Migranti, le Regioni chiedono un incontro al governo, Schlein (PD) contro la stretta sulla protezione speciale

Migranti, le Regioni chiedono un incontro al governo, Schlein (PD) contro la stretta sulla protezione speciale

Migranti, le Regioni chiedono un incontro al governo, Schlein (PD) contro la stretta sulla protezione speciale


E la prima riunione della nuova segreteria del Partito Democratico si terrà fuori dal Nazareno. L'appuntamento è a Riano, venerdì alle 10,30. Il Comune alle porte di Roma è tristemente noto per il ritrovamento del corpo di Giacomo Matteotti, il 16 agosto 1924

"Non siamo stati interpellati e non possiamo venire a conoscenza delle cose quando le decisioni sono state quasi già prese". Le Regioni contestano il metodo utilizzato dal governo per i provvedimenti adottati nella gestione dei flussi migratori e chiedono di essere coinvolte. Ma se i Governatori invocano all'unanimità un incontro con l'esecutivo, si spaccano sugli annunciati emendamenti al decreto Cutro, fortemente restrittivi della 'protezione speciale', in discussione al Senato.


La Conferenza

Anche se nella Conferenza Unificata è stato fornito un parere favorevole a maggioranza sui provvedimenti in materia di immigrazione, i presidenti di Regione del centro sinistra, da Bonaccini ad Emiliano, hanno invece dato - seppure in minoranza - un parere negativo sul decreto, chiedendo di ritirare le modifiche annunciate dalla maggioranza in Parlamento. Già nei giorni scorsi le Regioni a trazione dem (Emilia-Romagna, Toscana, Campania e Puglia, più la Valle d'Aosta) si erano rifiutate di sottoscrivere l'intesa sul dichiarato stato d'emergenza, di fatto negando il commissariamento e autoescludendosi dall'ordinanza disposta dalla Protezione civile. Gli stessi territori proseguono anche la battaglia contro l'installazione di nuovi Centri di permanenza per rimpatri (Cpr) nelle loro circoscrizioni. L'unico obiettivo su cui tutti sono concordi, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, è un incontro al più presto con il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, quello alla Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il commissario per la gestione dell'emergenza migranti, Valerio Valenti.


Anci

Dal canto suo anche l'Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) ha chiesto un maggiore coinvolgimento sulle questioni. Il parere fornito dai sindaci ai provvedimenti sui migranti è favorevole, ma condizionato dall'approvazione di un emendamento proposto che preveda, a fronte dei posti già finanziati nel 'Sistema di accoglienza e integrazione', un incremento della rete di 4mila posti per minori stranieri non accompagnati e mille posti per disagio mentale e sanitario. Secondo l'Anci la vera urgenza è rappresentata "dai minori non accompagnati o da misure che consentano di accorciare i tempi di rilascio dei permessi di soggiorno, che oggi sono lunghissimi, rallentando i percorsi di autonomia e regolarità amministrativa".


Piantedosi

In attesa che si definiscano le modifiche chieste da più parti al decreto Cutro, Piantedosi ha comunque ribadito in queste ore - durante un question time alla Camera - che "la dichiarazione dello stato di emergenza adottato nell'attuale frangente è unicamente dettata dalla necessità di disporre di procedure e strumenti più rapidi e adeguati al governo dello straordinario afflusso di persone sbarcate". Il titolare del Viminale ha anche aggiunto di non avere preclusioni a considerare "ampliamenti delle attuali quote di ingresso, fermo restando che le valutazioni concrete andranno svolte in sede interministeriale anche attraverso il confronto con le parti sociali. Il decreto - ha aggiunto - è un primo punto di svolta, ma intendiamo proseguire su questa strada, nella convinzione che venire nel nostro Paese nel pieno rispetto delle regole sia il modo più efficace per combattere l'immigrazione clandestina e favorire al contempo l'integrazione dei migranti regolari".


Schlein

Intanto la prima riunione della segreteria dell'era Schlein si terrà fuori dal Nazareno. L'appuntamento è a Riano, venerdì alle 10,30. Il Comune alle porte di Roma è tristemente noto per il ritrovamento del corpo di Giacomo Matteotti, il 16 agosto 1924, nella Macchia della Quartarella, un bosco nei pressi di Riano. Un segnale politico doppio, per Elly Schlein. Da una parte la volontà di ricordare il deputato socialista trucidato da una squadraccia fascista a pochi giorni dal 25 aprile, festa della Liberazione. Dall'altra, Schlein conferma la volontà di portare il Partito Democratico fuori dai palazzi, come più volte annunciato dalla segretaria, "tra la gente", e di fare una opposizione "nelle piazze e nelle Aule parlamentari".


25 aprile

E domani dopo il voto sul dl migranti nell'Aula del Senato ci sarà la discussione sulle mozioni sul 25 aprile. Maggioranza e opposizione sono al lavoro sui testi. Al momento è pubblico solo il documento delle opposizioni con il quale si impegna il Senato ad adottare le iniziative necessarie affinché "le commemorazioni delle date fondative della nostra storia antifascista si svolgano nel rispetto della verità storica condivisa e possano, solo così, essere terreno fertile per il mantenimento e la costruzione di un'identità collettiva e del senso di appartenenza a una comunità. Si citano, tra le date, oltre quella del 25 aprile, festa della liberazione, quella del 1 maggio, festa del lavoro e del 2 giugno, festa della Repubblica. La maggioranza, punta a inserire anche quella del 17 marzo, proclamazione del Regno d'Italia, del 4 novembre, festa dell'Unità d'Italia e delle Forze Armate e di altre date come quella del 27 gennaio, giornata in memoria delle vittime della Shoah. Fdi intende includere pure la data del 10 febbraio, giorno del ricordo in memoria dei massacri e delle foibe e dell'esodo giuliano dalmata. La maggioranza, spiegano fonti parlamentari, è disponibile a votare il documento dell'opposizione che cita le parole con le quali la senatrice a vita Segre ha aperto l'attuale legislatura. E l'obiettivo - secondo quanto si apprende - è quello di arrivare a "una riconciliazione", a far sì che ci sia una "collaborazione tra tutte le istituzioni e le forze politiche" nel pieno riconoscimento dei valori e dei principi della Costituzione. La richiesta, insomma, è che anche le opposizioni diano il via libera al testo della maggioranza. 


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