Matteo Salvini a RTL 102.5: “Rottamazione cartelle una priorità, concordato non ha risolto”

Matteo Salvini a RTL 102.5: “Rottamazione cartelle una priorità, concordato non ha risolto”

Matteo Salvini a RTL 102.5: “Rottamazione cartelle una priorità, concordato non ha risolto”


Il Vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è stato ospite di RTL 102.5 in Non Stop News con Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro per un punto sulle ultime notizie di attualità.

«Oggi è esattamente un anno dall’apertura delle Olimpiadi invernali 2026, che sto seguendo personalmente come Ministro delle infrastrutture con strade, varianti, uscite e quant’altro. Uno può ascoltare e dire io non sto né a Milano né a Cortina, ma comunque bisogna tenere presente che verranno viste da 2 miliardi di telespettatori nel mondo e c’è solo l’1% di questi che verrà in Italia e non sulle Dolomiti, ma a Roma, Firenze, Napoli piuttosto che a Torino avremo fatto una cosa grande per l’Italia».

CASO ALMASRI

«Non entro nel merito giuridico, perché non mi spetta. Penso che i miei colleghi abbiano tutelato l’interesse nazionale allontanando un personaggio pericoloso, tutto qua. Se poi la dobbiamo buttare in rissa, e una volta sui sabotaggi dei treni perché se qualcuno getta sulle linee ferroviarie le catene della biciletta poi è colpa di Salvini, se qualcuno espelle un libico è colpa del governo, se oggi piove è colpa del governo… Non penso che chi ci sta ascoltando sia appassionato a queste vicende. I colleghi hanno ritenuto che fosse di interesse nazionale e fosse legittimo fare quello che hanno fatto, hanno tutta la mia fiducia e comprensione. Il collega Piantedosi ha parlato di difesa della sicurezza nazionale, più chiaro di così. Ripeto, io sono stato a processo tre anni su fatti legati all’immigrazione e anche a me hanno dato del disumano, razzista, amico dei torturatori, sequestratore, assassino e lasciando presupporre che la guardia costiera, siccome adesso dipende da me come ministro dei Trasporti ho l’onore di coordinare le operazioni degli 11.000 uomini e donne della Guardia Costiera, secondo qualche opposizione loro lascerebbero annegare le persone per motivi politici. Direi che un’opposizione così non fa bene all’Italia e garantisce a questa maggioranza di andare avanti per vent’anni. Sull’immigrazione ho vissuto un processo per tre anni, sulla mia pelle, e ho perso 3 anni della mia vita andando a Palermo per aver fatto il mio lavoro. Se l’opposizione usa la galera o gli insulti per cercare di prendere voti noi andiamo avanti a governare per vent’anni. Io faccio il ministro che sta cercando di rimettere a posto una rete ferroviaria che altri si erano dimenticati, quindi non seguo gli accordi o festeggiamenti in Libia onestamente».

LA MAGISTRATURA FA OPPOSIZIONE AL GOVERNO?

«In piccola parte sì, partecipa anche alle manifestazioni in piazza. Quelli che escono dalle aule giudiziarie quando parlano gli esponenti di un governo eletti dagli italiani, questa maggioranza non si è autoproclamata tale come in Venezuela, è stata scelta dagli italiani e una mancanza di rispetto e sensibilità istituzionale e una voglia di fare opposizione qualche magistrato di sinistra la rivendica, partecipando addirittura a manifestazioni di piazza. Per carità, in democrazia è legittimo, ma quando quello stesso signore e signora giudicano un cittadino italiano, è chiaro che quel cittadino ha il sospetto che magari il giudizio sia influenzato dalle idee politiche. Ma andiamo oltre la separazione delle carriere, la responsabilità e l’accelerazione dei processi servono non alla maggioranza o a Salvini, ma agli italiani perché c’è un arretrato enorme da recuperare, quindi che siano dipendenti pubblici, come tutti gli altri e anche coloro che lavorano nella giustizia, che possano essere valutati anche in base alla produttività e alle presenze in ufficio, come tutti gli altri dipendenti pubblici mi sembra assolutamente legittimo. Poi ripeto, stiamo parlando di una minoranza politicizzata e correntista, la maggioranza degli operatori di giustizia lo fa serenamente e noi con loro parliamo».

ELON MUSK E IL MOVIMENTO MEGA

«Innanzitutto Musk può essere utile all’Italia perché con i suoi satelliti star link può connettere il paese. Oggi fare un viaggio anche sull’alta velocità con una telefonata o con un’operazione di lavoro connessi alla rete è sostanzialmente impossibile. Ci sono zone di Milano, Roma, della Sicilia o della Sardegna dove non si è assolutamente collegati, né alla rete telefonica né alla rete Internet, quindi avere un operatore economico che ha migliaia di satelliti che possono aiutare gli italiani a lavorare e comunicare meglio è utile. Dire, da parte della sinistra, “Io non voglio parlare con Musk perché mi sta antipatico e sta con Trump” significa negare a milioni di italiani la possibilità di connettersi e comunicare. Dal punto di vista politico, io ritengo sia l’Europa, o meglio la Commissione Europe degli ultimi anni o decenni, a non aver fatto l’interesse nazionale degli Stati. Io l’Europa la vedo come una comunità di liberi Stati che collaborano, che però difendono le loro industrie. Guardate il disastro che hanno fatto sul settore delle auto e dei motori, non è colpa di Musk, o Trump o della Cina, è colpa di chi ha governato Bruxelles. E la Lega su questo è sempre stata coerente, noi non abbiamo mai dato “sì” o il via libera a operazioni anti-italiane».

TRUMP E LA VOLONTÀ DI RENDERE GAZA LA RIVIERA MEDIORIENTE DEL MEDIORIENTE

«Aldilà di quello che raccontano alcuni media che, da mesi o da anni, dipingono il rieletto presidente americano come un “tipo strano”, se servono a riavvicinare la pace ben venga. La soluzione di due popoli che convivranno pacificamente è chiaro che è l’unica che garantirà equilibrio. Il presupposto è sradicare, con ogni mezzo necessario, il terrorismo islamico da quella terra perché le prime vittime sono i bambini palestinesi e le mamme palestinesi, tenuti in ostaggio dai terroristi islamici. Quindi, liberare da ogni forma di terrorismo, violenza, fanatismo, estremismo Gaza per poi restituirla a chi ci vuole vivere serenamente, se ci riuscirà Nobel per la Pace, come se riuscirà a porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina, e io penso che sarà così e sarà una grande boccata d’ossigeno dal punto di vista umanitario, ma anche dal punto di vista economico e commerciale anche per l’Italia. Quelli che ridono di Trump e lo deridono, penso che tra qualche mese dovranno chiedere scusa a qualcuno. Trump ha annunciato i dazi contro il Messico e poi li ha ritirati in cambio dello schieramento di 10.000 militari messicani ai confini per contrastare l’immigrazione clandestina. Ha ottenuto in due giorni un risultato che Biden non ha ottenuto in anni».

DAZI FRA STATI UNITI ED EUROPA

«Furono già messi da Trump e da Biden in passato e l’economia italiana, fortunatamente, è continuata a crescere. Quindi il problema non è se gli americani difendono l’economia americana e i cinesi difendono l’economia cinese, il problema è che finalmente l’Europa ha l’occasione di difendere le aziende e le industrie con prodotti europei, cosa che con la Von Der Leyen non ha fatto in passato. Ad esempio, bisognerebbe fermare la eco-follia che non ha nulla di ambientalista del cosiddetto Green Deal, che mete fuori mercato tutto le nostre imprese, imponendo tasse, divieti, limitazioni, regolamenti assurdi sulle navi, sugli aerei, sulle auto, sulle moto e sulla circolazione e produzione, e questo ci mette fuori mercato».

TERZO MANDATO

«Se il 90% del Parlamento è contro, io sono un testone se mi metto a riportare avanti un progetto che serve all’Italia e penso ad esempio, al ponte sullo stretto su cui abbiamo fatto una riunione ieri, all’alta velocità fra Roma e Bari, alla TAV. Non mollo, però se tutti gli altri sono contro, in questo caso, rimane secondo me un errore perché rottamare un sindaco o un governatore bravo per legge, togliendo ai cittadini la possibilità di sceglierlo ancora secondo me è un errore. Ciò non toglie che un buon leghista veneto, ormai da decenni, sia un modello a livello internazionale, quindi ribadisco “squadra che vince non si cambia”. Se devo fare battaglia politi a noi su questo insisteremo. La nostra proposta non è “scegliamo noi”, si sceglie con percentuali del 50-60-70% un certo tipo di amministrazione che ha dato ottimi risultati e se poi corrisponde a una gestione leghista, ma se la Lega ha 501 sindaci, non è perché li abbiamo imposti, ma perché qualcuno da nord a sud li ha scelti. Quindi in Veneto riproporremo un certo tipo e stile di amministrazione che i veneti scelgono da decenni e conto che non ci siano imposizioni di altro genere».

PROROGA DELLE CARTELLE ESATTORIALI

«Se oggi mi si chiede qual è la priorità della Lega, dico la rottamazione delle cartelle esattoriali. C’è una proposta di legge, innanzitutto per la proroga della rottamazione quater, perché se uno non è riuscito a star dietro a tutte le rate decade e, come al gioco dell’oca, deve ricominciare da capo. Però il problema è che ci sono mille miliardi di magazzino fiscale arretrato, di cartelle di multe e di esazioni arretrate. Sto parlando di quegli italiani che sono in difficoltà non perché non hanno fatto la dichiarazione dei redditi e hanno tre Porsche in garage, per quello c’è la galera, ma per gli italiani che hanno fatto la dichiarazione dei redditi e non sono riusciti a pagare tutto il dovuto, tutta l’Iva, tutti i contributi e quindi sono entrati in un vortice da cui è impossibile che escano. Qual è la risposta? Già adottata con successo in precedenza, una rottamazione decennale in 120 rate uguali senza sanzioni e interessi, solo con l’importo da restituire allo Stato, che permetta alla gente di respirare, di saldare, di pagare, di lavorare, di fatturare e continuare a vivere. E, con tutto l’amore del mondo, anche il concordato proposto dal vice ministro Leo non è stato risolutivo da questo punto d vista. Per la lega prorogare la vecchia rottamazione per chi non ce l’ha fatta, è gente che vuole pagare, non è gente che ha fatto la furba: il divorzio finito male, il cliente che non paga, un problema in famiglia, un problema in azienda, può capitare e le possibilità sono due: o rimani in ostaggio del fisco per tutta la vita oppure lo Stato, nel suo interesse di tassare questi soldi ti dice che hai 10 anni per pagare una rata al mese senza sanzioni e senza interessi con il montante che devi, e intanto torni a lavorare, ad avere un conto corrente, ad avere il bancomat e avere lo stipendio».

L’INCONTRO CON NETANYAHU IN ISRAELE

«Sì, sono oggi a Milano e nel pomeriggio a Roma in riunione sulle ferrovie e sulle autostrade e anche domani, poi sabato andrò a Madrid a una riunione con i nostri alleati e poi ancora Roma e lunedì e martedì in Israele per incontrare la Ministra dei Trasporti per delle partnership, perché orrei aiutare le aziende italiane a lavorare sempre di più in Israele. E poi un incontro con Netanyahu sul tema della pace, Russia e Ucraina, Israele e Medioriente è il nodo fondamentale del 2025. Se ciascuno mette il proprio mattoncino, aldilà delle ideologie politiche, avremo fatto qualcosa di utile per i nostri figli».

IL NUOVO CODICE DELLA STRADA

«In vigore del nuovo codice della strada, secondo i dati di polizia e carabinieri, ci sono stati 508 incidenti in meno e 43 morti in meno. Quindi aldilà delle polemiche, Vasco Rossi, farsi le canne… avere 43 morti in meno in un mese, da ministro e da papà, mi dice che, grazie al buon senso degli italiani, siamo sulla strada giusta. Ovvio che se metti limite a 0 e vai a piedi è chiaro che non fai più incidenti. Devo garantire il diritto al lavoro di chi a Bologna, Milano e Roma va a lavorare e il diritto alla vita. Sono calati anche pesantemente gli incidenti in monopattino, quindi la prossima volta vi porto i dati in tempo reale e spero che almeno su quello le opposizioni la smettano di fare polemica, perché 508 incidenti in meno in un mese, come dicono i giovani è tanta roba».


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