Stato". "L'Italia - ha aggiunto - ha iniziato a lavorare sin dal mese di maggio per promuovere un'iniziativa europea nel campo dei vaccini"

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