Sanremo 2024, Riccardo Cocciante a RTL 102.5: “È stato difficile impormi, le case discografiche dicevano che urlavo, che non ero un cantante. Tornare a Sanremo è stata una grande sfida”

Sanremo 2024, Riccardo Cocciante a RTL 102.5: “È stato difficile impormi, le case discografiche dicevano che urlavo, che non ero un cantante. Tornare a Sanremo è stata una grande sfida”

Sanremo 2024, Riccardo Cocciante a RTL 102.5: “È stato difficile impormi, le case discografiche dicevano che urlavo, che non ero un cantante. Tornare a Sanremo è stata una grande sfida”


L’artista ha duettato con Irama nella serata delle cover: “Di Irama mi piace in suo ritegno e la sua sincerità”

Ieri sera, durante la serata del Festival di Sanremo dedicata alle cover e ai duetti, Riccardo Cocciante ha cantato “Quando finisce un amore” con Irama. Il brano, che nel 2024 compie 50 anni, ha generato grande plauso del pubblico, che ha omaggiato l’artista con una standing ovation per al termine dell'esibizione.

«Tornare dopo tanto tempo a Sanremo è stata una grande sfida per me. Quella di quest'anno è una gran bella edizione. Irama mi ha chiamato per cantare questa canzone, che ha cinquant'anni. All'inizio ero molto dubbioso, dovevo capire se una cosa del genere poteva funzionare. 'Quando finisce un amore' è una canzone che non si basa su una melodia, è un fraseggio. Irama doveva entrare nella canzone ma senza perdere la sua personalità, introdursi in questo contesto dell'emozione pura che è un po' la mia caratteristica. Abbiamo lavorato insieme due giorni, cercando di trovare un'unità. A me importava che tutto scivolasse bene dall'inizio alla fine, un discorso continuo ed emotivo».

Ospite di RTL 102.5, Riccardo Cocciante ha raccontato la scelta di cantare un brano così importante con un artista giovane come Irama:

«Se ripenso a me di 50 anni fa, ero un ribelle, nel mio modo di esprimermi. È stato difficile impormi, anche le case discografiche dicevano che urlavo, che non ero un cantante. È rimasta in me questa volontà di sfidarmi sempre in nuove esperienze. Con "Notre Dame de Paris" ho lasciato da parte la mia carriera per fare qualcosa che nessuno all'inizio voleva accettare e che poi è stato un successo mondiale. Quest'anno, accettando di venire a Sanremo, è una nuova sfida, io con la mia età e Irama con la sua, cercando di unire le due cose. Bisogna sempre cercare di capire l'impatto che possono avere queste cose. Filippo è stato coraggioso perché era una scelta atipica scegliere l'emozione, oggi che tutti scelgono ritmo. Irama mi piace molto, se lui ha scelto me e io ho scelto lui, è perché ho capito che c'è qualcosa in lui che poteva funzionare. Mi piace il suo ritegno e la sua sincerità; il fatto che non si è montato la testa e non si crede già una star. Lui è un artista, mi piace per questo».



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