Inter campione d'Italia, ecco il pagellone della stagione che ha portato la seconda stella ai nerazzurri

Inter campione d'Italia, ecco il pagellone della stagione che ha portato la seconda stella ai nerazzurri

Inter campione d'Italia, ecco il pagellone della stagione che ha portato la seconda stella ai nerazzurri Photo Credit: agenziafotogramma.it


Una cavalcata vincente che ha prodotto un campionato senza storia. L'Inter non ha avuto rivali, impressionante la sgasata di febbraio con cui ha fatto il vuoto. Un po' di stanchezza nel finale non ha compromesso il cammino

CAMPIONATO SENZA STORIA

Una cavalcata vincente, che ha conosciuto pochissimi ostacoli. Una festa scattata già ad aprile. L’Inter celebra la conquista del ventesimo scudetto cucendosi la seconda stella sulle maglie al termine di un campionato dominato. I numeri parlano chiaro: 27 vittorie, 5 pareggi, 1 sola sconfitta. Una differenza reti a + 61, 79 gol segnari, 18 subiti, 19 partite senza incassare reti. Lo strapotere interista si è manifestato con i risultati e con la qualità del gioco. Alla terza stagione Simone Inzaghi ha dimostrato di essere cresciuto, dopo qualche errore degli anni passati: ha saputo trasmettere alla squadra linee di gioco ben codificate. Uno spartito che i calciatori sono stati bravi a interpretare, non senza qualche variazione sul tema. L’Inter in questo campionato non ha avuto rivali: la Juventus fino a gennaio è in qualche modo restata aggrappata alla vetta pur con evidenti limiti di gioco, poi i nodi sono venuti al pettine e il distacco si è fatto siderale. Ultimo avversario ad arrendersi teoricamente è stato il Milan, ma in realtà i rossoneri non sono mai stati vicini ai rivali. Ma ecco il pagellone del campionato interista

IL PAGELLONE

SOMMER 7.5 – Pochi fronzoli, molta sostanza. Ha dato sicurezza al reparto, i 19 cleen sheet sono anche merito suo

PAVARD 7.5 – Altra rivelazione del mercato: il francese ha portato il suo bagaglio fatto di classe, esperienza e tranquillità

ACERBI 7 – Altra stagione da protagonista, in pochi lo hanno messo in difficoltà: mezzo punto in meno per il brutto episodio con Juan Jesus, pesante il gol nel derby scudetto

BASTONI 8 – Grande in difesa, ma grande anche in attacco: le sue sortite offensive e i suoi assist sono stati un fattore decisivo

DARMIAN 7 – Esempio di professionalità, costanza, dedizione. Il giocatore senza grilli per la testa che tutti gli allenatori vorrebbero avere

DIMARCO 7.5 – Il terzino tifoso festeggia il titolo dopo una ottima stagione, fatta di molte discese, grandi giocate e gol tutti bellissimi

BARELLA 8 – Quantità e qualità, un vero tuttocampista sempre pronto a dare il massimo. Trasuda interismo, se sbaglia è per troppa voglia di fare

MKHITARYAN 7.5 – Imprescindibile, nonostante i suoi 35 anni. In mezzo al campo detta i ritmi e cuce il gioco come pochi.

CALHANOGLU 8 – Una regia sempre illuminata, una leadership più netta rispetto al passato; infallibile dal dischetto.

LAUTARO MARTINEZ 8.5 – Il finalizzatore, le sue 23 reti hanno portato una fetta importante dello scudetto. E’ uomo gol, ma anche uomo squadra, un po' appannato e stanco nelle ultime giornate.

THURAM 8 – Una delle rivelazioni della stagione. Se va via in velocità non lo fermi. Meglio del previsto sottoporta, ha messo il punto esclamativo sullo scudetto con il raddoppio nel derby

FRATTESI 7.5 – Un non titolare importante più di un titolare: quando è subentrato ha sempre inciso, anche con gol pesanti.

DUMFRIES 6,5 – Meno brillante che in passato, ha perso il posto da titolare. Bella corsa, qualche assist importante, non sempre lucido

CARLOS AUGUSTO 7 – Si è guadagnato i suoi spazi con la professionalità e la versatilità: bene sulla fascia ma anche da centrale

DE VRIJ 7 – Ha perso i gradi del titolarissimo, ma ha sempre risposto presente. Quando ha giocato, non ha fatto rimpiangere nessuno.

ASSLANI 7 – Non ha avuto molto spazio, ma si intuiscono le sue qualità: il futuro è suo

ALEXIS SANCHEZ 6.5 – La voglia di fare non è sempre direttamente proporzionale ai risultati. Almeno ci ha sempre messo un po’ di pepe, anche da trequartista

ARNAUTOVIC 6 – Sufficienza politica, per premiare la vittoria di tutti. Ha avuto poche occasioni e non le ha sfruttate, ha l’alibi di due infortuni muscolari

BISSECK 7 – Una bella scoperta: non pulitissmo dietro, ma la sua esuberanza ha conquistato san Siro.

KLAASSEN e SENSI senza voto – Impiegati poco, non hanno inciso

SIMONE INZAGHI 8 – E’ molto cresciuto, la squadra lo segue e gioca a memoria

BEPPE MAROTTA 8.5 – Mercato pazzesco, spendendo poco per costruire una squadra vincente



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