Estate: il 45% degli italiani ha rinunciato alle vacanze

Estate: il 45% degli italiani ha rinunciato alle vacanze

Estate: il 45% degli italiani ha rinunciato alle vacanze Photo Credit: agenziafotogramma.it


Pesa il caro-prezzi, sempre più incisivo nei vari comparti del settore turistico

Tempo di bilanci in questo lunedì 2 settembre, data funesta che rappresenta per moltissimi italiani il ritorno definitivo alla solita routine lavorativa dopo il periodo estivo in cui molti hanno messo in pausa l’attività lavorativa o, quanto meno, l’hanno rallentata. Se i mesi di luglio e agosto sono, per antonomasia, quelli che coincidono con le vacanze, tuttavia, i dati pubblicati oggi dal Codacons testimoniano come un crescente numero di persone siano state costrette a rinunciare quest'anno al classico viaggio lontano da casa: il 45%, per l’esattezza ha scelto di non muoversi.


I dati

I numeri pubblicati dal Codacons confermano un trend in crescita. Nel 2019 la percentuale di chi rinunciava alle vacanze estive si attestava al 39%, oggi raggiunge il 45% "questo significa che rispetto al periodo pre-Covid è aumentato di 3,6 milioni il numero di italiani che non si concede una villeggiatura", evidenzia l'associazione nel comunicato. Traducendo le percentuali in numeri reali, dobbiamo fare riferimento a circa 27 milioni di potenziali vacanzieri che hanno rinunciato a uno spostamento tra i mesi di giugno e settembre.


Le cause

La ragione fondamentale che spiega un tale trend negativo è il caro-prezzi rilevabile soprattutto nel comparto turistico: più di un cittadino su due, il 55% di chi non parte, infatti motiva tale decisione con l'impossibilità di affrontare le spese legate a una vacanza. Facendo una stima dei costi, a parità di notti fuori casa e di beni e servizi acquistati, la spesa per chi va in vacanza tra giugno e settembre (tra viaggio, alloggi, cibo e servizi vari) è aumentata del 26,3% in appena 5 anni, passando da una media di 950 euro del 2019 ai circa 1.200 euro del 2024. In termini più concreti, parliamo di un incremento di circa 250 euro a persona.

I pacchetti vacanza nazionali, ad esempio, hanno fatto registrare su base annua un rincaro del +20,5% a giugno, del +29,9% a luglio e addirittura del +37,4% ad agosto. Le tariffe di campeggi e villaggi vacanze, rispetto allo stesso periodo del 2023, mostrano un aumento dal +6% di giugno al +12,9% di agosto.

      I listini di stabilimenti balneari e piscine sono rincarati di oltre il 13% sia a luglio che ad agosto, mentre per cenare al ristorante si è speso questa estate in media il 3,3% in più rispetto allo scorso anno. Dormire in strutture ricettive diverse dagli alberghi (b&b, case vacanza, ecc.) è costato il 7,2% in più rispetto all'estate del 2023. Forti rincari anche per i biglietti dei treni: +9,3% a giugno, +8,1% a luglio, +6,1% ad agosto - conclude il Codacons



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