Matteo Renzi a RTL 102.5. "Rivedere i ragazzi tornare a scuola mi ha dato gioia"

Matteo Renzi a RTL 102.5. "Rivedere i ragazzi tornare a scuola mi ha dato gioia"

Matteo Renzi a RTL 102.5. "Rivedere i ragazzi tornare a scuola mi ha dato gioia"


Il Leader di Italia Viva Matteo Renzi ha toccato diversi temi, dalla scuola all'Europa, "Dopo questo referendum faremo un primo bilancio di Italia Viva"

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ospite di Non Stop News, ha toccato i temi più caldi sul tavolo politico oggi, partendo proprio dalla ripartenza della scuola dopo lo stop forzato dei mesi scorsi a causa della pandemia da Coronavirus: “Ieri ho accompagnato mia figlia a scuola con il motorino e poi girando per la città e mentre tutti i ragazzi erano a scuola ho provato un sentimento di gioia, non voglio sottovalutare i problemi e le discussioni che ci sono, ma l’idea di rivedere dopo mesi di mattinate strane senza ragazzi in giro, stamattina ho provato un tuffo al cuore perché mi è sembrato che tornassimo alla normalità. Non è ancora così anche perché un paese che prima apre le discoteche e poi apre le scuole aveva qualcosa che non va”. 

"Meloni e Salvini danno sempre colpa all'Europa" 

Non è mancata occasione per fare riferimento al tanto dibattuto Recovery Fund, da Renzi sostenuto: "Sono soddisfatto che l’Italia abbia avuto la possibilità di spendere 200 miliardi di euro per far fronte alla più grave crisi economica del dopoguerra, quindi bene, non era scontato. l’Europa stavolta ha dato una mano, questo è l’elemento che mi differenzia da Salvini e Meloni, perché loro danno sempre la colpa all’Europa, invece io sono orgogliosamente convinto che meno male c’era l’Europa. Quello che mi preoccupa è che il Recovery Fund è un’occasione che non ricapita, è una cometa di Halley, e la cosa peggiore che può capitare è di buttare via questi soldi, non possiamo sprecare questa opportunità”. 

Renzi - Partito Democratico

Sulla possibilità di un suo futuro coinvolgimento all’interno del Partito democratico ha detto: “E’ vero che a distanza di anni molti mi danno ragione su alcune cose, ma mi sento un po’ come quello che non vince Sanremo, ma vince il premio della critica. Io non voglio che la gente mi dia ragione, io voglio i voti per Italia Viva, quanto a quello che succederà in futuro dipende da troppe considerazioni, il Partito Democratico è fatto da tante persone a cui io voglio bene, però noi eravamo quelli garantisti non giustizialisti, noI crediamo alla politica non al populismo, a quello ci credono Salvini e la Meloni. La vera sfida è parlare di lavoro, nei prossimi mesi ci sarà molto da soffrire e stringere i denti, poi se spendiamo bene i soldi avremo 10 anni di boom economico e di ricostruzione”.


Il bilancio su Italia Viva 

A un anno di distanza dalla nascita di Italia Viva Matteo Renzi fa il punto: “Noi non ci siamo mai presentati alle elezioni, lo faremo per la prima volta domenica 20 e lunedì 21 in alcune regioni e in molti comuni da Mantova fino a Reggio Calabria e in Sardegna, vedremo come va e poi tireremo le somme di questo primo esperimento. Italia Viva è il partito di quelli che hanno mandato a casa Salvini, però non vogliamo diventare grillini: noi abbiamo fatto l’accordo con Conte per mandare a casa Salvini. Con Grillo ho una causa aperta da un milione di euro, a differenza del PD che ha ritirato la querela per far pace con Grillo, io invece non la ritiro. Conte secondo me su alcune cose ha fatto bene, ha saputo tranquillizzare gli italiani durante il lockdown, ha fatto bene a lasciare la folle politica estera dei Cinque Stelle. Italia Viva è la casa di chi non vuol stare con Salvini, non vuol stare con Grillo, però pensa che fare politica non sia soltanto mettere un like su facebook, ma studiare. Il referendum sul taglio dei parlamentari che si terrà il 20 e 21 settembre è un referendum abbastanza inutile. Riduce il numero dei parlamentari e su questo sono molto laico, non mi sembra il punto decisivo. La nostra riforma, che tornerà di moda nei prossimi anni, modificava il rapporto tra le Camere e tra Stato e Regioni”. 



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