G7, Giorgia Meloni con il premier giapponese Fumio Kishida: “Uniti a tutela delle regole e della pace”

G7, Giorgia Meloni con il premier giapponese Fumio Kishida: “Uniti a tutela delle regole e della pace”

G7, Giorgia Meloni con il premier giapponese Fumio Kishida: “Uniti a tutela delle regole e della pace”


Non si escludono incontri tra la presidente del Consiglio e gli altri leader, compresi il presidente americano Biden e quello francese Macron, impegnati ad Hiroshima sull’Ucraina, l’economia e l’esigenza di limitare la dipendenza tecnologica dalla Cina

Per Giorgia Meloni il G7 è iniziato di fatto con l'incontro bilaterale con il primo ministro giapponese Fumio Kishida, da domani - ovvero quando inizierà ufficialmente il summit - tutti parleranno con tutti, riferiscono fonti italiane. Non si escludono quindi incontri tra la premier e gli altri leader - compreso con il presidente americano Joe Biden - che per tre giorni saranno impegnati ad Hiroshima su temi quali l'aggressione russa in Ucraina, la situazione nell'Indo-pacifico, la sicurezza economica e la necessità di limitare la dipendenza tecnologica dalla Cina, l'ambiente e l'energia pulita, la non proliferazione nucleare, la sicurezza alimentare. Previsto un incontro anche tra la premier e il presidente francese Emmanuel Macron che oggi ha detto che "sicuramente" incontrerà il capo del governo italiano a margine dei lavori del G7.


Il Giappone

Il G7 si tiene in Giappone, che ha impostato il vertice soprattutto sul rapporto dei Grandi con la Cina e sulla sicurezza delle catene di approvvigionamento. L'Italia che con il governo giallo-verde ha siglato con Pechino gli accordi sulla via della Seta non subisce alcuna pressione specifica, sottolineano fonti italiane, non c'è quindi un 'timing' d'urgenza, Roma però sta riflettendo sul da farsi, e la scadenza fissata resta quella a fine anno. Mentre per quanto riguarda le tensioni su Taiwan e l'aumento della pressione della Cina, le stesse fonti rimarcano come l'Italia punta alla stabilizzazione dell'area e al riconoscimento dello status quo. L'Italia - rimarcano fonti italiane - punta a esercitare in questo G7 un ruolo importante su tutti i fronti, in vista del prossimo summit che si terrà nel nostro Paese e che sarà incentrato sulla situazione del Mediterraneo. Quella dell'Indo-pacifico è l'area con la crescita più alta ma il rischio è che la dipendenza energetica dalla Russia si 'trasferisca' a quella cinese sulle tecnologie. Sarà, dunque, la sicurezza economica uno dei temi principali al vertice.


Biden

Il presidente americano Biden oggi è arrivato ad Hiroshima per ribadire che il G7 dimostrerà ancora una volta la sua unità. Si punterà a mettere il bando all'import di gas russo, inasprendo ancora di più le sanzioni contro Mosca per l'invasione in Ucraina, e a ridurre le dipendenze strategiche dalla Cina, vietando per esempio le esportazioni verso Pechino di alcune tecnologie che possono essere usate per la sicurezza nel settore della difesa. Il comunicato finale del vertice toccherà tutti i punti principali sul tavolo. In particolare, si affronterà il tema del rapporto con Pechino. "Siamo più vulnerabili alla coercizione, in generale, dove si accumulano le dipendenze. Ecco perché stiamo agendo per migliorare la nostra resilienza. Ad esempio, dobbiamo ridurre la nostra dipendenza dalle materie prime, e per questo abbiamo presentato una proposta legislativa sulle materie prime critiche", ha spiegato la presidente della Commissione von der Leyen alcuni giorni fa.


L’obbiettivo

L'obiettivo del G7 è, riducendo l'uso di gas e petrolio russi, quello di aumentare sempre di più la pressione su Putin e allo stesso tempo mettere fine ad ogni tentativo di coercizione economica della Cina (uno degli esempi è quello contro la Lituania), riaffermando l'importanza della stabilità nello Stretto di Taiwan e il no a qualsiasi cambiamento unilaterale dello status quo" dell'Isola. E c'è poi il tema del rapporto con i Paesi del sud globale, con l'Italia che da tempo ha puntato sul 'piano Mattei' e spinge sul ruolo dei Paesi del Mediterraneo. Dunque, non c'è solo la questione del supporto a Kiev al centro del vertice che si svolge a Hiroshima, città martire della Seconda guerra mondiale. Il Giappone vuole lanciare un messaggio chiaro su un futuro senza armi nucleari (i leader dovrebbero visitare un parco commemorativo che ricorda il bombardamento atomico del 1945 da parte degli Stati Uniti che distrusse la città e causò 140.000 vittime), e guarda alla stabilizzazione dell'Indo-Pacifico in relazione alle tensioni attorno a Taiwan. La Cina oggi è tornata ad avvertire i membri del G7, alla vigilia dell'apertura del summit di Hiroshima, che non permetterà interferenze nella questione di Taiwan e di smettere di "giocare con il fuoco". Il rafforzamento dell'ordine internazionale sulla base dello stato di diritto è, quindi, in cima all'agenda dei lavori. Per quanto riguarda Mosca si punta ad un cambiamento di paradigma: ora tutte le merci possono essere vendute alla Russia a meno che non siano esplicitamente nella blacklist, lo scopo è far sì che siano automaticamente tutte bandite, salvo quelle presenti in una lista di prodotti autorizzati. Al summit si discuterà, insomma, anche di come evitare che la Russia eluda le sanzioni già applicate nei suoi confronti attraverso il commercio con Paesi terzi.


Il summit

A partecipare al summit saranno Giappone, Italia, Canada, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Germania. I Paesi invitati sono Australia, Brasile, Comore (presidente Unione africana), Isole Cook (presidente del Forum delle isole del Pacifico), India (presidente del G20), Indonesia (Presidente dell'Asia), Corea del Sud, Vietnam. E' invitato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che potrebbe partecipare in presenza. Una delle sfide sarà quella di convincere quei Paesi che ritengono che la guerra in Ucraina sia un conflitto prettamente europeo ad esporsi in maniera più decisa. Fondamentale sarà il confronto sulla sicurezza a tutti i livelli. "E' necessario che tutti i leader del G7 lavorino insieme", ha detto Meloni nell'incontro con Kishida. "Siamo uniti nell'impegno a tutela di un ordine internazionale fondato sulle regole, della pace e della stabilità, da scienza e tecnologia a cooperazione industriale e sicurezza", ha poi scritto in un tweet. Dopo il cambio di paradigma di gennaio con l'incontro di Roma tra i due premier e l'elevazione dei rapporti tra i due paesi a partenariato strategico, il faccia a faccia di oggi viene considerato un ulteriore passo in avanti. Roma e Tokyo hanno stretto una collaborazione in diversi settori, a partire da quello militare e della sicurezza, anche grazie alle missioni dei ministri degli Esteri Antonio Tajani e di quello della Difesa Guido Crosetto. Con l'intesa - siglata anche dalla Gran Bretagna - per la realizzazione dei caccia di sesta generazione. Inoltre - hanno spiegato oggi fonti italiane - sono in programma altre sinergie (un pattugliatore della Marina militare arriverà in Giappone a giugno mentre a settembre è prevista una missione di F35 per attività congiunte). Per quanto riguarda il lavoro di cooperazione sulla sicurezza ad ottobre ci sarà a Roma la prima riunione con una formula 2+2 (Difesa e Esteri) a livello di alti funzionari (direttori generali).


La collaborazione

E si punta sulla collaborazione in altri settori, da quello scientifico e tecnologico a quello industriale. Per quest'ultimo settore, spiegano le stesse fonti, ad ottobre ci sarà una missione di sistema (saranno coinvolti imprenditori italiani e giapponesi) da realizzare nell'ambito dell'Italy-Japan Business Group. Ci sarà un focus su settori quali l'aerospazio, l'idrogeno, le energie verdi, la farmaceutica, intelligenza artificiale. Nell'ambito della collaborazione industriale si punta al rafforzamento della collaborazione sui semiconduttori: la prossima settimana una delegazione governativa arriverà in Giappone per incontrare associazioni di categoria e imprese giapponesi e il ministero dell'Industria per creare delle partnership industriali sui semiconduttori tra i poli italiani (Milano-Bologna-Catania) e le imprese giapponesi.



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