Scuola, vietati gli outfit eccentrici. I presidi emanano circolari, diffondono depliant e minacciano sanzioni Photo Credit: AnsaFoto.it/Ciro Fusco
17 settembre 2025, ore 15:10
Soltanto 1 studente su 5 ha carta bianca sull'abbigliamento. No a gonne troppo corte, addomi scoperti, cappelli in aula, unghie eccessivamente lunghe. Protesta il Codacons: “E’ un altro problema per le famiglie, dopo i prezzi dei libri di testo in aumento”
Gonne troppo corte, addomi scoperti, cappelli in aula, unghie eccessivamente lunghe, perfino zeppe improbabili: con l'arrivo del nuovo anno scolastico, come ogni anno, i dirigenti scolastici tentano di porre un limite ad outfit 'impropri' diffondendo circolari e, quest'anno, anche distribuendo veri e propri depliant che spiegano cosa non è permesso. Secondo un recente sondaggio di Skuola.net su un campione di quasi 3mila studenti, circa 3 studenti su 10 devono fare attenzione a come vestirsi la mattina, per non incorrere in ramanzine o in sanzioni. E un ulteriore 55% è caldamente pregato di presentarsi in classe in modo "adeguato" al contesto. Solo 1 su 5 ha carta bianca sull'abbigliamento.
Le ragazze
Nel mirino, spesso e volentieri, finiscono soprattutto le ragazze. Visto che, tra i divieti più frequenti riportati dagli intervistati figurano quello, ad esempio, di indossare top e canottiere troppo "minimal" o magliette che lasciano scoperte spalle e pance; ma anche di avere scollature generose o gonne e pantaloni troppo corti oppure jeans strappati. Nel novero delle indicazioni non mancano anche quelle che vietano di tenere in testa il cappello o il cappuccio della felpa durante le lezioni. Ci sono, poi, istituti che utilizzano formule generiche, tutte da interpretare, mettendo al bando gli outfit considerati - così è scritto - "sgarbati" o in grado di "distrarre" gli altri studenti.
Gli accessori
Ma il "Dress code" scolastico ha un perimetro ampio e comprende anche gli accessori e l'aspetto in generale. Tantissime le scuole che vietano alle ragazze di avere unghie finte - spesso giustificando il divieto con la loro potenziale "pericolosità" - nonché trucchi appariscenti, capelli troppo colorati, accessori vistosi, un numero eccessivo di piercing; qualcuna "consiglia" persino di tenere raccolti i capelli se molto lunghi. Sul fronte ragazzi, invece, ci si concentra soprattutto sulle barbe, che non devono essere né lunghe né incolte né con disegni strani. Ad avere una o più di queste indicazioni nel regolamento d'istituto è circa 1 su 5.
Il Codacons
Molto critico il Codacons. "La prossima mossa dei dirigenti scolastici sarà imporre grembiuli e divise per gli studenti italiani?": se lo chiede appunto il Codacons, dopo le circolari diramate in questi giorni circa il dress code a scuola. "Le famiglie italiane si ritrovano oggi ad affrontare non solo il problema del caro-scuola, con i prezzi dei libri di testo in aumento del +3,8% e i listini del materiale scolastico in crescita del 4,8%, ma anche quello dell'abbigliamento più adatto per mandare i propri figli negli istituti scolastici - spiega il Codacons - Circolari come quelle sul dress code rischiano di complicare la vita, burocratizzare l'istruzione e, paradossalmente, creare incertezze e confusione, finendo per limitare pesantemente la libertà degli studenti. L'unico limite sul fronte dell'abbigliamento a scuola deve essere quello del decoro, senza codici e direttive imposti dall'alto, ma aiutando i ragazzi a comprendere gli outfit adatti ai vari contesti della vita quotidiana - conclude l'associazione".



