Viterbo, esplosione in un centro di accoglienza per migranti, 30 persone sono rimaste ferite

Viterbo, esplosione in un centro di accoglienza per migranti, 30 persone sono rimaste ferite

Viterbo, esplosione in un centro di accoglienza per migranti, 30 persone sono rimaste ferite


Tutto è avvenuto intorno all'una di notte. L'esplosione ha provocato il ferimento di 30 persone, tra queste anche alcuni bambini. Solo un uomo è stato ricoverato in gravi condizioni. E' stato portato a Roma e ora è in coma e intubato. A provocare la deflagrazione forse una fuga di gas. La Procura di Viterbo ha aperto un'indagine

Nelle fotografie e nei video girati dai Vigili del fuoco c’è la devastazione di un’esplosione che poteva avere conseguenze ben peggiori di quelle registrate. Alla fine sono 30 le persone rimaste ferite dopo la deflagrazione avvenuta in un centro di accoglienza per migranti di San Lorenzo Nuovo, in provincia di Viterbo. A provocare la tragedia forse una fuga di gas ma solo dopo le verifiche tecniche si potrà stabilire con certezza cosa abbia provocato l’esplosione. La Procura viterbese ha aperto un fascicolo d’indagine. I magistrati, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, procedono al momento per l’ipotesi di reato di disastro colposo. Il pm di turno ha già svolto un primo sopraluogo.

L’esplosione in uno dei mini appartamenti della struttura

Tutto è avvenuto intorno all’una della scorsa notte quando è arrivata la prima telefonata al 118. L’esplosione ha completamente distrutto la palazzina che ospitava la casa d’accoglienza della società “Ospita”, nella zona industriale di San Lorenzo Nuovo. I soccorritori si sono trovati di fronte  a un edificio in parte collassato su se stesso. I migranti, tutti richiedenti asilo che alloggiavano in alcuni mini appartamenti all’interno della struttura, sono stati travolti dalle macerie. Delle 30 persone coinvolte, solo un uomo ha riportato conseguenze gravi: è stato trasportato in elicottero a Roma, dove ora si trova ricoverato in coma e intubato. Gli altri feriti, tra i quali anche alcuni bambini, sono stati portati negli ospedali di Viterbo, Montefiascone, Siena e della Capitale. Sono state distrutte anche una falegnameria e un'azienda vinicola adiacenti alla struttura.

Nel pomeriggio vertice con il prefetto

Il prefetto di Viterbo Antonio Cananà ha convocato per oggi pomeriggio una riunione d'emergenza per fare chiarezza sull'accaduto. "All'interno non esistevano impianti a gas - hanno spiegato gli amministratori di 'Ospita' - sia per il riscaldamento che per l'uso cucina, dovremo appurare le origini dell'esplosione, noi ci riteniamo parte lesa”. Non si esclude che qualcuno possa aver impiegato stufe a gas per combattere il freddo. Il vertice in prefettura servirà anche per trovare una sistemazione alle persone rimaste senza abitazione. Il sindaco di San Lorenzo Nuovo, Massimo Bambini, ha espresso la vicinanza della sua comunità alle famiglie coinvolte.



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