Oscar 2025, The Substance: trama, cast e recensione del film candidato

Oscar 2025, The Substance: trama, cast e recensione del film candidato

Oscar 2025, The Substance: trama, cast e recensione del film candidato Photo Credit: Agenzia Fotogramma.it


La pellicola tornerà sul grande schermo per l’occasione a partire dal 6 febbraio

Ora che le nomination agli Oscar 2025 sono state rese note, inizia il conto alla rovescia per la serata di premiazione, che sarà di scena il prossimo 2 marzo in quel di Los Angeles. Nel frattempo, cinefili e addetti ai lavori si riversano sui siti specializzati per scommettere sui possibili vincitori, pronosticando i nomi di coloro che potrebbero portare a casa l’ambita statuetta. Proponiamo una rassegna di articoli per approfondire tutte e dieci le pellicole che hanno ricevuto la candidatura nella categoria più importante, ossia quella del miglior film. La trama, il cast, un pizzico di critica e qualche curiosità, senza dimenticare anche le coordinate dove poter recuperare o riguardare i vari titoli.

Si comincia con “The Substance”, la pellicola diretta da Coralie Fargeat e interpretata da Demi Moore che ha conquistato all’ultima edizione del Festival di Cannes il premio per la miglior sceneggiatura. Si presenta agli Oscar con 5 nomination ossia quella per il miglior film, la regia, l’attrice principale, la sceneggiatura e il trucco.


THE SUBSTANCE, TRAMA

Il film racconta la storia di Elisabeth (Demi Moore), un'attrice hollywoodiana finita nel dimenticatoio, che è stata licenziata dal programma che conduceva soltanto per aver superato i 50 anni di età. La donna decide di rispondere ad un annuncio in cui cercano persone su cui sperimentare un misterioso siero. Esso promette di generare una versione perfetta di se stessi. Una volta somministrata la sostanza, Elisabeth si rende conto che il siero agisce in maniera differente da come si aspettava: nasce Sue (Margaret Qualley), la versione più giovane e bella di se stessa che riesce in tutto quello che la donna non può più fare a causa dei limiti d’età. Le regole prescritte però sono molto chiare: le due donne dovranno alternarsi ogni settimana, cosicché una sia ibernata, mentre l'altra è in circolazione. In questo modo Elisabeth potrà percepire nello stato di ibernazione ogni cosa che Sue farà, vivendo tramite l’altra la propria giovinezza e i benefici che ne conseguono.

Ma tutto precipita quando Sue inizia a diventare sempre più ribelle, decidendo di restare "attiva" più del limite stabilito, prosciugando la linfa vitale di Elisabeth.


THE SUBSTANCE, LA RECENSIONE

Il voyeurismo violento e capitalistico della società dello spettacolo che abusa del corpo delle persone (e delle donne in particolare) per generare profitto. Un mondo dove si è sempre più guardati, dove si invecchia prima e dove basta una ruga per perdere denaro e essere tagliati fuori dallo studio system. Un grido disperato e angosciante verso i dettami occidentali che producono dei canoni di bellezza sempre più pericolosi e irraggiungibili. “The Substance” si comporta come un perfetto B-Movie, nutrendosi della tradizione del cinema Horror che ha fatto la fortuna del genere. Ma la pellicola di Coralie Farget va oltre, dialogando costantemente con il cinema d'autore, profondo e impegnato, miscelando sapientemente l’alto e il basso. Fa grande uso dei grandangoli kubrickiani e sfoggia una cura formale, raffinata e mai lasciata al caso. Demi Moore è perfetta nel ruolo che le viene scritto, poiché come la protagonista che interpreta, anche lei è stata un sex symbol che ha giovato della sua bellezza e che oggi fa il conto con l’età che avanza. Un cortocircuito metatestuale dove sembra che interprete e personaggio si fondano insieme.

In “The Substance” non c’è più la vendetta nei confronti dell’uomo (come era stato tematizzato in “Revenge”, altro titolo diretto dalla regista francese) ma c’è la rivalsa con se stessi, anzi con se stesse. Ma tutto è più sfumato e complesso. Le donne non sono rappresentate solo come vittime, ma anche come artefici del sistema che la pellicola critica aspramente: lo sguardo maschile è stato interiorizzato e, infatti, Elisabeth diventa carnefice di sé stessa, rovinando un corpo già bellissimo pur di riconquistare la giovinezza perduta che è sinonimo di accettazione e consenso. La mercificazione di se stessi raggiunge vette orrorifiche per poi deflagrare in un finale splatter ai limiti del grottesco. La pellicola si prende i suoi tempi, camminando piano e con un ritmo inesorabile. Soltanto all’ultimo porta le tematiche alle estreme conseguenze, diventando quasi insostenibile per lo spettatore costretto a guardare lo spettacolo esagerato e disgustoso che viene messo in scena. Un cinema impegnato e politico ma confezionato come un horror mainstream che, probabilmente, cambia di senso se viene guardato dagli uomini o dalle donne, pur conservando un fascino sublime e scioccante per entrambi.


THE SUBSTANCE, DOVE VEDERLO

The Substance” è uscito in Italia lo scorso 30 ottobre 2024, ottenendo anche un discreto successo nelle nostre sale. La pellicola ha infatti incassato quasi 3 milioni di euro. Se qualcuno volesse recuperarla in vista dei Premi Oscar, tornerà sul grande schermo per l’occasione a partire dal 6 febbraio.


THE SUBSTANCE, PRONOSTICI

Secondo i pronostici degli analisti, l’unico Oscar che la pellicola potrebbe portare a casa è quello per Demi Moore che è già reduce dalla vittoria del Golden Globe qualche settimana fa. L’altra statuetta certa potrebbe essere quella per il miglior trucco, visto l’ottimo lavoro svolto sul corpo delle interpreti.



Argomenti

Cinema
Film
Oscar 2025
The Substance

Gli ultimi articoli di Mario Vai