Mogherini Sannino e Zegretti rimessi in libertà. L'europa trema dopo il nuovo caso di corruzione Photo Credit: ANSA
03 dicembre 2025, ore 12:32
La rettrice del Collegio d'Europa, ex ministro degli esteri italiana ed ex Alta Rappresentante dell'Ue, l'ambasciatore Sonnino e il manager Zegretti erano stati fermati ieri. Saltato l'incontro a Bruxelles tra Zelensky e i mediatori americani
Rilasciati nella notte, ma formalmente indagati, i tre italiani coinvolti nel presunto scandalo legato all'uso improprio dei fondi destinati alla formazione di giovani diplomatici europei. A Federica Mogherini, Stefano Sannino e Cesare Zegretti sono state notificate le accuse di frode e corruzione negli appalti, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale. L’inchiesta della procura europea verte su presunte irregolarità nell’assegnazione da parte del Servizio per l’azione esterna (Seae), in pratica la Farnesina dell’Unione, di un programma di formazione finanziato da Bruxelles al Collegio d’Europa, del quale Mogherini è rettrice.
LE IRREGOLARITA' DA VERIFICARE
Le mosse della procura europea (EPPO) e la magistratura belga partono dall’ipotesi secondo la quale un finanziamento da 990 mila euro assegnato al Collegio d’Europa, il prestigioso istituto post universitario che ha sede a Bruges, sia stato conferito irregolarmente dal Servizio Europeo per l’azione esterna al fine di realizzare l’Accademia diplomatica europea che prevedeva un corso di 9 mesi, nell’ambito del collegio diretto da Mogherini. Il nome della ex ministra degli esteri del governo Renzi ed ex Alta rappresentante per la politica estera dell’UE fa rumore per il peso specifico dei ruoli ricoperti, a tre anni dalla deflagrazione del caso Qatargate che portò all’arresto dell’ex vice presidente del Parlamento europeo Eva Kaili e dell’eurodeputato Antonio Panzeri.
IPOTIZZATE FRODE E CORRUZIONE
Per l'ambasciatore Stefano Sannino è anche in corso una verifica dell'Ufficio europeo antifrode, relativa al sospetto che, durante il suo mandato alla guida del Servizio per l'azione esterna, possa aver favorito alcuni candidati nell'assegnazione di ruoli di alto profilo. Per il diplomatico, già segretario generale del Seae e oggi direttore della Direzione generale della Commissione europea per il Medio Oriente e il Nord Africa, l'esecutivo comunitario ha acconsentito a revocare l'immunità relativa ai beni, permettendo agli investigatori di accedere ai suoi dispositivi elettronici, mentre per il Seae sarebbe stata temporaneamente sospesa l'immunità degli uffici al fine di consentire ulteriori perquisizioni. Cesare Zegretti, che è un manager dello stesso Collegio guidato da Mogherini, sarebbe stato informato in anticipo sui criteri di selezione della procedura di gara, creando motivi concreti per credere che il collegio si sarebbe aggiudicato tali fondi.
SCOSSA ALL'UE
Un’inchiesta che colpisce e indebolisce il cuore della diplomazia europea proprio nel pieno dei negoziati di pace in Ucraina tra Stati Uniti e Russia, un nuovo ciclone che scuote le istituzioni dei 27. Nei corridoi del Collegio di Bruges c’è chi osserva il timing dello scandalo, proprio mentre il Belgio è sotto i riflettori perché si oppone al prestito all’Ucraina basato sugli asset russi congelati in Euroclear. Intanto, l'incontro a Bruxelles tra Volodymyr Zelensky e gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner non avrà luogo "a causa del rientro dei due americani". Il Cremlino sostiene che i negoziatori abbiano "promesso" di volare direttamente a Washington dopo i colloqui con Putin. Il motivo dell'annullamento non è stato reso noto. Comunque, dal confronto tra Russia e Stati Uniti avvenuto nelle scorse ore, secondo il segretario Rubio, sono stati fatti dei progressi, anche se Mosca non ha accettato nessun compromesso sui territori. E mentre tutto questo accade, è Putin ha lanciare un ultimatum all’omologo americano Donald Trump: “O con la Russia o con l’Europa”, mentre sul caso di corruzione europeo, il capo del Cremlino ha derubricato: “la corruzione esiste ovunque” ha detto.



