La Francia sospende il portale online di Shein, ma apre il negozio fisico a Parigi, tra inchieste e polemiche

La Francia sospende il portale online di Shein, ma apre il negozio fisico a Parigi, tra inchieste e polemiche

La Francia sospende il portale online di Shein, ma apre il negozio fisico a Parigi, tra inchieste e polemiche


Il colosso asiatico di vendite online, Shein, è stato sospeso dal Governo francese per verifiche sulla regolarità e la correttezza dei comportamenti commerciali, in rispetto delle leggi della Republique.

Il premier francese, Sébastien Lecornu, ha avviato una procedura di "sospensione" in Francia della piattaforma del distributore cinese Shein, al centro di polemiche, "per il tempo necessario" affinché quest'ultima si conformi alle leggi del Paese. "Su istruzione del Primo Ministro, il governo - si legge in una nota dopo il caso delle bambole pedopornografiche in vendita sulla piattaforma in Francia - avvia la procedura di sospensione di Shein, per il tempo necessario a permettere alla piattaforma di dimostrare alle autorità pubbliche che tutti i suoi contenuti siano finalmente conformi alle nostre leggi e regolamenti". Il colosso cinese dell'e-commerce, a seguito del caso delle bambole, ha sospeso in Francia la vendita dei prodotti dei venditori terzi per proteggersi dalle conseguenze legali.

LE GARANZIE DELLA PIATTAFORMA

Shein ''prende atto'' della decisione del governo del primo ministro francese, Sébastien Lecornu, di sospendere il suo sito di vendita on-line in Francia e intende ''avviare'' rapidamente un dialogo con le autorità d'Oltralpe. E’ quanto riferisce lo stesso colosso asiatico in una nota. ''Prendiamo atto dell'annuncio fatto oggi dal governo. La sicurezza dei nostri clienti e l'integrità del nostro marketplace (luogo di vendita virtuale dove vengono messi in vendita prodotti da parte di terzi,ndr.) sono priorità assolute'', assicura il portavoce di Shein France, Quentin Ruffat.

L'APERTURA TRA LE PROTESTE

Il blocco al commercio virtuale della piattaforma non corrisponde al blocco del commercio su base fisica. Malgrado le polemiche a ripetizione e l'opposizione del governo, il colosso della fast fashion on-line, ha inaugurato oggi il suo primo negozio fisico al Bazar de l'Hotel de Ville (Bhv), uno dei grandi magazzini più antichi ed emblematici di Parigi, il suo primo punto vendita fisico, proprio nel cuore dell'Europa. ''Vergogna Shein''. ''Shein partecipa alla pedocriminalità'', sono alcuni dei cartelli branditi stamattina davanti al Bazar de l'Hotel de ville.

LE CRITICHE ISTITUZIONALI

Un ''errore strategico'', ha dichiarato il ministro per l'Abitazione Vincent Jeanbrun, in relazione alla nuova apertura, nonché un ''pericolo'' per i negozi vicini. Nonostante le sanzioni amministrative e l'inchiesta giudiziaria aperta per la vendita del materiale pedopornografico, la società ha avuto i permessi per aprire il primo negozio al mondo del brand. Frédéric Merlin, direttore della società Sgm che gestisce Bhv, ha ammesso ieri di aver valutato l'interruzione della partnership con Shein ma di aver poi cambiato idea e di essere fiducioso riguardo i prodotti che saranno venduti nel suo grande magazzino. Shein, che ha 25 milioni di clienti in Francia, ora programma di aprire cinque negozi in altre città francesi, tra cui Digione, Grenoble e Reims.

UN MALFUNZIONAMENTO DEL SISTEMA

Sul recente caso della bambola sessuale, su cui la procura di Parigi ha aperto un'indagine che riguarda tanto Shein quanto i rivenditori online rivali AliExpress, Temu e Wish, la piattaforma cinese si è impegnata a "collaborare pienamente" con le autorità giudiziarie francesi e ha annunciato l'imposizione di un divieto su tutte le bambole sessuali. Il portavoce di Shein in Francia, Quentin Ruffat, ha attribuito la vendita delle bambole a "un malfunzionamento dei nostri processi e della nostra governance".



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