Europa e Conference League. Roma: Dybala non basta con il Plzen, altro ko. Vincono invece il Bologna e in Conference la Fiorentina Photo Credit: Foto: Ansa/Fabio Frustaci
23 ottobre 2025, ore 23:24 , agg. alle 23:41
Roma sconfitta all'Olimpico 2-1 dal Viktoria Plezen. In precedenza Steaua Bucarest-Bologna è terminata 1-2 e in Conference League, Rapid Vienna Fiorentina 0-3
ROMA VICTORIA PLZEN, 1-2
Una notte da dimenticare. Gian Piero Gasperini aveva avvisato tutti alla vigilia, chiedendo di evitare presunzione e cali di concentrazione perché in gare come quelle con il Viktoria Plzen le insidie sono dietro l'angolo. E aveva ragione. I cechi espugnano l'Olimpico 2-1 condannando i giallorossi alla quarta sconfitta stagionale (sono arrivate tutte in casa), la seconda consecutiva dopo quella con l'Inter di sabato scorso. E nemmeno la reazione del secondo tempo, con il gol numero duecento in carriera di Dybala, è servita a far partire la rimonta che si è fermata a metà. La Roma resta così a tre punti nel super girone e, nonostante la classifica sia ancora molto stretta perché l'ottavo posto è lontano appena tre lunghezze, ora è chiamata a vincere i prossimi impegni europei (ci saranno Rangers in trasferta e Midtjylland in casa) per provare a evitare il playoff.
IL MATCH
La partita è compromessa da un avvio horror, pronti via un errore di Hermoso per poco non regala ad Adu il gol dello 0-1, rimandato solo di qualche minuto perché al 20' la sblocca sfruttando un'altra disattenzione difensiva, questa volta di Ziolkowski, lanciato titolare da Gasperini al posto di Ndicka. Passano altri due minuti e il Viktoria Plzen raddoppia grazie a un gol di Souaré da fuori area che approfitta dell'uscita lenta dei centrali giallorossi. Una doccia gelata per la Roma di Gasperini, il quale rispetto a domenica contro l'Inter ha apportato alcuni cambi in formazione perché davanti torna titolare Dovbyk, con Dybala e Soulé alle sue spalle. L'uno due subito costringe i giallorossi a cambiare e alla mezz'ora esce Ziolkowski per far spazio a El Shaarawy. La Roma resta a tre dietro, con il 'Faraone' quinto a sinistra e Wesley spostato a destra, ma la reazione è timida e affidata alle sole giocate di Dybala e Wesley con le squadre che all'intervallo vanno al riposo sul 2-0 per i cechi. Nella ripresa resta in panchina Koné, che prima della fine del primo tempo si è fatto male alla caviglia sinistra. Al suo posto Pisilli che conquista il rigore con un colpo di testa che sbatte sul braccio largo di Jemelka. Meler non lo vede ma il Var lo richiama e corregge l'errore. Dagli undici metri, dove nell'ultima partita in Europa con il Lille avevano fallito due volte Dovbyk e poi Soulé, si presenta Dybala che non sbaglia, trovando il gol numero 200 della sua carriera dopo un'astinenza lunga otto mesi complice anche l'infortunio che lo ha tenuto a lungo lontano dal campo sul finale della passata stagione. Il rigore di Dybala, però, illude solamente la squadra di casa di poter rimontare una partita che al triplice fischio vede esultare gli ospiti, bravi nel mantenere il vantaggio conquistato nel primo tempo. Ai giallorossi dunque non basta Dybala per riprendere una partita che diventa il secondo ko europeo di fila in casa dopo quello con il Lille. Annullato, per un netto fuorigioco, anche il 2-2 a tempo scaduto di Pisilli e una pioggia di fischi accompagna la squadra verso l'uscita. Gli stessi che si erano sentiti già a metà partita e poi al cambio di Dovbyk. Perché al ko della Roma si abbina ancora il problema del gol: né l'ucraino né Ferguson, entrato al suo posto, hanno cambiato il corso di un incontro segnato fin dal primo tempo.
STEAUA BUCAREST-BOLOGNA 1-2
Il Bologna continua a crescere: dopo la prima vittoria esterna in campionato a Cagliari, ecco la prima in Europa League, sempre lontano dal Dall'Ara. Il Bologna sbanca per 2-1 l'Arena Nationala di Bucarest e conferma di avere un'anima che va oltre gli interpreti: sono ben otto le pedine cambiate rispetto all'ultimo turno di campionato, ma il prodotto non cambia. Anzi migliora. Italiano non c'è, assiste alla gara dall'ospedale Malpighi-Sant'Orsola di Bologna, causa polmonite, collegato grazie al cellulare con Bucarest.
IL MATCH
Bastano pochi minuti per mettere le cose in chiaro: al 9' Bologna avanti, con Freuler che recupera palla in pressione su Sut sulla trequarti, serve Dallinga, che prende d'infilata la difesa e serve l'assist per Odgaard, che a un passo dalla porta non può sbagliare. Tre minuti dopo è già 2-0: questa volta con Dallinga, che dopo la conclusione al volo di Lykogiannis che Lixandru rischia di tramutare in autorete, trasforma nel tap in vincente la respinta del portiere Tarnovanu. Nel secondo tempo, al minuto 54 Miculescu centra il cross, Vitik (entrato all'intervallo per l'ammonito Heggem) prova a liberare di testa, ma la giocata si tramuta in assist proprio per Birligea, che brucia Lucumi e sotto misura firma l'1-2. Manca il colpo del definitivo ko, ma il Bologna riprende ritmo e controllo del match, mettendo in cascina tre punti che rilanciano le ambizioni europee.
RAPID VIENNA FIORENTINA 0-3
La Fiorentina batte per 3-0 il Rapid a Vienna, grazie ai gol di Ndour, Dzeko e Gudmundsson, e prosegue a punteggio pieno il suo cammino in Conference League. Una partita dominata dai gigliati dal primo all'ultimo minuto. Due giornate giocate con cinque gol fatti e zero subiti. Una vittoria che potrebbe dare nuovo entusiasmo, serenità, e forza alla squadra di Stefano Pioli per il campionato, dove invece non è ancora riuscita a vincere una partita.
IL MATCH E I GOL
La Fiorentina mostra fin da subito il giusto atteggiamento, pressando molto e facendo girare bene il pallone. All'ottavo minuto di gioco trova il meritato gol: Dzeko dalla sinistra calcia in porta con un tiro a rientrare, il portiere degli austriaci respinge ma sulla gamba di Ndour che da due passi mette dentro e porta in vantaggio la sua squadra. Al 42' l'unico errore del primo tempo potrebbe costare caro alla Fiorentina con Pablo Mari che perde palla e consente a Kara di ritrovarsi davanti a De Gea ma il tiro del giocatore del Rapid Vienna termina fuori. In apertura della ripresa, al 4', arriva anche il gol del raddoppio: Fortini riceve palla sull'out di destra da dove mette al centro un cross teso e basso per Dzeko che al centro dell'area di piatto in controbalzo batte Hedl, per la gioia dei circa 1500 tifosi viola sugli spalti. Nel finale di gara c'è spazio anche per Dodò e Gudmundsson che prendono il posto di Fortini e Dzeko. E proprio l'islandese mette il sigillo alla partita con un bel tiro in diagonale in corsa da dentro l'area (servito da Koaudio, entrato un minuto prima al posto di Parisi) che batte Hedl per il 3-0 finale.



