Biagio Antonacci, Finché sei curioso, hai vita!

Abbiamo incontrato Biagio Antonacci, prima del grande evento live di stasera all'Alcatraz di Milano in diretta in RADIOVISIONE su RTL 102.5. Il cantautore ci ha svelato le sorprese del cofanetto "Biagio", in uscita il 27 novembre che contiene tre cd con 48 successi rimasterizzati, due nuove versioni ("Liberatemi" e "Se io se lei") e quattro inediti ("Ci stai", "Cortocircuito", "Aria di cambiamento" scritto da Battiato con Camisasca e "Mio mondo"). E' uno sguardo verso il futuro: "Non ci si può affezionare troppo al passato. Se siamo quello che siamo è perché c'è un passato ma mi piace fare un punto del mio lavoro e volgere lo sguardo verso il futuro perché è frutto del passato e di quello che abbiamo fatto", dice Biagio a RTL.it.

Tra le sorprese di questo disco c'è "One Day - Tutto prende un senso" un brano inciso con Pino Daniele, come mai hai deciso di riproporla?
E' stata una canzone che abbiamo scritto durante una cena con due chitarre. Avevo una musica in testa che a lui è piaciuta subito e su un pezzo di carta ci siamo messi a scrivere la canzone che è nata in quindici minuti. Mi piaceva portarmela dietro il mio viaggio, onorando così la classe, la bravura di Pino Daniele.

"Liberatemi" è totalmente stravolta dai Negramaro, com'è successo?
Mi ha colpito la grande libertà con la quale hanno raccontato la canzone. Giuliano Sangiorgi ha anche scritto un cammeo rap veloce nell'inciso proprio per donare un aspetto molto moderno. Ha un linguaggio velocissimo, un arrangiamento quasi alla Depeche Mode e assume una grande forza.

Cosa dovranno aspettarsi i fan dal tuo futuro?
Un Biagio che sta lavorando già a un nuovo album che uscirà alla fine del prossimo album. Cercherò sempre di guardare indietro ma molto avanti con gli arrangiamenti diversi, nuovi. Sono una persona curiosa e ai fan mi piacerebbe arrivasse questo messaggio: finché sei curioso, hai vita!

C'è già un tour preparazione legato al progetto "Biagio"?
Stiamo pensando sicuramente a un tour. Non mi dispiacerebbe suonare nei palasport ma anche in teatro in acustico con solo l'accompagnamento della chitarra. Un artista, un uomo, vive quando è sul palco.