"Ci sono momenti in cui bisogna fermarsi", dopo Sanremo Raphael Gualazzi si racconta a RTL 102.5

"Ci sono momenti in cui bisogna fermarsi", dopo Sanremo Raphael Gualazzi si racconta a RTL 102.5

"Ci sono momenti in cui bisogna fermarsi", dopo Sanremo Raphael Gualazzi si racconta a RTL 102.5


"Questa situazione - racconta Gualazzi - ci insegna anche che non bisogna mai andare contro natura"

La musica è un'arte. Una meravigliosa compagna per miliardi di persone che trovano in lei conforto, compagnia, sollievo. Ci si dimentica spesso, però, che la musica è per molti anzitutto un mestiere. Raphael Gualazzi lo sa bene, e ci tiene a ricordarlo durante la sua chiacchierata con gli ascoltatori di RTL 102.5. Non è un bel momento per tutti coloro che lavorano con lo spettacolo, per ora si possono solamente stringere i pugni in attesa che torni quella normalità che abbiamo capito di amare più di quanto avremmo mai pensato. Per adesso, di tornare a esibirsi live non se ne parla. E quel tour che lo avrebbe portato in giro per l'Italia si è dovuto necessariamente fermare.


Musica e passione

"Ho una grande passione per la musica, c'è sempre qualcosa da imparare, a prescindere dalla scrittura". Raphael Gualazzi racconta la sua personale quarantena, con la musica sempre al primo posto. Nemmeno lui, come tanti altri, ha voluto sprecare questo tempo. "Vanno avanti composizioni e collaborazioni" spiega, raccontando della sua passione per il pianoforte, "uno strumento impegnativo che ha bisogno di dedizione". Sullo stop forzato dei concerti non nasconde l'amarezza: "Non so esattamente quando riusciremo a recuperare le date annullate, ma ci sono momenti in cui bisogna fermarsi. Questa situazione ci sta insegnando anche che non bisogna mai andare contro natura".


Le partecipazioni a Sanremo e la vittoria nella categoria giovani

Erano passate poche settimane dalla fine del Festival di Sanremo quando in Italia è scattato il lockdown volto a frenare la diffusione del contagio da Covid-19. "Ci sarebbe piaciuto anche un tipo di calma diverso dopo Sanremo, ma va bene così" confessa Raphael Gualazzi, che quest'anno ha conquistato l'affetto del pubblico dell'Ariston con 'Carioca'. Tra le sue partecipazioni al festival - racconta- "la prima è stata decisamente intensa". Una partecipazione che ha portato Raphael alla vittoria della categoria giovani nell'edizione del 2011 della kermesse. "Quello è stato il mio esordio al grande pubblico. È stato molto bello perché è stata un'esperienza completamente nuova, qualcosa di unico per chi vive questo mestiere".

Il futuro e le parentesi al cinema

Gli ascoltatori più attenti ci tengono a parlare di un cameo a Raphael Gualazzi nella serie tv Summertime. "Nel 2005 avevo pubblicato il mio primissimo album, che conteneva una mia versione di 'summertime'. Quando la serie era in costruzione mi è stato chiesto di interpretare un ruolo insieme ad un quartetto d'archi. L'idea mi è piaciuta molto, nonostante io non sia un attore, che è un mestiere ben complesso". Non era la sua prima volta al cinema però. Raphael stesso ricorda con piacere la sua partecipazione al film d'animazione 'Oceania', in qualità di doppiatore. Tanti ricordi che dal passato lasciano posto al futuro, al momento ancora incerto. "Sono rimasto bloccato a Verona ma spero di poter tornare presto nella mia Urbino. È un momento difficile ma quando tutti i musicisti torneranno a suonare il proprio strumento sarà importante valorizzare lo spettacolo e tutti coloro che vi lavorano. Chi ha voglia di fare musica e la ama riuscirà sempre a farla per sé stesso e per chi avrà voglia di ascoltare".




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