Almasri, Montecitorio (alla presenza di Meloni) dice no all’autorizzazione a procedere per Nordio e Piantedosi

Almasri, Montecitorio (alla presenza di Meloni) dice no all’autorizzazione a procedere per Nordio e Piantedosi

Almasri, Montecitorio (alla presenza di Meloni) dice no all’autorizzazione a procedere per Nordio e Piantedosi Photo Credit: AnsaFoto.it/Angelo Carconi


Salvo anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. E ci sono stati franchi tiratori nel centrosinistra: pure alcuni deputati delle opposizioni, o comunque non appartenenti alla maggioranza di governo, hanno votato col centrodestra

Si ferma qui il procedimento a carico dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano per la vicenda del libico Osama ALMASRI, arrestato a Torino su mandato della Corte penale internazionale e poi rimpatriato in fretta in Libia. L'Aula della Camera infatti ha votato contro l'autorizzazione a procedere nei confronti dei tre esponenti del governo: per Nordio i sì alla relazione della Giunta, contraria all'autorizzazione, sono stati 251 e i no 117; per Piantedosi i sì sono stati 256 e i no 106; per Mantovano 252 sì e 112 no.

Centrodestra

E in tutti e tre i casi, i sì sono stati superiori al numero degli effettivamente presenti nel centrodestra, ovvero 242, e quindi secondo il capogruppo di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami, tra le opposizioni "ci sarebbero stati circa 15-20 franchi tiratori: avevamo calcolato di arrivare a 235 voti. Non solo abbiamo dimostrato compattezza, ma anche che alcuni esponenti dell'opposizione hanno votato contro l'autorizzazione a procedere. Nella Prima Repubblica si sarebbero chiamati franchi tiratori. Noi siamo contenti". Passa, dunque, la linea tenuta in Giunta per le Autorizzazioni, dalla relazione di maggioranza, quella firmata da Carlo Pittalis, che chiedeva di negare l'autorizzazione a procedere, ritenendo che i tre membri del governo nel rimpatriare ALMASRI in Libia, abbiano agito nell'interesse dello Stato e per la tutela di un bene pubblico preminente, come la sicurezza nazionale, e non per fini personali o illeciti.

La minoranza

Al contrario, la relazione di minoranza firmata da Federico Gianassi (Pd) offriva la versione opposta, sostenendo che i tre membri del governo abbiano violato gravemente gli obblighi internazionali dell'Italia impedendo la consegna alla Corte penale internazionale (CPI) di Osama ALMASRI, miliziano libico accusato di torture, stupri e omicidi. - "Il governo è stato gravemente omissivo, e anche oggi il relatore di maggioranza spiega che il governo è intervenuto per liberare ALMASRI perché temeva una reazione della Rada: abbiamo subito la pressione e la minaccia di un gruppo armato libico, questo è noto solo oggi perché c'è stata un indagine del Tribunale del ministri, e non perché sono venuti a raccontarlo i ministri in quest'aula nobile".

Nordio

Secondo il Guardasigilli Carlo Nordio, che ha parlato con i cronisti dopo il voto, "l'aver voluto giurisdizionalizzare questa vicenda, affidandola subito all'indagine della procura, ha ridotto le nostre capacità difensive in Parlamento, perché eravamo vincolati dal segreto istruttorio. Quindi quella stessa timidezza o addirittura menzogna che ci è stata attribuita in questi giorni dipendeva proprio dal fatto che non si potevano esternare in Parlamento delle considerazioni che potevano essere fatte".



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