Presidenziali in Russia: code ai seggi come chiesto da Navalny, oltre 74 arresti

Presidenziali in Russia: code ai seggi come chiesto da Navalny, oltre 74 arresti

Presidenziali in Russia: code ai seggi come chiesto da Navalny, oltre 74 arresti


A Berlino abbracci e fiori per la moglie del dissidente morto in carcare

'Mezzogiorno contro Putin', in tanti hanno seguito l’invito della moglie di Navalny e così verso le 12 si sono formate lunghe file davanti a diversi seggi, in particolare a Mosca. Secondo le organizzazioni per i diritti umani sono ameno 74 le persone fermate in tutta la Russia per avere protestato in quest’ultima giornata delle presidenziali. Yulia Navalnaya, la vedova del dissidente morto in carcere, è stata accolta da applausi e fiori al suo arrivo all’ingresso dall'ambasciata russa e Berlino per votare. Alta l’affluenza alle urne in tutta la Federazione, il dato finale sarà superiore a quello del 2018. Putin punta a una sorta di plebiscito sul suo operato. Si vota fino alle 18. La scorsa notte decine di droni sono stati lanciati in territorio russo dalle forze ucraine che hanno colpito anche la regione di Mosca e ancora la regione di confine di Belgorod, dove si contra un’altra vittima.


Code anche al consolato russo a Milano

Tra le persone in coda davanti al consolato russo di Milano per votare alle elezioni presidenziali cono stati gridati slogan contro Putin. Qualcuno ha portato con sé immagini di Alexei Navalny, il dissidente morto durante la prigionia in Siberia. "Ucciso dal regime di Putin" ha scritto su un cartello una ragazza arrivata intorno a mezzogiorno, ora in cui aveva invitato a votare lo stesso Navalny.



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