Braccio di ferro Roma-Parigi sulla Ocean Vicking, la Francia apre il porto di Marsiglia

Braccio di ferro Roma-Parigi sulla Ocean Vicking, la Francia apre il porto di Marsiglia

Braccio di ferro Roma-Parigi sulla Ocean Vicking, la Francia apre il porto di Marsiglia


La nave della ong Sos Méditerranée, con a bordo 234 migranti, ha già lasciato il mare di Catania

La Ocean Viking in navigazione verso la Francia, attraccherà a Marsiglia. La nave, della ong Sos Méditeranée, ha lasciato le acque antistanti le coste catanesi e si trova adesso al largo di Portopalo di Capo Passero, a Sud-Est della Sicilia. Parigi ha fatto sapere che non ci sarà alcuna selezione, verranno fatti scendere tutti i migranti e poi registrati come richiedenti asilo. “Di fronte al silenzio dell'Italia e a causa dell'eccezionalità della situazione, la Ocean Viking è stata costretta a richiedere un Porto sicuro alla Francia". E’ quanto ha sottolineato, con una nota, l’organizzazione non governativa umanitaria, puntando il dito contro tutti gli stati membri dell’Unione Europea, per il mancato assegnamento in tempi brevi di un porto sicuro che ha costretto la Ocean Viking a prolungare la sua Odissea. Secondo Sos Méditerranée l’imbarcazione, con a bordo 234 migranti, raggiungerà le acque internazionali adiacenti alla Corsica in un paio di giorni. La situazione a bordo è critica, dopo 20 giorni di stallo in mare. I medici che si trovano sulla nave, ha fatto sapere l’ong, hanno riscontrato stati di fortissimo stress tra i naufraghi, ansia, depressione e perdita dell'appetito. Il rischio è che in preda alla disperazione alcune persone decidano di buttarsi in mare. La decisione francese di aprire il porto di Marsiglia alla Ocean Viking è stata presa dopo il faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Emmanuel Macron. L’incontro tra il nostro presidente del Consiglio e il capo dello Stato francese si è tenuto ieri sera in Egitto. Nel corso del colloquio l’Italia è rimasta ferma sulle proprie posizioni.


Piantedosi, no a lezioni sui diritti umani

"Se vi volete fermare all'esegesi delle espressioni burocratiche fate pure, ma non accettiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani". Cosi' il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, in merito all'espressione "carico residuale" usata in riferimento ai migranti rimasti a bordo delle navi ong a Catania. In relazione alla selezione dei migranti arrivati in Sicilia Piantedosi ha aggiunto: “"Ci sono ricorsi in atto, si deciderà nelle sedi competenti". Intanto, sulla nave Geo Barents, ormeggiata al porto di Catania, è stato riscontrato dai medici un livello di alto rischio psicologico, a causa della lunga permanenza a bordo dei naufraghi. Si sta valutando l’eventuale sbarco di tutti i migranti.



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