La tregua a Gaza tiene, ma continua ad essere in bilico. Nei mercati riappaiono frutta e verdura
La tregua a Gaza tiene, ma continua ad essere in bilico. Nei mercati riappaiono frutta e verdura Photo Credit: ANSA
16 ottobre 2025, ore 11:00
La questione della restituzione dei cadaveri degli ex ostaggi israeliani resta dirimente e complicata. Ne sono stati restituiti 9 su 28. Intanto l'Italia conferma la propria disponibilità ad essere presente sul campo
Mancano all’appello ancora 19 cadaveri di ex ostaggi dei 28 da restituire, come previsto dall’accordo di Pace, che resta fragile nella Striscia di Gaza. dopo le minacce di Israele che intimavano ad Hamas di riconsegnare tutti i corpi, pena la ripresa della guerra nei 363 chilometri quadrati, il gruppo palestinese aveva restituito altre 4 salme, affermando che avrebbe avuto bisogno di più tempo e attrezzature per ritrovare tutti i morti in cattività. Ma Tel Aviv ritiene che almeno altri 10 potrebbero essere recuperati dai Jihadisti, mentre il giallo su uno dei cadaveri che sembra non appartenere a nessuno degli ex ostaggi non è stato risolto.
RAFAH RESTA CHIUSO
A seguito delle schermaglie tra i contendenti, Israele ha tenuto il boccino sul valico di Rafah, che è rimasto chiuso e non aprirà, probabilmente, fino a domenica prossima, anche se i camion umanitari sono entrati dal vicino passaggio di Kerem Shalom. Prima della riapertura dovrà arrivare la Missione per l’assistenza alle frontiere dell’Unione Europea (EUBAM), che avrà il compito di ripristinare le strutture necessarie a consentire il transito da entrambi i lati (Egiziano e della Striscia) dei mezzi con gli aiuti per la popolazione. La missione si occuperà, insieme all’Egitto, di addestrare le forze palestinesi, a cui saranno affidate, appena possibile, il compito di mantenere la sicurezza e l’ordine all’interno dell’enclave, che al momento continuano ad essere appannaggio della violenza di Hamas, che sta regolando i suoi conti con i clan locali, accusati di aver collaborato con l’esercito di Israele e di aver rubato il cibo degli aiuti per venderlo sul mercato nero. Hamas, che è ancora l’unico potere a Gaza, sta giustiziando i suoi nemici nelle piazze davanti alla popolazione, per mandare messaggi chiari a chi assiste. Sono gli islamisti a specificare che non c’è alcun vuoto di potere nella Striscia, loro ancora comandano. Questo spiega l’urgenza sentita dalla comunità internazionale -attraverso la missione EUBAM- e dall’Egitto di schierare forze alternative all’ala armata degli islamisti. Nella missione europea che arriverà nei prossimi nei pressi del valico di Rafah saranno presenti anche 8 carabinieri italiani.
HAMAS E' ANCORA POTENTE
La Striscia è un cumulo di macerie. L’Onu ha dichiarato che l’80% degli edifici sono stati distrutti. Anche molti dei tunnel sotterranei utilizzati dai terroristi per il contrabbando sono stati sepolti dalle macerie. Erano passaggi utilizzati anche per far entrare le armi a Gaza per i miliziani. Oggi sono stati sostituiti dai cosiddetti tunnel volanti, ovvero droni che attraversano il confine del Sinai con le armi per Hamas. Dunque, il gruppo estremista è ancora armato e potente, nonostante gli avvertimenti del presidente americano Trump, che ha minacciato di dare il via a un nuovo attacco israeliano nell’enclave. 'Se non rispettasse l'accordo, le forze israeliane potrebbero tornare in campo non appena lo dirò io', ha affermato il capo della Casa Bianca. Intanto, l’Italia conferma la propria disponibilità ad essere presente sul campo. Dopo le conferme della presenza di carabinieri italiani nell’ambito della missione EUBAM, il ministro degli esteri Antonio Tajani ha affermato che il Paese è pronto a inviare soldati a Gaza nell'ambito della Forza internazionale di stabilizzazione prevista dal piano Trump. Intanto, nei mercati della Striscia si riaffacciano i primi prodotti. Frutta e verdura sui banchi degli ambulanti costano un po’ meno rispetto alla settimana scorsa, un chilo di mele costa 6 euro. L’altro ieri ce ne volevano 23



