Genova. Una donna di 34 anni uccisa in strada a coltellate, fermato il fratello

Genova. Una donna di 34 anni uccisa in strada a coltellate, fermato il fratello

Genova. Una donna di 34 anni uccisa in strada a coltellate, fermato il fratello


Il delitto è avvenuto in una zona residenziale, sotto gli occhi del marito della vittima. La donna, Alice Scagni, è stata sorpresa in strada mentre portava a spasso il cane. Tra fratello e sorella è scoppiata una violenta lite. L'uomo a quel punto avrebbe tirato fuori un coltello e avrebbe colpito la donna con diversi fendenti all'addome

Saranno anche i racconti dei testimoni oculari a permettere di ricostruire quanto successo ieri nel quartiere di Quinto, a Genova. Alice Scagni, 34 anni, è morta dopo esser stata accoltellata, sotto gli occhi dello stesso marito, richiamato alla finestra dalle urla che provenivano in strada. Il fratello della donna, Alberto Scagni è stato fermato dopo poco, non lontano dal luogo del delitto, ed è stato portato in Questura e poi nel carcere di Marassi. A suo carico l’accusa di omicidio volontario aggravato.

La ricostruzione

Tutto è avvenuto in serata in via Fabrizi, in una zona residenziale. Secondo una prima ricostruzione, Alice Scagni, madre di un bimbo di meno di due anni, sarebbe stata sorpresa dal fratello in strada mentre portava a spasso il cane. Tra i due sarebbero volate accuse  per questioni ancora non precisate. Poi la comparsa di un coltello con il quale l’uomo, 42enne, ha colpito la sorella all’addome. Quattro, forse cinque fendenti letali. Il primo a soccorrere la 34enne è stato il marito che ha assistito a tutta la scena dalla finestra dell’abitazione di famiglia. L’uomo ha chiamato il 118 ma i sanitari giunti subito dopo non hanno potuto far altro che constatare il decesso di Alice Scagni. Proprio il racconto del marito della donna ha portato la polizia sulle tracce del presunto aggressore, arrestato a poca distanza dal luogo del delitto, in un’osteria della zona.


I litigi e le accuse

Ancora non è chiaro cosa abbia provocato la lite che avrebbe scatenato la furia omicida di Alberto Scagni. Pare che tra fratello e sorella i rapporti fossero tesi da molto tempo. Gli investigatori hanno anche accertato che il 42enne era in cura per problemi psichiatrici. Interrogato in questura e ancora in stato confusionale, sembra che al momento non abbia ammesso le sue responsabilità. In un post farneticante pubblicato su Facebook lo scorso 20 marzo, Alberto Scagni rivolgeva pesanti accuse alla donna.



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