Lutto a Hollywood, morto il regista Peter Bogdanovich che diresse Paper Moon-Luna di carta e L'ultimo spettacolo

Lutto a Hollywood, morto il regista Peter Bogdanovich che diresse Paper Moon-Luna di carta e  L'ultimo spettacolo

Lutto a Hollywood, morto il regista Peter Bogdanovich che diresse Paper Moon-Luna di carta e L'ultimo spettacolo


Il regista è morto nella sua casa di Los Angeles , aveva 82 anni, diresse film entrati nella storia del cinema, come "Ma papà ti manda sola?" e "Paper Moon"; in anni recenti recitò in alcuni Kill Bill di Quentin Tarantino

Hollywood a lutto per Peter Bogdanovich: il regista di film come "L'Ultimo Spettacolo" e "Paper Moon - Luna di Carta" è morto a 82 anni nella sua casa di Los Angeles. Considerato uno degli esponenti di punta della 'Nuova Hollywood' degli anni Settanta, Bogdanovich è morto per cause naturali, a darne l'annuncio è stata la figlia Antonia Bogdanovich all'"Hollywood Reporter".

Dolore per la scomparsa di Bogdanovich

Immediate le reazioni a Hollywood: Francis Ford Coppola si è detto "devastato". "Un grande amico e un campione del cinema con la 'C' maiuscola", ha commentato il collega Guillermo del Toro. Ispirato da "Citizen Kane" di Orson Welles, Bogdanovich aveva cominciato la sua carriera come programmatore e critico cinematografico per "Esquire". Trasferito a Los Angeles, aveva fatto amicizia con il maestro dell'horror Roger Corman grazie al quale alla fine degli anni Sessanta aveva girato i suoi primi film, lo sconfessato "Voyage to the Planet of Prehistoric Women" e il giallo "Bersagli", un omaggio a Boris Karloff.

Regista di successo negli anni '70

Il successo era arrivato nel 1971 con "l'Ultimo Spettacolo" ispirato al romanzo di Larry McMurtry - nel cast Jeff Bridges, Cybill Shepherd, Ellen Burstyn e Cloris Leachman - che aveva conquistato otto nominations e due Oscar, e che fu anche un inatteso successo commerciale, con 29 milioni di dollari al box office contro poco più di un milione di costi di produzione. La filosofia di Bogdanovich, ispirata dalla nouvelle vague francese, fu chiara fin dagli esordi: tutti i grandi film sono già stati realizzati, e ai contemporanei non resta altro che proporre una poetica della nostalgia, rifacendo i grandi e insuperati classici degli anni Quaranta e Cinquanta. Nacquero così remake originali come "Ma papà ti manda sola?" del 1972 che riprende lo stile di Vincent Minnelli e fu campione d'incassi ai botteghini: recitarono per Bogdanovich, Barbra Streisand e Ryan O'Neal e il film fu più tardi incluso dall'American Film Institute tra le 100 migliori commedie di tutti i tempi. L'anno dopo fu la volta di "Paper Moon", ispirato al cinema di Frank Capra, con O'Neal nella parte del protagonista accanto alla figlia Tatum che, all'epoca delle riprese, aveva appena nove anni e per quel film vinse l'Oscar.

Vita privata vorticosa e dei no pesarono sulla carriera

Sulla cresta dell'onda, Bogdanovich rifiutò poi film come "Il Padrino", "L'Esorcista" e "Chinatown". Più di recente, la sua filmografia include "Mask" con Cher e "The Cat's Meow" con Kirsten Dunst. Il regista aveva avuto anche una parte da attore nei "Soprano" e piccoli ruoli nei "Kill Bill" dopo aver abitato per un anno ospite di Quentin Tarantino. Chiacchieratissima la vita privata: tra le relazioni che fecero scandalo all'epoca ci fu quella con la Shepherd, che aveva diretto in quattro film e per cui lasciò la moglie e collaboratrice Polly Platt, e con la Playmate Dorothy Stratten che venne poi uccisa dall'ex marito geloso.


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