L’Italia tra le mete preferite in Europa: una garanzia di cibo, cultura e accoglienza per gli stranieri
09 ottobre 2022, ore 14:27 , agg. alle 17:56
Interessante, accogliente e sicura sono queste le principali motivazioni che spingono gli stranieri a scegliere, come prossimo viaggio, l'Italia. A catalizzare l'attenzione sono le grandi città d'arte: Roma, Firenze, Venezia, Pisa ma anche Milano, Napoli, e mete turistiche come la Sicilia, la Costiera Amalfitana, il Lago di Como, il Lago di Garda.
Chi preferisce il nostro paese?
La nostra penisola si conferma il “bel paese”. Non a caso è tra le mete preferite per le vacanze dei turisti stranieri in Europa. Ad avere particolare ammirazione per la nostra nazione sono i cittadini d’Oltreoceano, con il 75% degli americani e addirittura l'88% dei brasiliani che la indicano come la destinazione prescelta tra quelle del vecchio continente. Tra gli europei, invece, i più propensi a viaggiare in Italia sono i francesi (74%), seguiti da tedeschi (70%) e inglesi (65%).
La ricerca e chi non ci sceglie
I dati e i trend positivi emergono da uno studio condotto dall’Istituto Piepoli per Confturismo-Confcommercio su un campione rappresentativo di viaggiatori americani, brasiliani, tedeschi, francesi e britannici, che insieme realizzavano, prima della pandemia, oltre il 42% degli arrivi e il 50% delle presenze e della spesa dei turisti stranieri nel nostro Paese.
C’è, però, anche chi programmando un viaggio in Europa non ci sceglie come meta e le motivazioni di questa mancata scelta sono sostanzialmente tre: pensano di venire in Italia in futuro, sono già stati nel nostro Paese in passato o ci considerano una meta costosa, quest’ultima risposta appartiene soprattutto al target dei giovani (18-34 anni).
Pro e contro del "Bel Paese"
I punti forti indicati da chi è già stato in Italia negli ultimi 5 anni sono cibo, cultura e accoglienza, che però viene anche vista, insieme al costo del viaggio e delle attrazioni culturali, anche come aspetto negativo. Tra gli elementi da migliorare ci sono anche le infrastrutture e la pulizia. Tuttavia gli stranieri hanno effettuato meno viaggi che nel 2019: in particolare i brasiliani -38%, tedeschi -31%, inglesi -27% e francesi -22%. Meno pesante l'impatto per gli americani che stanno a -19%. Sono dunque gli Stati Uniti il mercato intercontinentale che più di tutti traina la ripresa.
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