Covid, stop al bollettino giornaliero, verso il reintegro in servizio dei medici no vax

Covid, stop al bollettino giornaliero, verso il reintegro in servizio dei medici no vax

Covid, stop al bollettino giornaliero, verso il reintegro in servizio dei medici no vax


Lo ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Squillaci. Dal presidente della Repubblica è arrivato un invito alla prudenza

Il bollettino giornaliero diventa settimanale. Un passo per procedere verso il ritorno alla normalità. Il ministro della Salute, Orazio Squillaci, questa mattina ha annunciato la sospensione della pubblicazione giornaliera dei dati relativi alla diffusione del Covid in Italia, che comprende i numeri sui ricoveri e i decessi causati dall’infezione. D’ora in avanti, solo ogni sette giorni verrà fornito un quadro della situazione dei contagi nel nostro Paese. Inoltre, si va verso il reintegro in servizio del personale sanitario sospeso perché non vaccinato. Si apprende che avverrà prima del termine della scadenza, prevista il 31 dicembre, delle disposizioni attualmente in vigore. Il ministero della Salute sta lavorando, in tal senso, a un provvedimento, alla luce della preoccupante carenza di personale medico segnalata dalle strutture sanitarie territoriali. Resta aperto il capitolo mascherine. Non è stata ancora presa, secondo quanto si apprende da fonti del ministero della Salute, alcuna decisione finale in merito al rinnovo dell'ordinanza che dettava le norme per l’utilizzo della protezione in ospedale e nelle residenze per anziani. 


Covid, Mattarella chiede di mantenere alta la guardia

"Dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid-19. Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione. La Sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse. Tuttavia sentiamo che il periodo più drammatico è alle nostre spalle". Queste le parole pronunciate oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del suo intervento alle celebrazione dei “Giorni della Ricerca". Il capo dello Stato ha ricordato l’importante ruolo svolto dalla scienza nella lotta al Covid e la dedizione messa in campo dal personale sanitario nei giorni difficili della pandemia. Ecco le ulteriori considerazioni del presidente: "Senza l'ammirevole impegno della scienza per individuare i vaccini, scoperti e prodotti in tempi record, anche grazie alle scoperte realizzate nella lotta contro il cancro oggi saremmo costretti a contare molte migliaia di morti in più. Se oggi possiamo, nella gran parte dei casi, affrontare il Covid, come se si trattasse di un'influenza poco insidiosa, è perché ne è stata fortemente derubricata la pericolosità per effetto della vaccinazione; dalla grande adesione alla vaccinazione, dovuta all'ammirevole senso di responsabilità della quasi totalità dei nostri concittadini, sollecitati a farvi ricorso dalla consapevolezza di salvaguardare, in tal modo, la salute propria e quella degli altri".



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