L'Austria annuncia lo screening di massa, dopo il lockdown dal 18 gennaio potrà uscire solo chi avrà un esito negativo

L'Austria annuncia lo screening di massa, dopo il lockdown dal 18 gennaio potrà uscire solo chi avrà un esito negativo

L'Austria annuncia lo screening di massa, dopo il lockdown dal 18 gennaio potrà uscire solo chi avrà un esito negativo


Intanto in Italia sono arrivati i dati dell'Iss, ancora tre regioni a rischio alto, due che potrebbero tornare da medio a richio alto

Era una delle notizie che aspettavamo. L'Austria il 27 dicembre tornerà in lockdown totale: negozi, bar e ristoranti chiusi e coprifuoco da 24 ore al giorno. Ma la vera novità del terzo lockdown sarà, ed è questa la notizia, lo screening di massa, in programma il 16 e 17 gennaio. Solo chi avrà un esito negativo potrà uscire dal 18 gennaio, quando i negozi ristoranti apriranno. Chi non si sottopone al tampone rapido resta per un altra settimana in quarantena. È un’idea che potrebbe risolvere il problema delle chiusure e delle riaperture. Il mondo attende che il vaccino anticovid arrivi su scala mondiale. Prima di allora, però, non ci sono troppe alternative. La stretta è una delle strade migliori per tentare di abbassare il rischio contagio. Lo dicono gli scienziati. Il problema, lo abbiamo visto negli ultimi mesi, è quello di trovare il compromesso tra la voglia di uscire e trovare tutto aperto, e quella di avere tutto chiuso. Vedremo cosa accadrà in Austria.


I dati dell'Iss

Intanto a casa nostra tre Regioni (Lazio, Liguria e Veneto) sono state classificate a rischio alto, 13 Regioni e Province autonome a rischio moderato. Due delle quali (Marche e Trento) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l'attuale trasmissibilità del coronavirus. Cinque sono le Regioni a rischio basso. I dati arrivano, come ogni venerdì, dalla bozza del monitoraggio settimanale dell’ Istituto Superiore di Sanità del ministero della Salute secondo il quale l'indice Rt medio in Italia è salito sale da 0.82 a 0.86 .


Il nuovo decreto legge anti-Covid

Arriva intanto il nuovo decreto legge Covid, per disporre le restrizioni nel periodo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio. È quindi un decreto “a perdere”, che cioè avrà forza di legge ma per il quale non ci sarà conversione in legge, dovendo essere efficace solo per il periodo 24 dicembre 6 gennaio. L’Italia, in quel periodo, sarà zona rossa, salvo che nei giorni feriali. Tra le misure, la possibilità di trasferimenti tra Comuni sotto i 5mila abitanti entro 30 chilometri e la deroga per visite private di due non conviventi.


Le parole di Boccia

Oggi ha parlato anche il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. “Questo è tra gli inverni più bui che l'Italia ricordi, restiamo uniti e ne usciremo insieme nel 2021” – ha detto nell'incontro con le Regioni, sottolineando che “le misure restrittive hanno sempre avuto ragione. Ogni scelta fatta è agli atti e ognuno può rivedere cosa aveva detto prima e cosa è successo, il tempo dei bilanci arriverà. Chi, in piena emergenza – ha concluso Boccia - esterna giudizi livorosi, non rende un servizio all'Italia. Le istituzioni rappresentano tutti gli italiani e non solo quelli che li hanno votati”. Ancora alti, intanto, i numeri del coronavirus. Sono 17.992 i nuovi casi di Covid 19 individuati in Italia nelle ultime 24 ore per un totale di 1.921.778. Secondo i dati del ministero della Salute l'incremento delle vittime in un giorno è invece di 674, che porta il totale dall'inizio dell'emergenza a 67.894. Sono 2.819 i pazienti in terapia intensiva, in calo di 36 rispetto a ieri nel saldo tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono invece 189. Le persone ricoverate con sintomi nei reparti ordinari sono 25.769, in calo di 658 unità, ed è questo un numero, rispetto a ieri.


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