Gaza, Meloni lunedì sarà in Egitto per la firma dell’accordo, e Mattarella ripete: “2 popoli, 2 Stati” Photo Credit: AnsaFoto.it
10 ottobre 2025, ore 16:52
Il ministro della Difesa Crosetto ha annunciato che da martedì "riprendono le attività italiane nell'ambito della missione Eubam, cui partecipano i Carabinieri, per la riapertura del valico di Rafah". Tajani: “Pronti all’invio di soldati per il post-guerra”
Gaza ha bisogno di «una pace vera», perché ogni alternativa sarebbe «devastante». Così lo stato d'animo del Capo dello Stato sull'accordo tra Israele e Hamas racconta un mix di speranza e preoccupazione. E Sergio Mattarella si appella al governo israeliano affinché fermi i coloni e i ministri estremisti, e ribadisce la necessità che si arrivi a due popoli e due Stati.
Meloni
Parole pronunciate proprio quando, mentre il centrosinistra è in pressing sul governo perché faccia rispettare la formula dei 2 popoli e 2 Stati, è arrivata la notizia che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà in Egitto per la firma dell'accordo su Gaza lunedì. Dal suo canto il ministro degli Esteri Antonio Tajani già è proiettato al dopo, e auspica una "maggioranza compatta sull'invio dei militari italiani per la fase post bellica”. Il ministro della Difesa Guido Crosetto intanto ha annunciato che da martedì "riprendono le attività italiane nell'ambito della missione Eubam, cui partecipa il personale dei Carabinieri, per la riapertura del valico di Rafah".
La missione
Che cos'è la missione Eubam Rafah? Eubam-Rafah (European union border assistance mission) è una missione civile, nata su richiesta di Israele e dell'Autorità Palestinese e riavviata nel gennaio di quest'anno con l'obiettivo primario di coordinare e facilitare il transito giornaliero al valico di Rafah di feriti e malati (fino a 300), garantendo "assistenza e protezione a persone vulnerabili in un contesto di emergenza umanitaria".
I Carabinieri
La riattivazione era stata fortemente sostenuta dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che, grazie al lavoro congiunto dei rispettivi dicasteri, avevano disposto l'invio di 7 Carabinieri, partiti il 29 gennaio (e unitisi ai due già presenti nella missione): il nostro Paese si è fatto carico del trasporto in teatro dell'intero contingente della Forza di gendarmeria europea attraverso il Comando operativo di vertice interforze della Difesa (Covi), incaricato di coordinare il trasferimento e il dispiegamento nell'area di militari della Guardia Civil spagnola e di gendarmi francesi. I sette Carabinieri che hanno costituito il primo contingente italiano impiegato al valico erano rientrati in Italia a fine luglio, subito sostituiti con altrettanti militari dell'Arma.



