Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili: Guterres (Onu), devono finire nella pattumiera della Storia

Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili: Guterres (Onu), devono finire nella pattumiera della Storia Photo Credit: agenziafotogramma.it
06 febbraio 2025, ore 16:30
Nel mondo, 230 milioni di donne devono convivere con le ferite, non solo fisiche, ma anche psicologiche che una mutilazione genitale lascia. A rischio, secondo l'Onu, ci sono, ogni anno, 2 milioni di bambine con meno di 5 anni
Una pratica disumana, che viene effettuata sulle bambine anche molto piccole e che lascerà segni sui corpi femminili, molto dolorosi, che porterà le vittime anche a rischiare la vita, in caso di parto e che l'Onu condanna come violazione dei diritti umani: tutto questo sono le mutilazioni genitali femminili. La giornata di oggi, 6 febbraio, accende un faro su un fenomeno che dovrebbe "finire nella pattumiera della Storia", come ha detto il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
Le cifre delle mutilazioni genitali femminili
Ogni anno, più di 2 milioni di bambine nel mondo subiscono mutilazioni genitali femminili prima del loro quinto compleanno. Queste procedure comportano l'alterazione o il danneggiamento dei genitali di una donna per motivi non medici. Sebbene concentrata principalmente in 30 Stati dell'Africa e del Medio Oriente, la pratica delle mutilazioni genitali femminili, secondo l'Onu, è un problema universale. Persiste anche in alcuni paesi dell'Asia e dell'America Latina, così come tra le popolazioni immigrate che vivono in Europa occidentale, Nord America, Australia e Nuova Zelanda. Ad oggi, più di 230 milioni di ragazze e donne in tutto il mondo hanno subito questa pratica, considerata a livello internazionale una violazione dei diritti umani.
Oggi si combatte per ridurre sempre più il fenomeno: bisogna accelerare
Negli ultimi anni, la prevalenza di questi interventi è diminuita a livello globale e una ragazza ha tre volte meno probabilità di subire mutilazioni genitali rispetto a 30 anni fa. Ma, si stima che 27 milioni di ragazze saranno a rischio nei prossimi cinque anni se non si accelererà l'azione di contrasto contro questa pratica, i cui costi sanitari per le sopravvissute sono stimati in 1,4 miliardi di dollari ogni anno.
Come vive una ragazza che ha subito una mutilazione genitale?
Le ragazze che subiscono mutilazioni genitali femminili affrontano, infatti, complicazioni come forti dolori, sanguinamento eccessivo, infezioni e difficoltà a urinare, nonché conseguenze a lungo termine per la loro salute sessuale e riproduttiva e la salute mentale.
L'impegno dell'Onu
In occasione della Giornata internazionale, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres ha dichiarato: "Le mutilazioni genitali femminili sono un atroce atto di violenza di genere, una pratica abominevole, una delle manifestazioni più brutali della disuguaglianza: infliggono ferite fisiche e psicologiche profonde e irreversibili, creano rischi mortali per la salute e violano il diritto delle donne e delle ragazze di controllare il proprio corpo e di vivere in sicurezza e dignità. E' urgente, e per di più possibile, porre fine a questa barbara violazione dei diritti umani. Uniamo le forze per consegnare le mutilazioni genitali femminili alla pattumiera della Storia e per garantire che tutte le donne e le ragazze di tutto il mondo abbiano una salute migliore, un futuro più giusto"