È morto Mauro Bellugi, contagiato dal covid, l’ex difensore dell’Inter aveva subito l’amputazione delle gambe

morto Mauro Bellugi, contagiato dal covid, l’ex difensore dell’Inter aveva subito l’amputazione delle gambe

morto Mauro Bellugi, contagiato dal covid, l’ex difensore dell’Inter aveva subito l’amputazione delle gambe


Mauro Bellugi è morto questa mattina all’ospedale Niguarda di Milano; aveva 71 anni; l’ex difensore dell’Inter, contagiato dal coronavirus, dopo un peggioramento delle condizioni, i medici gli hanno amputato entrambe le gambe

È morto Mauro Bellugi, l’ex attaccante dell’Inter, 71 anni, era stato ricoverato dal 4 novembre all'ospedale Niguarda di Milano, a causa del coronavirus ed ha subito l'amputazione di entrambe le gambe. Un decisione presa dai medici in seguito al peggioramento delle condizioni di salute dovuto ad altre patologie pregresse. Lui non si era perso d’animo e solo poco tempo fa raccontava che: “Il Covid mi ha tolto anche la gamba con cui feci gol al Borussia Monchengladbach”, pensando di poter riprendere a camminare usando delle protesi “Prenderò quelle di Pistorius”, aveva detto con un sorriso. I funerali si svolgeranno martedì prossimo alle 11 nella basilica milanese di sant'Ambrogio.


La carriera

Mauro Bellugi era cresciuto nelle giovanili dell'Inter, poi il debutto in prima squadra con cui ha collezionato 90 presenze vincendo lo scudetto nella stagione 1970/71. Il difensore aveva segnato un solo gol con la maglia nerazzurra, in Coppa Campioni, contro il Borussia Monchengladbach del 3 novembre 1971, vinta 4-2 dall'Inter. In carriera ha vestito anche le maglie di Bologna, Napoli e Pistoiese, e all'inizio degli anni '80 divenne vice allenatore del club toscano. Bellugi giocò anche in Nazionale, disputando 32 gare e prendendo parte ai Mondiali del 1974 e del 1978. Con la maglia azzurra prese parte al Campionato Europeo del 1980. Da buon toscano esuberante, aveva sempre la battuta pronta, la sua seconda vita dopo il ritiro dal calcio era quella di opinionista tv nelle reti locali lombarde.


Il cordoglio dell’Inter

“Se il calcio è così amato è perché quando le storie del campo diventano storie di vita i calciatori non sono solo campioni ma degli esempi. Mauro Bellugi per il calcio e per l'Inter è stato questo: un combattente, un compagno di squadra fedele, un avversario stimato. Quella dell'Inter per l'ex difensore è stata una chiamata del destino, una proposta impossibile da rifiutare, un incontro che gli ha cambiato la vita e che l'ha reso interista per sempre". Così l'Inter ha voluto ricordare Mauro Bellugi. “Mauro era l'eroe di un calcio romantico che non c'è più”, lo ricorda così Beppe Marotta, ad dell'Inter, che annuncia che domani nel derby la squadra nerazzurra giocherà con il lutto al braccio. Grande dispiacere per sua scomparsa, ha detto l’allenatore nerazzurro Antonio Conte.


Il cordoglio del mondo del calcio

In memoria di Mauro Bellugi, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha disposto l'effettuazione di un minuto di raccoglimento su tutti i campi. Anche il Bologna, squadra in cui il difensore giocò per cinque stagioni dal 1974 al 1979 piange Mauro Bellugi e giocherà con il lutto la sfida con il Sassuolo. In rossoblù, fu anche capitano. La Roma “si stringe al dolore dei suoi familiari”, è il messaggio del club giallorosso. “È morto un grande amico”, così Graziano Bini, ex difensore dell'Inter, “Se ne va un ragazzo di una umanità e bontà incredibili. Calcisticamente mi ha visto nascere: io ero un ragazzino, lui era già titolare in nazionale, ricordo che ci portava fuori a mezzogiorno e se avevi un problema era sempre presente”. Dino Zoff lo ricorda per la simpatia e per la grande gioia di vivere, mentre il tecnico del Milan, Stefano Pioli, saputo della tragica e prematura scomparsa di Bellugi, ha fatto “sentite condoglianze alla famiglia”.



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