Salvini su RTL 102.5: non mi dimetto e non patteggio. I 5 Stelle erano entusiasti

Salvini su RTL 102.5: non mi dimetto e non patteggio. I 5 Stelle erano entusiasti

Salvini su RTL 102.5: non mi dimetto e non patteggio. I 5 Stelle erano entusiasti Photo Credit: agenzia fotogramma


Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e vicepremier Matteo Salvini, ospite in Non Stop News, parla a tutto campo del processo di Palermo per il quale sono stati chiesti 6 anni dai pm, ma anche di flat tax, dei suoi rapporti con i Berlusconi e di molto altro

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti oggi ospite negli studi di RTL 102.5 del programma Non Stop News con Enrico Galletti, GiusI Legrenzi e Massimo Lo Nigro. Tanti i temi toccati, dal processo di Open Arms, alla flat tax, al rapporto con Vannacci.

IL PROCESSO

Sulla richiesta dei pm di 6 anni di carcere per il vicepremier Salvini è consapevole del fatto che una condanna significherebbe il carcere, e si dice preoccupato più per la reazione di figli e amici che per se stesso. “Ritengo di aver preservato la sicurezza” ha detto. “Ma non mi arrendo e non mi dimetto, non ho intenzione di patteggiare”. “Bloccare il traffico di esseri umani non è un reato, ma un dovere” dice Salvini. Il ministro si racconta umanamente stupito “non ero abituato”. Sottolinea che “il mio lavoro era occuparmi di sicurezza” ed è quello che ritiene di aver fatto. Quando vennero approvati i decreti sicurezza, i colleghi dei 5 Stelle li firmarono e ne erano esaltati: “Sia Conte che Toninelli erano entusiasti di aver fermato gli sbarchi” e aggiunge “Conte diceva siamo un modello per l’Europa”. “Al processo di Catania per lo stesso reato sono stato assolto”, “conto nell’assoluzione, se ci fosse la condanna vuol dire il carcere”. Galletti gli chiede della vicenda giudiziaria che coinvolge l’ex presidente della Liguria Giovanni Toti e il ministro non si lascia sfuggire l’occasione per sottolineare che “una certa sinistra vuole usare il tribunale e la magistratura per scopi diversi, per vincere le elezioni”, che di solito perde. Di Toti elogia il mandato “in nove anni ha portato la Liguria a grandi risultati” e conclude sull’argomento: “il prossimo candidato è una persona straordinaria, Marco Bucci” confida che “possa continuare il buon lavoro” iniziato dal predecessore.

“Qualcuno non mi ha voluto di nuovo all’Interno” risponde Salvini alla domanda su come mai non sia stato riconfermato allo stesso ministero. “non Giorgia”, ma qualcuno si è opposto alla conferma del vecchio incarico. Ma aggiunge anche: “sono felicissimo di fare quello che sto facendo e di occuparmi di viabilità ferrovie e trasporti” però poi non manca di ricordare i dati sulla criminalità usciti in questi giorni e rimarca “l’immigrazione clandestina è una parte della causa di questi reati. Noi abbiamo già tanti delinquenti italiani più che farli uscire dovremmo costruire carceri più moderni, abbiamo già i nostri di delinquenti. Tanti reati sono imputati a cittadini stranieri la maggioranza dei detenuti non è italiana. Bloccare il flusso dei clandestini è qualcosa per la sicurezza”.

FLAT TAX E INTERVENTI DI BILANCIO

La tassa piatta, spiega il ministro, è una priorità, un obiettivo da estendere ai redditi autonomi oltre gli 85 mila euro, arrivare ai 90 mila e oltre. La flat tax è l’aliquota fissa al 15%, l’auspicio è quello di poter, quindi estendere la forbice di chi ne può usufruire, senza burocrazia. Poi, sulla manovra di Bilancio, rimarca la priorità di sostegno ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro.

IL CASO SANGIULIANO

Poi il ministro ha parlato del caso Sangiuliano, si è detto umanamente dispiaciuto e ha evidenziato l’azione politica efficace del ministero della cultura durante l’amministrazione dell’ex collega: “ha riportato gli stranieri in Italia” e i numeri del turismo sono significativamente aumentati, grazie agli interventi del dicastero. “Se ci ascolta gli mando un grande abbraccio, ma non alla signorina” riferendosi a Maria Rosaria Boccia, l’influencer che ha dato origine al caso che ha portato alle dimissioni dell’ex ministro. Per il resto “non commento le vicende indegne” ha chiosato Salvini

SULL’EUROPA

“Nessun sostegno a Ursula von der Leyen ha fatto male per cinque anni risultati scarsi della commissione europea” attacca il ministro e continua “hanno affidato a una ministra spagnola il Green Deal” che porterà a mettere “fuori legge i due terzi delle persone che hanno una macchina benzina o diesel” è ideologia, non politica, dice in sostanza. Sulla nomina di vicepresidente esecutivo di Raffaele Fitto, esprime stima e sostegno e augura buon lavoro al collega.

VANNACCI

“E’ un’ottima persona lo sento quasi tutti i giorni lascio che i giornali scrivono quello che vogliono”. Sul caso della revoca della vicepresidenza del gruppo parlamentare afferma solo che l’ex generale è un eurodeputato della Lega, non vicepresidente. “Sarà con noi a Pontida” ha assicurato

RAPPORTI CON GLI ALLEATI

“Con Giorgia c’è rapporto umano e personale che coinvolge amici figli la famiglia”, risponde Il ministro su colleghi e parenti di colleghi. Il riferimento è ai figli di Silvio Berlusconi. Marina ha incontrato Draghi e Salvini prende le distanze “il mio rapporto era con Silvio, i figli sono liberi di incontrare chi vogliono […], li conosco meno, Silvio era un grande” dice. E su Mario Draghi e il Governo che ha presieduto aggiunge “conto che nessuno abbia nostalgia di governi tecnici come quelli con Draghi e Fornero” che secondo il vicepremier non erano espressione del volere del popolo “per me conta il voto popolare che ci dice andate avanti non mollate non fermatevi”

LE RIFORME

“Il premierato e l’autonomia significano valorizzare il voto” perché consentono di mantenere i referenti che sono stati scelti alle elezioni. Anche queste riforme sono assoluta priorità del Governo e ci si arriverà anche se ci sarà un referendum. Poi l’argomento più doloroso: la sconfitta del Milan nella Champions League “RT sta facendo un ottimo lavoro, ma io non la seguo, preferisco Temptations Island” ha concluso Salvini



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