Maxi blitz contro la criminalità giovanile: 37 arresti in 30 province

Maxi blitz contro la criminalità giovanile: 37 arresti in 30 province

Maxi blitz contro la criminalità giovanile: 37 arresti in 30 province Photo Credit: agenziafotogramma.it


Su 8mila persone controllate oltre 2500 sono minorenni. Tra i reati: bullismo, percosse, furti, spaccio, detenzione illegale di armi

Una maxi operazione condotta su tutto il territorio nazionale, in oltre 30 province, che ha portato a 37 arresti, 51 denuncie, oltre 8600 persone controllate. Il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato ha individuato soggetti (anche minorenni) accusati di vari reati quali ricettazione, possesso di armi, detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. L’attività di fermo e perquisizione è stata preceduta da un’ampia fase di analisi di profili presenti sulle principali piattaforme social, molti dei quali gestiti dalle persone destinatarie delle misure cautelari e delle sanzioni amministrative comminate.


L’operazione

La portata del maxi blitz di questa mattina lascia a bocca aperta. “In totale - racconta il direttore del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (al coordinamento delle operazioni) Vincenzo Nicolì sono state controllate 8.600 persone. Sono state comminate 161 sanzioni amministrative di diversa natura, in particolare per uso di droga e somministrazione di bevande alcoliche ai minori”.

Impressionante anche il numero di minorenni coinvolti nel blitz, oltre 2500: su 37 arresti, 5 riguardano persone che non hanno compiuto 18 anni; su 51 denunciati, 17 non hanno ancora raggiunto la maggiore età.

Le attività di controllo si sono articolate su 30 province: Ancona, Arezzo, Bergamo, Bologna, Brescia, Campobasso, Caserta, Como, Fermo, Forlì-Cesena, Genova, Gorizia, Imperia, L'Aquila, Lecco, Messina, Milano, Monza-Brianza, Napoli, Novara, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rieti, Siena, Terni, Trieste, Udine, Varese e Verona. Gli inquirenti si sono concentrati sul monitoraggio degli ambienti online frequentati dai sospettati e, soprattutto, in aree di spaccio e della cosidetta 'movida'.


Le attività criminali

Per individuare i confini geografici entro cui operare, le forze dell’ordine hanno sfruttato le comunicazioni dei soggetti controllati sugli ambienti digitali. Come spiega Nicolì, ''I controlli sono stati preceduti da un monitoraggio non solo dei luoghi di ritrovo di alcuni giovani dediti alla commissione di reati ma anche delle piattaforme social più comuni che hanno consentito di individuare 700 account inneggianti all'uso della violenza fisica anche contro appartenenti alle forze di polizia nonché armi da fuoco e da taglio. Dopo un primo vaglio che continuerà nei prossimi giorni circa 200 profili sono state segnalati alle competenti autorità giudiziarie per l'eventuale oscuramento''.

Tra i reati contestati, atti di bullismo, percosse, lesioni, risse, danneggiamenti, estorsioni, furti, rapine, spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope, detenzione illegale di armi e strumenti atti ad offendere. Queste condotte venivano anche pubblicizzate sul web dagli stessi autori.


Le perquisizioni

Nel corso dell’operazione gli agenti sono riusciti a recuperare numerosi oggetti proventi di furto. Oltre a collanine d’oro e cellulari, la polizia ha sequestrato 13 pistole (di cui due giocattolo ma prive di tappo rosso), 17 coltelli e punteruoli, un bastone telescopico, cacciaviti, chiavi alterate, arnesi rompivetro e una quantità di droga sufficiente per confezionare circa mille dosi di sostanze stupefacenti del tipo eroina, cocaina e hashish.

Gli agenti hanno controllato 2172 veicoli, 67 immobili e diversi luoghi di aggregazione come piazze, giardini pubblici, aree limitrofe a stazioni ferroviarie, centri commerciali, bar, ristoranti e sale slot e scommesse.



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