
Valbrembo, svolta nelle indagini sull'omicidio di Luciano Muttoni: fermati due uomini Photo Credit: agenziafotogramma.it
10 marzo 2025, ore 18:33
I due avrebbero confessato l’omicidio, che sarebbe avvenuto come conseguenza alla reazione di Muttoni a un tentativo di rapina
Svolta nelle indagini sull’omicidio di Luciano Muttoni, il 58enne che ieri è stato trovato senza vita nella sua casa di Valbrembo, in provincia di Bergamo. Sono stati fermati due uomini: un venticinquenne di Bergamo, già noto alle forze dell’ordine, e un ventiquattrenne di origini polacche residente in provincia di Monza Brianza.
VALBREMBO, FERMATI DUE SOSPETTATI
I due avrebbero confessato l’omicidio, che sarebbe avvenuto come conseguenza alla reazione di Muttoni a un tentativo di rapina. Il 25enne avrebbe fornito alle forze dell’ordine indicazioni utili al ritrovamento del suo giubbotto macchiato di sangue, di alcuni documenti sottratti alla vittima e soprattutto al ritrovamento dell’arma del delitto, una pistola scacciacani con cui il 58enne sarebbe stato colpito più volte alla testa. Muttoni, inoltre, sarebbe stato picchiato con pugni e calci alla testa, che hanno causato le ferite mortali. Le dichiarazioni spontanee rese dal 24enne sarebbero concordanti con quelle del suo complice. I giovani avrebbero abbandonato la scena del crimine usando l'auto della vittima, per poi disfarsi di alcuni degli oggetti rubati e dell'arma gettandoli nei campi e nei boschi tra i Comuni di Valbrembo e Solza.
OMICIDIO LUCIANO MUTTONI, LE INDAGINI DEI CARABINIERI
Le indagini delle forze dell'ordine erano partite proprio dall'auto rubata: i vicini, infatti, avevano raccontato di non aver visto il mezzo da alcuni giorni. La notte prima del ritrovamento del cadavere, i carabinieri di Monza Brianza avevano fermato il veicolo rubato con a bordo quattro individui definiti sospetti. È stato dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza che i carabinieri di Bergamo sono risaliti all'identità del guidatore, nonché uno dei due responsabili dell'omicidio: raggiunto dalle forze dell'ordine, infatti, il giovane ha confessato il delitto. Al complice, invece, si è risaliti grazie alle testimonianze di persone informate sui fatti.