Chicago: la convention democratica incoronerà Kamala Harris

Chicago: la convention democratica incoronerà Kamala Harris

Chicago: la convention democratica incoronerà Kamala Harris Photo Credit: Agenzia Fotogramma.it


Il presidente Joe Biden, nella quarta e ultima giornata della convention, nominerà ufficialmente la sua vicepresidente quale candidata del partito democratico alle elezioni di novembre

Lunedì 19 agosto: Chicago si prepara ad accogliere la kermesse democratica che per quattro giorni vedrà alternarsi sul palco tutte le famiglie più in vista e potenti del super clan democratico: dagli Obama ai Clinton, tutti per Kamala Harris.


LA ROAD MAP

La strada verso la candidatura della vicepresidente ha avuto un andamento veloce quanto tortuoso: dalle incertezze sull’idoneità di Biden dopo il confronto di Atlanta con Trump del 27 giugno, alla certezza che la ex procuratrice californiana fosse la scelta giusta per sostituire la cosiddetta anatra zoppa, the lane Duck, che verosimilmente aveva definitivamente perso ogni speranza di diventare il 47º presidente degli Stati Uniti. Obiettivo: fugare le incertezze su una donna di colore; fortemente criticata dagli analisti per alcune posture durante la gestione dei dossier fondamentali che le erano stati affidati dal presidente, l’avevano messa in cattiva luce e il giudizio sull’opportunità di sostituirla nella corsa presidenziale non è stato sempre favorevole, non tutti i democratici la consideravano (e forse non la considerano tuttora) un’alternativa in grado di affrontare l’aggressività del candidato repubblicano.


PRESENTE E FUTURO

Oggi i sondaggi dicono che lei è in vantaggio. Ha un punto percentuale in più nel gradimento degli elettori, e viaggia veloce verso la concreta possibilità di diventare la prima donna presidente, nera! Sarebbe epocale, e il mondo ha gli occhi puntati su di lei, per osservarla, per criticarla, per appoggiarla e per contestarla. Nella sua autobiografia uscita nel 2020 Harris utilizza una citazione dell’autore James Baldwin che recita: “non è mai un momento del futuro in cui risolveremo il problema di salvarci. La sfida è nel momento presente; il momento è sempre ora“. La candidata era già senatrice della California e si presentava alle primarie democratiche contro Biden. Si ritirò, ma poi venne nominata vicepresidente per placare quell’anima estrema della sinistra democratica che vedeva in Biden un un moderato troppo poco vicino all’ideologia Woke, quella che si prefigge la tutela a tutti i costi delle minoranze e dei gruppi ritenuti svantaggiati.


IL VIAGGIO

Con il bus elettorale sta percorrendo l’ultimo tratto della campagna chiamata “Road to Chicago” e , nella mattinata americana di oggi, la candidata raggiungerà la capitale dell’Illinois per ricevere, giovedì prossimo, lo scettro della nomination alla Casa Bianca da Uncle Joe, che, come uno zio affettuoso, parla della nipote in termini entusiastici.


GLI OSPITI

Tra oggi e mercoledì, oltre a Joe Biden che aprirà la Convention, parleranno la first lady Jill Biden e l’ex segretaria di Stato Hillary Clinton, Michelle Obama è prevista domani prima di Barack e del marito di Kamala Harris Doug Emhoff. Il candidato alla vicepresidenza Tim Walz, governatore del Minnesota, si presenterà agli americani dal palco della convention mercoledì, preceduto dall’ex presidente Bill Clinton, dall’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e dal ministro dei Trasporti Pete Buttigieg.


IL TEMA

Il tema scelto per definire l’incontro democratico è “For the People, for the Future” (per la gente, per il futuro”). Kamala Harris sa che il futuro dipende da ciò che si costruisce nel presente, il momento presente e ciò che conta per dare prospettiva ai suoi concittadini. Ci crede, ci spera e ha scelto di esprimerlo con la citazione di Baldwin nella sua autobiografia.



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