CineWeekEnd, arriva Il filo nascosto

FIGLIA MIA di Laura Bispuri con Valeria Golino, Alba Rohrwacher, Sara Casu, Michele Carboni, Udo Kier. Arriva nelle sale mentre ancora si attende il verdetto della giuria di Berlino (dove il film sostiene i colori italiani) il secondo lungometraggio della giovane autrice di "Vergine giurata". Dall'Albania si approda questa volta all'entroterra sardo, dai colori lividi si passa a quelli bruciati di una natura che riflette tensioni e drammi delle protagoniste, tutte donne. In particolare lo smarrimento della piccola Vittoria, contesa tra la madre naturale Angelica (che l'ha abbandonata appena nata) e quella adottiva, Tina, che l'ha cresciuta cercando di proteggerla. Adesso pero' le due madri, rompendo un patto d'onore siglato alla nascita della bambina, se ne contendono l'amore e il possesso. E tocca a Vittoria nascere, metaforicamente, un'altra volta al termine di una convulsa estate.

LA VEDOVA WINCHESTER di Michael e Peter Spieg con Helen Mirren, Jason Clarke, Sarah Snook, Angus Sampson, Laura Brent, Tyler Coppin. Vengono dall'horror piu' tradizionale i due giovani autori; viene da una storia tanto folle quanto rigorosamente vera la storia, gia' saccheggiata da graphic novel, biografie, videogiochi. E' la vita dell'ultima erede della fortuna dei Winchester (i fabbricanti d'armi inventori del fucile che fece l'epopea del west) ossessionata per tutta la vita dai fantasmi delle vittime di quell'arma letale. Per dare a tutti un'ideale dimora e difendersi dai loro spettri, la donna fece costruire in California un'immensa casa (sette piani di stanze vuote e collegate tra loro nei modi piu' impensati) in cui visse 38 anni in compagnia di carpentieri, muratori, architetti e?anime morte. La sua leggendaria follia, che uno psicanalista di buona volonta' scopre avere strane basi nella parapsicologia, trova in Helen Mirren un'interprete che porta il film ben al di sopra dei tradizionali livelli del genere.

OMICIDIO AL CAIRO di Tarik Saleh con Fares Fares, Mari Malek, Yasser Ali Maher, Slimane Dazi, Ahmed Selim, Mohamed Yousry, Nael Ali, Tareq Abdalla. Premiato all'ultimo Noir in Festival e un po'in tutto il mondo, straordinariamente in anticipo sui cupi fatti del regime egiziano, il film di Saleh (che e' cittadino svedese ma ha voluto girare a proprio rischio e pericolo al Cairo questa storia) racconta l'incauta indagine di un poliziotto corrotto (un eccezionale attore come Fares Fares) che deve far luce sull'omicidio di una donna in un hotel di lusso. Alla ricerca dell'unica testimone dei fatti, il poliziotto Noredin si imbatte in una verita' intoccabile: il coinvolgimento di potenti e politici su un apparente caso di cronaca nera. Ma a scavare, la verita' e' ben meno ovvia. Un film potente che merita un grande pubblico.

SCONNESSI di Christian Marazziti con Fabrizio Bentivoglio, Ricky Memphis, Carolina Crescentini, Stefano Fresi, Eugenio Franceschini, Antonia Liskova, Benedetta Porcaroli, Giulia Elettra Gorietti, Maurizio Mattioli, Lorenzo Zurzolo, Daniela Poggi. Prosegue il ricambio generazionale nei registi da commedia che sono in grado di sedurre un nuovo pubblico. Forte di un cast tanto vario quanto ben intonato, Marazziti mette in scena una famiglia numerosa riunita dallo scrittore e guru Ettore (un esilarante Bentivoglio allergico agli smartphone e alle tecnologie digitali) in una localita' di montagna presto isolata dal mondo a causa di una tempesta che taglia le comunicazioni. Si puo' vivere senza telefonini? In forma di commedia si racconta una malattia strisciante dei nostri tempi.

BELLE E SEBASTIEN 3, diretto e interpretato con brio da Clovis Cornillac che ritrova le atmosfere del primo film e ne moltiplica emozioni e tenerezze grazie ai tre meravigliosi cuccioli di Belle; il potente documentario

THE DISASTER ARTIST riporta d'attualità la contraddittoria figura del peggior regista di sempre, lo sfortunato Tommy Wiseau, autore di un solo film "The Room" costato 6 milioni di dollari e perduto nel dimenticatoio finché il passaparola ne ha fatto una leggenda metropolitana e del suo autore un'icona del sogno americano, degno erede di Ed Wood. Lasciati i toni didascalici del suo cinema d'autore, Franco firma uno dei film più originali e divertenti del cinema americano dello scorso anno.