Governo, il Cdm approva il Pnrr e nel Decreto Proroghe fa saltare l’obbligo del 50% in smart working per gli statali

Governo, il Cdm approva il Pnrr e nel Decreto Proroghe fa saltare l’obbligo del 50% in smart working per gli statali

Governo, il Cdm approva il Pnrr e nel Decreto Proroghe fa saltare l’obbligo del 50% in smart working per gli statali


Semplificare, sburocratizzare e digitalizzare in un'ottica sempre più rispettosa dell'ambiente. Ossia, cambiare il Paese, rispettando il patto implicito nel Recovery: in cambio dei corposi finanziamenti europei l'Italia si impegna a fare le riforme da sempre rinviate


Dopo un nuovo confronto con le Regioni, il Consiglio dei ministri ha terminato di esaminare il Piano nazionale di ripresa e resilienza, e lo ha approvato in via definitiva: ricordiamo che deve essere inviato a Bruxelles entro domani, probabilmente lo sarà già stasera.


Il fondo complementare

Approvato pure il fondo complementare da più di 30 miliardi allegato al Piano. Con il rispetto dei tempi, il 13% dei fondi europei arriverà prima dell’estate: circa 24 miliardi di Euro. Semplificare, sburocratizzare e digitalizzare l'Italia in un'ottica sempre più rispettosa dell'ambiente. In una parola cambiare il Paese rispettando il patto implicito nel Recovery Fund: in cambio dei corposi finanziamenti in arrivo dall'Europa l'Italia si impegna a fare le riforme da sempre rinviate. A costo di creare un vero e proprio ingorgo legislativo entro l'anno il governo dovrà incardinare i testi legislativi che rappresentano il cuore del Pnrr. Impossibile sbagliare. Come ha spiegato il premier portoghese Antonio Costa, presidente di turno della Ue, i piani verranno esaminati dall'Ecofin del 18 giugno. Subito dopo la Commissione andrà sul mercato emettendo la prima tranche di bond necessari al finanziamento del piano. Vuol dire che, se tutto andrà secondo i progetti, i primi miliardi destinati all'Italia arriveranno a luglio. Da qui la necessità di mettere in cantiere molte misure entro l'anno.


Il Decreto Proroghe

Via libera, inoltre, al decreto legge con le proroghe di alcune misure come lo smart working semplificato, la validità dei documenti d'identità e i bilanci degli enti locali (31 maggio). Compreso anche più tempo per esercitare il golden power nei settori di rilevanza strategica (fino al 31 dicembre), mentre slitta al 30 giugno il termine per la redazione dei bilanci delle Camere di commercio. Si tratta di undici articoli, a cominciare dallo smart working nella Pa. Sul punto, salta l'obbligo di far lavorare in smart working un dipendente pubblico su due, né durante l'emergenza né con l'adozione dei Pola, i piani organizzativi per il lavoro agile. Insomma, lo smart working potrà proseguire in deroga fino alla definizione delle nuove regole con il contratto nazionale (fonti di governo riferiscono che si dovrà normare entro la fine di settembre) e comunque non oltre la fine dell'anno. Ma non ci sarà il vincolo del 50%. Salta anche il limite del 60% indicato nei Pola, mentre scende dal 30% al 15% la soglia minima in caso di mancata adozione dei Piani organizzativi.



Le patenti di guida

Tra gli altri provvedimenti, si interviene sulle patenti di guida: per le domande per la patente presentate nel 2020, la prova di teoria potrà essere svolta entro il 31 dicembre 2021 mentre per quelle presentate dal primo gennaio 2021 e fino alla data di cessazione dello stato di emergenza, ovvero il 31 luglio, tale prova non sarà richiesta. Arriva invece la proroga dei termini di validità dei documenti di riconoscimento e d'identità. Ovvero, il termine attualmente fissato al 30 aprile, già frutto di una norma che prorogava la validità di tutti i documenti, è posticipato di altri 5 mesi al 30 settembre. Tra gli ambiti interessati dalle proroghe, le imprese ferroviarie avranno tempo fino al 15 maggio per la rendicontazione necessaria per ottenere i benefici a compensazione delle perdite subite a causa dell'emergenza da Covid e il ministero delle Infrastrutture avrà tempo fino al 15 giugno 2021 per emanare il decreto ministeriale con il riparto delle risorse. Per le navi da crociera iscritte nel Registro Internazionale, in deroga alle norme vigenti, potranno effettuare servizi di cabotaggio, fino al 31 dicembre 2021, previo accordo da stipularsi tra le associazioni datoriali e sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore privato dell'industria armatoriale. Infine alla voce delle carceri le misure urgenti anti-Covid sono prorogate fino al 31 luglio, termine attuale della fine dello stato di emergenza.


L’esclusione

Restano in sospeso alcuni temi come il nuovo stop alle cartelle esattoriali. Il governo sta valutando l'ulteriore rinvio alla fine di luglio, con il termine dello stato di emergenza, ma gli spazi finanziari sono ridotti. La precedente proroga fiscale è già costata alle casse dello Stato 500 milioni di euro e un nuovo intervento potrebbe richiedere anche di più. La misura potrebbe alla fine essere inserita nel decreto Sostegni bis che dovrebbe essere varato la prossima settimana. Ancora da sciogliere anche il nodo della proroga delle concessioni balneari, che non compare nel testo, ma secondo il ministro del turismo Garavaglia la proroga non serve, poiché la norma già esiste.



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