Dargen D'Amico presenta “Ciao America” a RTL 102.5: «Ho una cifra molto italiana ma declinata in stile hip hop»

Dargen D'Amico presenta “Ciao America” a RTL 102.5: «Ho una cifra molto italiana ma declinata in stile hip hop»

Dargen D'Amico presenta “Ciao America” a RTL 102.5: «Ho una cifra molto italiana ma declinata in stile hip hop»


L’artista, ospite di The Flight in compagnia di Matteo Campese e La Zac, ha presentato in diretta radiofonica il suo nuovo album di inediti "Ciao America”

È disponibile da venerdì 8 marzo il vinile greenyl di “Ciao America” (Island Records), il nuovo album di Dargen D’Amico, uscito in digitale venerdì 2 febbraio.

«Ciao America è idealmente la metafora di molte cose che mi riguardano: ‘Ciao’ dalla lingua italiana e ‘America’ che rappresenta il suono della musica hip hop, dalla quale in qualche modo discendo. La musica hip hop, almeno per come l'ho conosciuta negli anni novanta, era quel genere musicale che poteva contenere qualsiasi tipo di ispirazione al suo interno; se volevi campionare un brano country, potevi farlo. Quindi, per me è come se facessi musica hip hop campionando la musica italiana, "Ciao America" rappresenta questo. Se mi dovessi fotografare, mi sono reso conto di contenere una cifra molto italiana e, contemporaneamente, di declinare la musica italiana in stile hip hop».

CIAO AMERICA” è composto dai pensieri che tutti gli esseri umani condividono, perché parla di vita e di morte – soprattutto emotiva – di fede, di passione e di dolore. É un insieme di immagini anche autobiografiche, suggestioni personali e riflessioni generali.

«Tutto il disco si basa sulle dinamiche tra gli individui all'interno dei gruppi familiari, i nostri piccoli clan. Ci sono sempre le stesse dinamiche. Non so perché parlo così tanto della famiglia, forse perché ho delle cose irrisolte o forse perché in qualche modo tendiamo ad individuare in cose che ci sono accadute il senso dei cambiamenti che abbiamo registrato nella nostra vita, e sono spesso legati ad accadimenti in ambiti familiari».


IL SANREMO DI DARGEN D'AMICO

Il progetto discografico include anche il brano “Onda alta” con il quale Dargen D’Amico ha partecipato alla 74° edizione del Festival di Sanremo. Ospite di RTL 102.5, l’artista racconta la sua esperienza alla kermesse:

«Ci si rende conto di ciò che è accaduto a Sanremo solo molto tempo dopo; lì si vive in uno stato sospeso e rarefatto, in cui ci sono impegni professionali e personali molto stringenti. Poi si fa il bilancio dopo. Per me è sicuramente positivo. Non ho sempre l'occasione di esprimere canzoni che ritraggono il mio Paese, quindi farlo su quel palco che è una cornice dell'Italia è un privilegio; ho cercato di sfruttarlo nel modo più ampio possibile».

Onda alta”, il brano in gara alla 74ª edizione del Festival di Sanremo è un pezzo profondo che parla di immigrazione e resilienza e cerca di catturare il momento storico che stiamo vivendo, lasciando trasparire l’importanza di affrontare finalmente i problemi, anche cercando sé stessi nelle altre persone.

«Avevo in mente questo accostamento fra la cassa dritta molto veloce, quasi 160 bpm, e il racconto che facevo, quasi come se fossero in simbiosi, quasi come se la cassa rappresentasse il movimento e gli eventi che accadono e verso i quali a volte non possiamo opporre resistenza. Ero convinto che il brano non fosse adatto a Sanremo, poi sono stato stimolato dal mio gruppo di lavoro a mandarlo».


L’AMICIZIA CON GUÈ

Nella tracklist dell’album anche “Complicarti la vita” con Beatrice Quinta e Gué, suo compagno di classe al Liceo classico Parini di Milano.

«Con Guè abbiamo avuto un rapporto che è nato dall'amore per la musica. Eravamo compagni di classe e quelli erano tempi in cui a scuola non trovavi molte persone appassionate di musica. Dovevi scambiarti i dischi. Andavamo a comprare i dischi in via De Amicis, il nostro rapporto è nato da uno scambio di musica. Mi ricordo che Cosimo era bravo in tedesco, poi non so se sfrutta queste sue capacità; potrebbe fare un disco di hip hop teutonico. Io a scuola amavo la letteratura, perché mi permetteva di fantasticare; ero quello antipatico che se la cavava sempre per il rotto della cuffia. La scuola, nel bene e nel male, è formativa; lì ho messo giù le prime barre. Credo di avere da qualche parte il manoscritto e la cassetta del mio primo demo; una decina di anni fa lo trovai cercando in alcuni scatoloni a casa di mia mamma. L'ho nascosto così bene che ora non lo trovo più».


"CIAO AMERICA" DAL VIVO A TEATRO

Dargen D’Amico presenterà dal vivo i brani che compongono “Ciao America” in occasione di quattro date live che avranno luogo il 30 settembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 1° ottobre al Teatro Arcimboldi di Milano, il 9 ottobre al Teatro Dehon di Bologna e l’11 ottobre al Teatro Bolivar di Napoli.

«Ho la possibilità di portare la mia musica nei teatri e quindi stiamo preparando un concerto ad hoc per questi spazi. Per me questo è un grande risultato, anche solo la possibilità di suonare dal vivo in posti in cui la musica si sente bene. Ci saranno delle versioni speciali delle canzoni, si sentiranno bene la musica e le parole».


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