Silvio Berlusconi a RTL 102.5: Giorgia Meloni Premier? “Abbiamo deciso che il partito che avrà più voti nel centrodestra sarà quello che indicherà il nome del presidente del consiglio"

Silvio Berlusconi a RTL 102.5: Giorgia Meloni Premier? “Abbiamo deciso che il partito che avrà più voti nel centrodestra sarà quello che indicherà il nome del presidente del consiglio"

Silvio Berlusconi a RTL 102.5: Giorgia Meloni Premier? “Abbiamo deciso che il partito che avrà più voti nel centrodestra sarà quello che indicherà il nome del presidente del consiglio"


Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è stato ospite questa mattina a Non Stop News con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro

FLAT TAX 23%

Il fisco è il vero problema, il più importante di tutti nel nostro Paese perché porta con sé tutto il resto. È la vera differenza fra noi e la sinistra. Una volta un ministro di sinistra lo disse con onestà: per loro, le tasse sono bellissime. Per noi no, per noi sono una dolorosa necessità, da ridurre il più possibile. Perché per loro è giusto togliere a ciascuno il 50 o anche il 60% di quello che si è onestamente guadagnato con il nostro lavoro, per noi questo è un furto o addirittura una rapina. Per loro lo Stato deve occuparsi di tutto, di ogni aspetto della nostra vita. Per noi lo Stato deve fare le cose essenziali, che sono tre. Quali sono? Garantire la nostra libertà assicurandoci la sicurezza interna ed esterna, assicurare la giustizia, aiutare i più deboli non a sopravvivere ma ad avere nuove opportunità”.
Matteo Salvini propone la flat tax al 15%. Possibile che non riusciate, da alleati, a trovare un punto di incontro? “Penso, dato che abbiamo studiato a fondo la flat tax già nel 1994 con il ministro Martino, nei paesi dove è stata applicata le aliquote applicate sono state diverse. Ricordo a memoria la Georgia e altri paesi il 20%, la Romania e la Bulgaria il 16%, la Russia e l’Ucraina il 13%, l’Albania il 10%, quindi è possibile che si possa scendere dal 23%, l’ultima aliquota della nostra IRPEF che abbiamo preso come unica aliquota della flat tax, si possa scendere a seconda dei risultati che darà l’applicazione dell’imposta in Italia anche al 15%”.

IL FISCO E I CONTI PUBBLICI

Noi siamo persone responsabili, sappiamo bene che i vincoli di bilancio vanno rispettati. Io sono un imprenditore, prima che un politico, e quindi sono abituato a fare i conti con le risorse disponibili. Però vedete, anche questo problema la sinistra ci ha abituato ad affrontarlo in modo sbagliato. Aumentare le tasse, come hanno fatto loro, non serve a mettere a posto i conti dello Stato. Anzi, come dimostra la storia italiana, si ottiene l’effetto opposto. Il Paese si impoverisce, i costi sociali aumentano e lo Stato incassa sempre meno. Al contrario, ci sono nella storia tanti esempi di come abbassare le tasse abbia fatto bene non solo alle tasche dei cittadini, ma anche ai conti pubblici. Esempio principe di quanto sto dicendo è nell’America di Reagan, che ha ridotto un’aliquota alta a una molto più bassa invertendo le cifre. Passò dal 72% al 27%, le entrate dello Stato in tre anni sono aumentate del 30%, in otto anni sono addirittura raddoppiate. Questo perché le aziende hanno più denaro per investire, le famiglie possono aumentare i consumi, i posti di lavoro crescono, più persone pagano le tasse e meno persone hanno bisogno di aiuti pubblici. Con la nostra flat tax, si aggiunge un altro elemento importante. L’evasione e l’elusione vengono quasi annullate, perché l’imposta della flat tax è ritenuta assolutamente ragionevole e quindi pagarla sembra una cosa doverosa e giusta. Il ministro Martino ed io abbiamo studiato il modello di 57 paesi nei quali ha funzionato, mi domando perché non dovrebbe funzionare anche da noi?”.

GIORGIA MELONI E IL VIDEO DELLO STUPRO

Io sono davvero stupito e anche sconfortato da questa discussione. Dimostra che il dibattito politico in Italia è davvero lontano dalla realtà. Io mi sarei aspettato commenti indignati e preoccupati perché può accadere uno stupro nel pieno centro di una nostra città, e invece sento discutere sulla pubblicazione del video. Ma qual è la notizia? Qual è la cosa grave? Che nelle nostre città la sicurezza delle donne sia in pericolo, che una donna possa subire violenza così facilmente, o che qualcuno pubblichi il video dell’accaduto? Io credo che agli italiani interessi la sicurezza, non questi sterili dibattiti. Premesso tutto questo, posso anche dirle che noi abbiamo uno stile e un linguaggio diverso e un modo differente, anche rispetto ai nostri alleati, di fare la campagna elettorale. Del resto siamo partiti diversi, ci rivolgiamo ad un elettorato diverso e abbiamo storie politiche diverse. Ma io difenderò sempre il diritto dei nostri alleati di denunciare con ogni mezzo la gravità dei problemi del nostro Paese".
C’è una vera unità al centrodestra anche nel sostenere l’ipotesi che Giorgia Meloni diventi Premier? “Abbiamo deciso che il partito che avrà più voti nel centrodestra sarà quello che indicherà il nome del presidente del consiglio al Capo dello Stato”.

CARO BOLLETTE E GAS

Mi rendo conto che la situazione attuale è difficile per molte imprese e famiglie. Credo che lo Stato debba intervenire per aiutare le imprese che potrebbero fallire e anche le famiglie diventano povere per il caro prezzo del carrello della spesa e le bollette della luce e del gas. Noi al governo metteremo in atto un piano di interventi assolutamente necessario”.

ENRICO LETTA E IL TETTO COMUNE EUROPEO AL PREZZO DEL GAS

Vedo un’iniziativa comune europea per calmierare i prezzi positivamente che potrebbe avere qualche utilità, del resto da tempo sostengo che solo se gli Stati europei uniscono le forze, in materia di politica internazionale, di difesa e anche di energia, possono giocare un ruolo forte nelle crisi internazionali. Al parlamento europeo ho sostenuto il piano che prevedeva, per esempio, una rete di stoccaggi comuni. Ma le cause dell’attuale crisi sono politiche, non economiche, e quindi non sono convinto che sia sufficiente a risolvere il problema. Condivido la richiesta degli imprenditori che siano temporaneamente sospesi i certificati verdi, cioè quella tassa occulta che viene fatta pagare alle aziende che utilizzano energia considerata non pulita che non proviene da fonti rinnovabili”.

MARIO DRAGHI

Sono stato il primo ad indicare Mario Draghi come possibile presidente del consiglio, come l’avevo indicato negli anni passati come governatore della Banca d’Italia prima, poi come presidente della banca centrale europea, quindi considero positiva l’opera di Draghi con questo governo di emergenza e di unità nazionale a cui si è sottratta soltanto Giorgia Meloni. Io credo che Draghi farà bene da qui in avanti fino alla fine della legislatura e credo che debba subito mettere mani alla realizzazione di rigassificatori, persino le energie rinnovabili che sono accusate di rovinare il paesaggio. Poi bisogna fare ricerca sul nucleare, anche quello pulito di quarta generazione che costituisce il futuro dell’energia. In Francia il nucleare rappresenta l’85% dell’energia consumata, quindi dobbiamo rimettere in moto tutte queste cose senza perdere un giorno. Non possiamo pensare solo ai problemi immediati, dobbiamo anche cautelarci”.

BERLUSCONI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E L’IPOTESI DELL’AMBIZIONE COME PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Non posso in questo momento darmi da fare se non per aiutare il mio Paese a garantire la nostra libertà, incolumità, a proteggere i nostri beni, a proteggere le nostre famiglie”.

CONFRONTO TV

La legittimità delle diverse formule adottate dai conduttori è un problema che non mi appassiona, lo risolveranno l’Autorità Garante della Comunicazioni ed eventualmente la Commissione di Vigilanza. Io però devo confessare che sono scettico sui confronti TV. Spesso si trasformano in risse o si basano su battute ad effetto, che non aiutano l’elettore a capire. Credo sia molto meglio che ogni leader possa illustrare, per conto proprio e con calma, i suoi programmi, la sua idea del futuro dell’Italia e poi siano gli elettori a valutare chi è più convincente. A questo proposito penso che oltre alle parole dovrebbe contare la biografia dei leader, i cittadini dovrebbero tenere conto di chi ha saputo realizzare davvero nella vita qualcosa di concreto e importante, e di chi invece è sempre vissuto di parole. Forse c’è un leader che ha dimostrato più degli altri di saper raggiungere gli obiettivi che si è prefissato, nel lavoro anche quando sembravano impossibili. Mi pare si chiami Silvio Berlusconi".

I CANDIDATI FI

Penso che possano fare un ottimo lavoro insieme a tutti noi che abbiamo affrontato diversi anni di battaglie parlamentari credo in una maniera molto convincente. Abbiamo fatto delle liste di ottimo livello nonostante gli inevitabili e dolorosi tagli resi necessari dalla riduzione del numero dei parlamentari, abbiamo messo in campo un’ottima squadra. A queste nostre figure di parlamentari che hanno già lavorato con noi abbiamo aggiunto delle figure significative della società civile. Voglio ricordare Rita Dalla Chiesa, che non è soltanto un volto amato dai telespettatori, è un simbolo della lotta alla mafia e del servizio alle istituzioni, fino al supremo sacrificio. Ricorrono infatti fra pochi giorni i quarant’anni dall’uccisione del Generale Dalla Chiesa e della sua consorte, vittime della mafia. Accogliere sua figlia fra le nostre liste è per noi un grande onore. Abbiamo candidato Maurizio Casasco, presidente dei Piccoli e medi Imprenditori, perché i princìpi dell’impresa sono i nostri princìpi, perché sappiamo che fare impresa in Italia è difficile ma significa far crescere il lavoro, l’occupazione e quindi il Paese. Ancora abbiamo candidato una grande campionessa olimpica come Valentina Vezzali, che si è dimostrata nel governo in carica un sottosegretario allo sport apprezzato da tutto il mondo sportivo. Potrei continuare, ma citando alcuni farei torto ad altri”.

I SOCIAL MEDIA E LA CAMPAGNA ELETTORALE

Contano moltissimo. Proprio per questo ho inaugurato un metodo di comunicazione studiato apposta per i social media. Brevi video di uno-due minuti, li ho chiamati pillole, con i quali illustro ogni giorno un punto del nostro programma. Una ragione per la quale i tanti italiani che pensano di non votare – potrebbero essere la metà dell’elettorato – potranno scoprire di avere motivo di venire alle urne e votare per noi. È nel loro interesse, nell’interesse dei loro figli, nell’interesse della collettività. Se me lo consente, posso aggiungere con un sorriso che il metodo delle pillole, 15 giorni dopo di noi, lo hanno adottato anche le sinistre. Se imitassero anche i nostri contenuti, le nostre idee, oltre che i metodi di comunicazione, forse l’Italia ci guadagnerebbe”.

PROGRAMMA ELETTORALE

È impossibile riassumerlo nel breve spazio di un’intervista. Posso dire che abbiamo tre priorità: lottare contro l’oppressione fiscale, soprattutto abbassando le tasse con l’introduzione della flat tax al 23%, lottare contro l’oppressione burocratica attraverso l’abolizione delle autorizzazioni preventive per consentire agli operatori di dare il via immediatamente ai loro lavori e contro l’oppressione giudiziaria, con la riduzione dei tempi dei processi entro la media europea dei quattrocento giorni e con l’inappellabilità delle sentenze di assoluzione. E poi ci sono tre temi fondamentali: la difesa dei più deboli, gli anziani e i disabili aumentando tutte le pensioni fino a 1000 euro al mese per tredici mensilità, le opportunità per i giovani, aiutandoli a trovare un lavoro decorosamente pagato, infine il terzo tema fondamentale è l’ambiente, che è la tutela del mondo intorno a noi e quindi del nostro futuro, delle nostre stesse vite. Tenendo conto che ambiente, sviluppo ed energia sono temi complementari e non possono mai essere contrapposti. Con tutte queste buone ragioni che ho cercato di spiegare direi che un italiano consapevole non possa che votare per noi”.



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