La senatrice di Forza Italia, Alessandra Gallone, a RTL 102.5: “Una rottamazione in questo momento pensando a quanto le persone sono in difficoltà"

La senatrice di Forza Italia, Alessandra Gallone, a RTL 102.5: “Una rottamazione in questo momento pensando a quanto le persone sono in difficoltà"

La senatrice di Forza Italia, Alessandra Gallone, a RTL 102.5: “Una rottamazione in questo momento pensando a quanto le persone sono in difficoltà"


La senatrice di Forza Italia, Alessandra Gallone, è stata ospite durante Non Stop News con Barbara Sala, Enrico Galletti, Luigi Santarelli e Massimo Lo Nigro

LA MORTE DELL’AVVOCATO GHEDINI

La comunità di Forza Italia è veramente orfana oggi, siamo addolorati, sgomenti e senza parole. Niccolò era un collega, un professionista esemplare, un uomo intelligente, generoso, gentile, brillante, non so come definirlo. Una persona seria e per bene. Quando si dice che sono sempre i migliori che se ne vanno purtroppo anche in questo caso è così. Era una spalla, era un grandissimo amico di Silvio Berlusconi, non lo ha mai lasciato in qualsiasi momento della sua carriera e del suo percorso. Mi emoziono ricordandolo perché la notizia ci è arrivata brutalmente ieri sera e noi siamo orfani di una persona che per noi era un pilastro, quindi io lo voglio ricordare e continuiamo a volergli bene e continuiamo a volergliene”.

IL VOTO DEL 25 SETTEMBRE

Che idea si è fatta di questa campagna elettorale? Prevalgono gli attacchi o le proposte? “Secondo me la prima cosa in questa campagna elettorale che dovrebbe cambiare è proprio il paradigma della comunicazione politica. Le persone sono stanche di tutta questa aggressività che si è ingenerata dall’inizio, prima di parlare dei programmi si è cominciato a darsi addosso e questa è la cosa più sbagliata soprattutto in un momento come questo in cui noi abbiamo una grandissima responsabilità di dire ciò che vogliamo fare, dove vogliamo andare, come lo vogliamo fare. Bisogna ridare alle persone la fiducia nella politica. Stiamo vivendo un periodo molto travagliato, abbiamo vissuto in stato d’emergenza e oggi più che mai abbiamo il dovere di essere chiari e concreti. Le persone hanno bisogno di sapere quanto dovranno pagare di tasse, quanto rincarerà il prezzo della benzina, perché in Italia il pellet è aumentato e invece in Francia no, come faremo con la situazione energetica, come farà a lavorare chi deve lavorare, a dare lavoro chi dà lavoro, a chi il lavoro lo sta cercando come lo garantiremo, a chi si sta formando per costruirsi un futuro quali opportunità daremo. Sono abbastanza arrabbiata per la piega che ha preso questa campagna elettorale specialmente da una certa parte. Ho assistito a dita puntate, a denigrazione ‘dell’avversario’ e questo allontana le persone”.

CARO ENERGIA

La ricetta è quella di combattere la povertà energetica perché i rincari derivano dalla situazione che stiamo vivendo, siamo in guerra con uno dei Paesi che ci riforniva di energia. Siamo in un Paese che nel corso di un referendum non ha voluto l’energia nucleare, perciò in questo momento dobbiamo mettere a terra tutto ciò che è possibile per ritrovare l’energia che ci manca. Vuol dire che dobbiamo prendere energia ovunque dal nostro interno realizzando un mix energetico che oggi non abbiamo, quindi rigassificatori, riaprire il tema del nucleare, andare a cercare energia ovunque, in questo modo cercare di far abbassare questi prezzi che non sono più tollerabili. Una bolletta non può superare gli introiti di un lavoro. Noi arriviamo da un governo molto eterogeneo, che è caduto perché a un certo punto una parte politica ha detto no a un termovalorizzatore, un impianto che dai rifiuti genera energia. Tutte queste cose non possono più succedere, dobbiamo fare in modo che si realizzino impianti di tutti i tipi a partire dalle fonti rinnovabili per fare in modo che l’energia ritorni e quindi che i prezzi si possano abbassare”.
Rigassificatore, il nucleare e le rinnovabili. Qual è la novità del programma? “La novità è mettere insieme tutto. La nostra ricetta è quella di non dire più no a nulla, ma di mettere insieme quel mix energetico fondamentale ed eliminare tutti gli steccati che fino ad oggi ci hanno trattenuto, correre velocissimi con il tema degli impianti, con il tema del fare concretamente. Dire no a tutti ci ha portato a un tipo di percorso che oggi ci lascia in difficoltà. Uno degli elementi fondamentali che dobbiamo tenere in considerazione quando parliamo di termovalorizzatore è il grande utilizzo di uno dei beni primari delle risorse che abbiamo e produciamo, i rifiuti. Noi oggi in Italia continuiamo a portare i rifiuti all’estero pagando e dando all’estero del materiale preziosissimo da cui si ricava energia e materia prima e seconda. Siamo un Paese trasformatore di natura, le nostre industrie lo confermano, non abbiamo le materie prime ma la materia prima più importante che è la nostra intelligenza mentale e delle mani. Questo dobbiamo imparare. A utilizzare quello che abbiamo bene, non pagando per portarlo fuori. Per quello mi arrabbio quando sento i comitati che dicono no al taglio impianto, noi li abbiamo in casa eppure li mandiamo fuori. I nostri impianti non avranno più i rifiuti necessari per produrre energia da una parte e materie prime dall’altra”.

LA FLAT TAX

Cosa risponde a chi dice che la flat tax va a vantaggio solo di chi è già ricco? “La flat tax non va a vantaggio solo di chi è più ricco perché la tassa unica è una tassa unica che noi vogliamo al 23% per le famiglie e per le imprese e siamo convinti che sia in grado di eliminare l’evasione perché diventa una tassa giusta, fa aumentare il gettito dello stato perché elimina l’evasione e con questi sistemi di detrazione a garanzia della progressività dell’imposta, sarà comunque un’imposta progressiva che terrà conto, comunque, delle diverse fasce di reddito. Non è vero che è una tassa che favorisce i ricchi, al di là del fatto che la parola ricco in sé mi dà fastidio perché in genere chi produce ricchezza è anche chi in genere dà lavoro, parliamo anche di datori di lavoro. Noi siamo profondamente convinti che una seria riforma fiscale a partire dalla flat tax, a partire dall’introduzione anche a livello costituzionale di un tetto massimo alla pressione fiscale, a partire di un taglio del cuneo fiscale per le imprese e per i lavoratori che passa per l’abrogazione dell’IRAP, che passa anche per una no tax area fino ai tredicimila euro, che passa anche da eliminazione di tasse odiose come già nei passati governi Berlusconi successe, l’eliminazione di tasse come la tassa di successione, la donazione. L’introduzione di un fattore familiare, la rivisitazione del sistema dell’ISEE che non faccia rientrare all’interno del patrimonio la prima casa, l’azzeramento dell’IVA sui prodotti di prima necessità, nessuna imposta patrimoniale sulla casa, sui risparmi. Noi speriamo che queste ricette rendano più equo il sistema fiscale, di conseguenza portino le persone a pagare le tasse sapendo di pagare tasse giuste e di conseguenza aumenti il gettito non perché le tasse sono più alte ma perché le pagano tutti”.

LA DIDATTICA

Un Paese che non è in grado di formare i propri giovani, parlo anche a partire dall’asilo nido. Ho fatto l’assessore all’istruzione per l’infanzia e ho sempre considerato ogni servizio un servizio educativo, anche l’asilo nido, si parte a formarsi dal primo momento. Io sono un’insegnante e oggi in Italia dal punto di vista della scuola è necessaria una vera rivoluzione gentile. Ogni ministro dell’istruzione ha voluto fare la propria riforma ma si è sempre trattato di riforme a macchia di leopardo, la scuola ha bisogno di essere riformata e messa insieme. Il mondo è cambiato, quello che succedeva prima del 2020 oggi non esiste più e il mondo della scuola deve andarci dietro. Il tema della mancanza di insegnanti è terribile perché in realtà ci sarebbero, ma abbiamo un mondo di concorsi che non terminano, un mondo di precariato che non viene messo a posto, abbiamo insegnanti che dal nord vengono mandati al sud o viceversa, questo è uno dei primi punti da affrontare così come i programmi e i sistemi. Oggi dobbiamo dare ai nostri ragazzi gli strumenti e l’opportunità per formarsi rispetto alle nuove professioni e non il reddito di cittadinanza”.

PACE FISCALE SALDO E STRALCIO

Si parla di un nuovo condono? “Su una rottamazione in questo momento pensando a quanto le persone sono in difficoltà non sarei così contraria, quindi sì”.



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