Trump-Mamdani, il presidente e il sindaco d'America: due facce della stessa medaglia
Trump-Mamdani, il presidente e il sindaco d'America: due facce della stessa medaglia
07 novembre 2025, ore 16:30
Si fanno la guerra. In poco più di 24 ore si sono minacciati, insultati, derisi. Il primo cittadino di New York e l'inquilino della Casa Bianca sembrano risiedere in pianeti diversi per impostazione culturale, politica e sociale, ma forse non sono così distanti
Grattacapi all’orizzonte per il presidente degli Stati Uniti. A poche ore dell’elezione del nuovo sindaco di New York, il 'democratico socialista' Zohran Mamdani, Donald Trump estrae nuovamente la clava e minaccia l’amministrazione della sua città di bloccare i finanziamenti federali.
UN PROGETTO AMBIZIOSO
La Grande Mela, che da sola ha un Pil pari a quello dell’Italia, riceve dello stato oltre 7 miliardi di dollari all’anno, che corrispondono al 6 per cento del bilancio cittadino. Non tantissimo, ma quello che serve per attivare i programmi sociali promessi in campagna elettorale come bus gratis, assistenza all’infanzia a carico della municipalità fino ai 5 anni e affitti congelati per 2 milioni di newyorkesi. Mamdani ha in progetto di applicare una tassa del 2% su tutti coloro che guadagnano più di un milione di dollari per finanziare la sua pretenziosa azienda sociale, ma non sarà sufficiente a finanziare tutti i progetti. Per il momento, il primo cittadino ha ricevuto endorsement da alcuni miliardari, che si sono offerti di collaborare alla svolta socialista della democrazia americana, in attesa di sapere come la pensi l’inquilino della Casa Bianca, per il quale, anche l’approvazione di una politica distante dal suo programma, può essere oggetto di attenzioni ‘sgradite’.
UNA STESSA MEDAGLIA?
E il Tycoon non si è limitato all’aspetto economico. Ha aggiunto che non esclude l’invio della Guardia Nazionale, come è successo a Los Angeles, per garantire l’ordine. Il più giovane sindaco dell’ultimo secolo, 34 anni, primo musulmano a guidare la metropoli, si sta tutelando, e prepara l’assunzione di 200 avvocati per difendere New York. Inoltre, per guidare la transizione che vedrà cambiare radicalmente l’impostazione e l’accoglienza di una città così difficile, e per mandare un chiaro messaggio sulla potenza del cambiamento, Mamdani ha scelto un team guidato da donne che gestisca la grande sfida: dalla ex presidente della Federal Trade Commission con Biden, alle vice sindache in precedenti amministrazioni della metropoli più grande d’America. New York, con i suoi oltre 8 milioni di abitanti, in realtà, nelle ultime ore, ha perso il suo cittadino più importante, infatti, the Donald, nelle ultime ore, ha trasferito la sua residenza in Florida. I due leader, sembrano facce opposte di una stessa medaglia: entrambi arrivano allo scranno più alto delle rispettive amministrazioni da outsider, entrambi basano le proprie campagne elettorali sull’esplosione del costo della vita e sui temi più quotidiani dei propri elettori, entrambi, in misura diversa, forse, affrontano il proprio programma con una certa dose di populismo, ma soprattutto entrambi sono comunicatori capaci di arrivare alla pancia dei loro supporters. Vedremo chi più si avvicinerà agli obiettivi promessi.



