Primo scambio di ostaggi dopo la tregua a Gaza, stanno bene i 13 israeliani liberati da Hamas

Primo scambio di ostaggi dopo la tregua a Gaza, stanno bene i 13 israeliani liberati da Hamas

Primo scambio di ostaggi dopo la tregua a Gaza, stanno bene i 13 israeliani liberati da Hamas


Intanto, 39 palestinesi sono stati rilasciati da Tel Aviv in Cisgiordania. Massicci aiuti umanitari nella Striscia

In corso lo scambio di prigionieri alla base della tregua di quattro giorni scattata questa mattina nella Striscia di Gaza, dopo l’accordo siglato da Israele e Hamas, con la fondamentale mediazione di Egitto e Qatar. Stanno bene tutti i tredici ostaggi, donne e minori, rilasciati dai terroristi e consegnati alla Croce Rossa che, dopo aver raggiunto l’Egitto attraverso il valico di Rafah, si stanno dirigendo verso la base aerea di Hatzarim nel sud di Irsaele, dove è già arrivato il ministro della difesa Gallant. Hamas, inoltre, ha liberato senza condizioni dodici lavoratori thailandesi, catturati nell’attacco del 7 ottobre scorso. Il primo scambio di prigionieri, dopo l'avvio del cessate il fuoco,   prevede il rilascio in Cisgiordania di 29 palestinesi detenuti in Israele. La scarcerazione del gruppo di prigionieri palestinesi è già avvenuta. Lo hanno confermato fonti del Qatar. Il primo ministro israeliano Netanyahu riceverà oggi stesso una seconda lista con i nomi degli altri tredici ostaggi israeliani che verranno rilasciati domani da Hamas. Nella lista odiena non figurano cittadini statunitensi. L’intesa, lo ricordiamo, prevede in totale la liberazione di cinquanta ostaggi israeliani nei quattro giorni di tregua, in cambio della liberazione di centocinquanta palestinesi. Intanto, stanno entrando da questa mattina nella Striscia di Gaza decine di camioni con massicci aiuti umanitari, destinati alla popolazione,  da settimane allo stremo.


Dopo la tregua la guerra continuerà

L'esercito israeliano ha fatto esplodere stamattina, prima dell'inizio della tregua, un lungo tunnel scavato sotto all'ospedale Shifa di Gaza. Secondo un portavoce dell'esercito, Hamas aveva allestito sotto la struttura sanitaria un centro nevralgico per lo svolgimento di attività terroristiche. Dopo il cessate il fuoco Tel Aviv ha fatto sapere che la guerra continuerà almeno per due mesi fino all'annientamento dell'organizzazione terroristica . L’Oms chiede un cessate il fuoco prolungato. "Accogliamo con favore l'inizio della pausa umanitaria a Gaza e il movimento degli aiuti umanitari, anche per la salute. È un passo nella giusta direzione, ma serve molto di più". Così il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Continuiamo a chiedere un cessate il fuoco prolungato per porre fine a ulteriori sofferenze per i civili", ha aggiunto.



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