
Napoli: il fratello di Maria Rosaria Boccia arrestato per furto di energia elettrica nel suo negozio a Pompei Photo Credit: agenziafotogramma.it
12 marzo 2025, ore 16:30
Andrea Gaetano, fratello dell'aspirante consulente del Ministero della Cultura, avrebbe modificato il contatore della corrente per non pagare i consumi
Un'altra tegola sulla famiglia Boccia: dopo il caso clamoroso di cui è stata protagonista, l'estate scorsa, Maria Rosaria, al centro di un affaire tra il politico e la cronaca rosa, ora è toccato a Gaetano Andrea, fratello dell'aspirante consulente del Ministero della Cultura sotto la guida di Gennaro Sangiuliano. L'accusa per il 44enne, commerciante di abbigliamento a Pompei, è di furto di energia elettrica.
I fatti
Ieri, durante un controllo nel negozio di Andrea Gaetano Boccia, i carabinieri hanno scoperto un meccanismo che, applicato al contatore della corrente, gli consentiva di non registrare i consumi, come accertato dai tecnici dell' Enel, intervenuti con i militari. È scattata così l'accusa di furto aggravato per il 44enne, ed è stato disposto il processo per direttissima al tribunale di Torre Annunziata.
La difesa del fratello di Maria Rosaria Boccia
Al giudice, l'uomo ha cercato di chiarire la sua posizione, spiegando che il laboratorio dove è stato riscontrato il bypass del contatore elettrico era stato preso in affitto due anni fa, e negando di sapere che ci fosse quel meccanismo fraudolento. Il sistema truffaldino, rilevato dai carabinieri insieme con i tecnici dell'Enel, consentiva all'impianto elettrico del locale di collegarsi direttamente alla rete pubblica, scavalcando il contatore. L'atelier è risultato avere in vigore un regolare contratto di fornitura per il quale dal 2016 a oggi sono stati versati circa 35mila euro. Il giudice, dopo avere ascoltato il commerciante, si è riservato la decisione sulla richiesta dell'avvocato Palomba di non applicare una misura cautelare al commerciante. La Procura di Torre Annunziata ha invece fatto istanza per la concessione dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria